Codice identificativo monumento: 1991
I censori Spurio Servilio Prisco e Quinto Clelio Siculola, avviano la costruzione delle nuove mura difensive. La costruzione durò oltre 25 anni.
La nuova cinta, estesa circa 11 km, include circa 426 ettari di territorio. Al Campidoglio (già protetto da una fortificazione propria, l'arx capitolina), furono collegati Quirinale, Viminale, Esquilino, Celio, Palatino, Aventino e parte del Foro Boario, sfruttando, dove possibile, le difese naturali dei colli.
Le mura sono alte circa 10 metri e spesse circa 4 metri, in alcuni tratti ulteriormente protette da un fossato largo mediamente più di 30 metri e profondo 9.
Il tratto pianeggiante (e più indifeso) tra Quirinale ed Esquilino, lungo un chilometro, viene rafforzato con un aggere (agger), un terrapieno largo più di 30 metri.
Si conclude la costruzione della via Flaminia. La strada inizia il suo itinerario dalla Porta Fontinalis delle Mura Serviane, nei pressi del Campidoglio, per poi proseguiva verso Ponte Milvio.
Essendo stato compiuto in questi ultimi tempi il taglio di quella punta del monte Capitolino che domina la via di Marforio, si è avuta opportunità di esaminare a miglior agio l'avanzo delle mura Serviane quivi apparso sino dallo scorso gennaio. Scoperti due tratti di muragliene, scoperti sul ciglio nord-est del monte in occasione dei lavori pel monumento nazionale a Vittorio Emanuele, corrispondono nella tecnica, nella qualità e misura dei massi, nel colore del tufo, e sepratutto nelle sigle di cava alle costruzioni Serviane, delle quali si conoscono ormai ben 42 frammenti.
II tratto ora scoperto misura m. 15,20 di lunghezza, e consta di quattro ordini di pietre. L'infimo è appena visibile, sfiorando il suolo di pochi centimetri: il secondo consta di sette macigni messi per fianco, lunghi dai m. 1,40 ai m. 2,10: il terzo conta 17 pietre messe per testata. Nell'ultimo rimangono cinque soli massi tagliati di sbieco a piano inclinato.
Rodolfo Lanciani
Resti della porta nella cinta delle mura serviane.