Codice identificativo monumento: 19911
Nello scassare una vigna situato a mano sininstra prima d'inscre da Porta maggiore sono scoperte da Franco Belardi, molte Camere sepolcrali le quali sono state demolite a riserva della presente e d'un altra a questa vicina conservate ad istanza dell'Antiquario Ficoroni.
Durante lavori di urbanizzazione nel terreno della Società fondiaria italiana a Porta Maggiore, viene scoperta una vasta mecropoli sorta lungo la via Labicana.
Poco discosto dall'indicato colombario degli Statilii altro n'esisteva della famiglia Arruntia, che scoperto nello scorso secolo e spogliato de’ suoi marmi, ha dato fuori in questo mese un frammento di lapide in forma di tabella ansata, con le lettere: D M L ARRVnti l l DIO Nysi SIMILIS Contu BERNALis et SEVERVS con SERVO fecer.
Giuseppe Fiorelli.
Il terreno spettante alla Società fondiaria italiana, posto fra il ninfeo detto volgarmente di Minerva medica e la Porta Maggiore, è noto per numerose scoperte di antichità quivi avvenute a partire dal secolo XVI fino ai nostri giorni, scoperte descritte dal Vacca (mem. 16), dall'Aldroandi (mem. 12), dal Ficoroni (Labico: passim), dal Piranesi (Antich. v. II, tav. VIII) e da altri. La recente pubbli cazione del ch. Brizio intorno la scoperta di parecchi colombai, fra i quali primeggia quello libertorum et familiae della gente Statilia, ha dimostrato che quel terreno, ad onta degli scavi anteriori, non era tuttavia esausto: ed è perciò che il Ministero della pubblica istruzione, dopo avere acquistato l'insigne gruppo monumentale descritto dal Brizio, determinava di proseguire le indagini per conto dello Stato, onde i monumenti ancora nascosti in quel classico suolo non venissero ad essere disgiunti da quelli già resi di pubblica ragione.
I lavori eseguiti nei mesi di giugno e luglio, ottobre e novembre del decorso anno, restituirono alla luce cinque camere sepolcrali, non prive di memorie epigrafiche e di funebre suppellettile, dei quali monumenti darò ora il catalogo e l'illustrazione topografica (vedi tav. XII), osservando come per quanto risguarda il primo periodo delle scoperte ho tratto le notizie dai registri del sorvegliante degli scavi, mentre del secondo periodo sono stato testimone di veduta. Dall'esame dei detti registri mi risulta, che nella prima camera distinta con la lettera A furono trovate le iscrizioni segnate coi numeri 15, 34, 46, 48; nell'ipogeo del colombaio, lettera B, i titoletti n. 9, 11, 12, 14, 17, 20, 21, 27, 31, 32, 33, 40, 41, 47, 49, tutti affissi con chiodi o cemento sotto il proprio loculo; e finalmente nella camera lettera C, i titoli dal n. 1 al 9, 22, 29, 35, come pure il titolo n. 51 affisso sulla fronte di una edicola. Confrontando il testo di queste epigrafi si vede, che l'ultima cella (C) era quasi esclusivamente occupata dai liberti Statilî, le altre da individui di genti diversissime, in modo che soltanto per caso fortuito si ripetono due gentilizî in ciascun colombaio. Questo canone generale ha nondimeno alcune eccezioni. Così troviamo nella camera degli Statilî il titolo di Celia Agatemeride (22) delle due Olie (35) dei Vibi (51) di Giulia Eleuteride (29), mentre nel secondo colombaio promiscuo apparisce un titoletto mutilo di un liberto Statilio (9).
Che poi i colombai fosser pubblici, ovvero a disposizione di chiunque facesse acquisto di un numero più 0 meno grande di olle, è dimostrato dalle lapidi n. 15 e 21. 1. Lastra marm. di met. 0,33x0,20. DIS MAN HERMES ET STATILIA DONATA T STATILIO DIONICOMO PARENTI ET CONTVBER OM ET DICAEOSYONE SERVAE BENEMERENTIBVS; 2. Lastra c. s. di met. 0,55 x 0,24. D M STATILIA PIA STATILIAETOPY RAEMATRIBE NEMERENTIFE CITVIXI TANNIS XXX III MENS VIII sic; 3. Lastra c. s. di met. 0,23 x 0,35 con lettere che imitano un corsivo esagerato. DIS MANIBVS COMICO ONESIMI MESSALLINAE NERO NIS LIb SER FECIT PANTAGATHVS CONSERVO B M; 4. Lastra c. s. di met. 0,36x0,22, ricavata da un pezzo di epistilio. THREPTVS STATILIAE RHODES ALVMNVS VIXIT AN X ET MENS DVO; 5. Lastra c. s. di met. 0,46x0,28, con cartello ansato a linee graffite. T STATILIVS TAVRI L MYSTES FILIS SVIS PIISSIMIIS sic | T STATILIO MYSTI VIXIT ANNIS XXXV | T STATILIO THALLO VIXIT ANNIS XXXVI; 6. Stele c. s. alta met. 0,77, larga met. 0,13. L'iscrizione nella parte superiore è chiusa da cornice: la metà inferiore è rustica col consueto foro per il palo transversale di legno. D M F STATILIA HEGEMA T STATILIO FELICI C S V A XXXXV S P S; 7. Quattro frammenti di lastra ansata. DIISManIBVS | T STATILI PrimIGENI | ...A CONIVGI SVO | ....FECIT | ...XXXVIII D IX; 8. Cinerario marmoreo rettangolare, con coperchio fastigiato, di m. 0,25 x 0,22 x 0,22. Il cartello ove è incisa la nitidissima iscrizione è circondato da un festone di frutta e fiori, appeso a teste di ariete. CORINTHIAS STATILI FAVSTIONIS ET STATILIAEHEDONS DELICIVM VIXIT ANN VIII; 9. Frammento di lastrina da colombaio, di met. 0,20 x 0,11. T STatilio... | TAVRIl.... | SVPR C... | LAETILIA M F S; 10. Lastra marmorea di met. 0,42 × 0,30; D M L ABVCCIVS ALEXANDER FECIT CLODIAE AGATHE CONIVGI B M F (sic); 11. Lastra c. s. di met. 0,20 x 0,16.0 DIS M ACILIA IRENA T FLAVIO FELICI CONIVGI SVO CARISSIMO FE SIBI ET SVIS posTERISQVE; 12. Lastra c. s. di met. 0,31 x 0,15. C ANNIVS C L AGATO ANNIA SECVNDA; 13. Mattone di met. 0,20x0,20 con belle lettere rubricate. ANTISTIA C (rovesciata) L LAIS; 14. Lastrina da colombaio, a lettere rubricate. EIA SP F EIA C (rovesciata) L IA INIA SP F | APPVLEIA C (rovesciata) L LEPIGENE APPVLEIA C (rovesciata) L FAVSTA C MVLLIVS C L TIGRANVS; 15. Lastra c. s. di met. 0,37 x 0,25. D BABIENVS I.. MARIAE FAVSTA.. CARISSIMAE CVM.. VIX AN L EMIT AEI.. INQVIB OLLAE VI ET EX..; 16. Lastra c. s. di met. 0,40 x 0,20. CALEIA A F POSILLA | AVCTILLA CALEIAE L; 17. Lastra c. s. di met. 0,12 × 0,10. ACALTILIVS AL DORIO. CLARA NVNNIA; 18. Lastra c. s. di met. 0,11 × 0,08. A CARTILI BRISAEI; 19. Due frammenti di lastra c. s. alta m. 0,13. C CALERIVS | ARTEMISIA | VIXIT AN ...XIII | PERIT SVB I ...ABVC; 20. Lastrina di bigio, di met. 0,22 x 0,10. P CAVIVS P L SALVIVS FABIA ANTIOC IS sic; 21. Simile, di met. 0,24 x 0,07. C CINCIVS CF MEN NASO OLAS VII; 22. Lastrina scorniciata di met. 0,27 x 0,10. COELIAE CATVLLI L AGATHEMERIDIS; 23. Lastra c. s. di met. 0,37 x 0,35. DIIS MANIB Q CORNELIO APSYRT FECIT LOLLIA ASINIA CONIVGI; 24. Lastra c. s. di met. 0,31 x 0,09, ansata. M FVLVIVS IVLIAEC L M L FAVSTVS TERTVLLAE; 29. Cinerario rettangolare di met. 0,34x0,37x0,22. Nei fianchi ha scolpito, da un lato una stele sepolcrale ombreggiata da un albero, dall'altro una figura sedente ammantata, atteggiata a dolore presso la medesima stele. Il rilievo della fronte esprime un letto, sul quale giace il cadavere di Giulia Eleuteride, ravvolto nel lenzuolo funebre. Due figure, virile l' una muliebre l'altra, sedute su catedre alle estremità del letto, gemono sul cadavere. Un'altra figura è in atto di collocare l'obolo nella bocca della defunta. Nel coperchio del cinerario, fra due maschere sceniche, è scritto: D M IVLIAE ELEVTHERIDI DOMINAE MENOPHILVS AVG N DESPENSATOR CILICIAE; 30. Metà di lastrina da colombaio. C IVLI C L N.. HOR..; 31. Metà di lastrina di bigio. M LOLLIVS M L MARIO SIBI ET SVIS; 32. Lastra c. s. di met. 0,20 x 0,12. A LVCRETIVS A LEVPHEMIO LVCRETIA A L AVGE; 33. Lastra c. s. di met. 0,35 x 0,16 in parte abrasa. M MARI APOLLON.. | OPETREIAE HYMNIN.. | .... C... | ... N ...; 34. Lastra di met. 0,42 x 0,34. D M NVMISIAE ARTEFA | MISIAE ALCIMVS | cONIVGI KARISSIM | bENE MEREN FECIT; 35. Lastrina di bigio di met. 0,23 0,09. OLIA CEMELLA VIXIT ANNOS XVIOLIA P L PARALIA MATER SIBI ET FILIAE FECIT; 36. Metà di lastrina ansata. PACON... | VIXIT...; 38. Metà di lastrina ansata. EX DEC... ! SCABII | PETTIVS FI...; 37. Metà di lastrina di bigio. PEDAI... | PRIM...; 39. Lastra c. s. di met. 0,19 x 0,17. POSTYMIAE... | VENVST... | ONESIMO | C I... | ASCLEPIADI; 40. Lastra scorniciata, di met. 0,30x015. VQ PROPERTIVS | C L CORVMBVS | V PROPERTIA CL | RODINE; 41. Simile di met. 0,25 × 0,13. C PROPERTI C L | PARMENON | CVRATORISAEDIFIC; 42. Lastrina opistografa, di met. 0,10 × 0,19. QVINTIA A L | SPERATA | VIX ANN XXV | QVINTIA | SPERATA | A QVINTI | PAMPHILI L; 43, Lastra c. s. di met. 0,50 x 0,026. DIIS MANIBVS | RAECIAES HYGIAES | ORDIONIO FORTVNATO | CONIVGI MEO BENE | MERENTI DEME ET SIBI | ET SVIS LIBERTIS ET LIBERTA | sic BVSQVE POSTERISQVE EORVM; 44. Lastra c. s. di met. 0,20 × 0,12. DIS MANIBVS | RHODENEDELICIO | HEVRESIS VIXAN II | MENSIB VIIII DIEB IX; 45. Lastra c. s. di met. 0,29 x 0,15. D M | TI CLAVDIO ECTICO FECIT | IVLIA ILIAS CON BENE | MERENTI; 46. Cippo marmoreo scorniciato di met. 0,55 x 0,38 x 0,35, ornato della patera ed orciuolo. DIIS MANIBVS | M TITINI | ONESIMI | HEREDES; 47. Lastra c. s. di met. 0,21 × 0.15; sic P TVLLENVS C (rovesciata) L BATHYLLVS | VIXIT ANNOS XVIII | CALTILIA AL TVCHE | P TVLLENVS TRVPHO; 48. Stele marmorea alta met. 1,10 x 0,22, ricavata da un pezzo di architrave, e trovata sotto l'arco di una edicola, nel colombaio A. VELIA SEVERA | FECIT SIBI ET SVIS | GET NOTHDI sic | VERNAE | SVAE QVAE | VIXIT ANNIS | VI ET | MENSES VIII; 49. Lastra di fior di persico, di met. 0,20 x 0,18.CVETTEI | DIOCLIS | NVMITORIAE | ZMYRNAE | L ATILI | DEMETRI; 50. Lastrina marmorea, di met. 0,16 x 0,15. M E | VERECVNDVS | Q V AXVIIMV | D XXIX; 51. Lastra scorniciata, di met. 0,30 x 0,15. D M S | A VIBIO CAPITONI | VIX ANN IIII M V D XI | AVIBIVS CAPITO PATER FECIT | ETSIBI POSTERISQVE SVIS; 52. Lastra c. s. di met. 0,36 × 0,20. L VOLCACIVS | TVLLI L HOSPES | VIXIT ANN LXXV; 53. Frammento raccolto fra le terre di scarico, estraneo al sepolereto. M VLPIVs... | AVG... | CRE... | ...RAS... | ...C... | ....VIXIT.
Lo scavo dei colombai, cui spettano i titoli divulgati fin qui, ha restituito un numero considerevole di.stili, spilli, aghi crinali, monete, anime di bottoni, dadi da giuoco, cerniere di casse, chiavi, anellini, balsamarî fittili e vitrei, tazze di varia forma, catini, orciuoli, lucerne anepigrafi, abbeveratoi di uccelli, frammenti di fregi fittili, piccoli simulacri in terracotta ed in marmo, manichi di lucerne, anfore, dolî, fistule aquarie, pesi di marmo, frammenti di stucco e di pitture murali, casse di pietra e di terracotta, vasellame samio ed aretino, ed altra minuta suppellettile. Più notevoli sono gli oggetti seguenti: Una stadera di bronzo; una figurina di Minerva in piombo; due vasi cinerarî in vetro di grande dimensione; un cinerario cilindrico in marmo, con cartello anepigrafo retto da due Geni della morte, e baccellature. Altro cinerario in marmo diafano, elegantissimo, in forma di secchia, con coperchio a squame, e rilievi figurati nel giro esterno alto m. 0,31; due maschere sileniche in pasta vitrea azzurra; due orciuoli ripieni l'uno di minio, l'altro di bleu vestoriano; un'anfora vitrea ansata, lunga met. 0,18 ecc.
54-68. Alcune lucerne hanno queste marche: LCAESAR (pampini); BASAVG (mezzaluna); SVCCESSI (pampini); CIVLPHI (nave oneraria); EICAGAT; PVLCHER; LMVNTHRE (tragedo); T L FABRICMAS (pavone); OPPI COPREST (la Concordia); TIIVLI SVCC (lepre); LFABHERAC; (triade capitolina); LFAMAS. 69-70. Due vasi di Arezzo hanno il timbro: P CL PR C VIBI
Finalmente gioverà notare, per memoria della trasformazione successiva del sepolcreto in giardino, che la camera degli Statili (C) era attraversata a livello del nascimento della volta da una chiavica coperta a capanna, presso la quale si rinvennero fuor di posto tre tegoli col sigillo: 71. DIADMCONSID; 72. o THEOPOMPI ; 73. 2 L POSTVMi
Le escavazioni furono riprese il giorno 22 ottobre sotto la mia ispezione, nell'angolo estremo della zona da espropriarsi pel nuovo viale di accesso alla Porta Maggiore, a contatto del nuovo curvilineo che recinge la piazza innanzi la Porta stessa. Furono quivi scoperte due celle di opera reticolata (lett. D, E); la prima di met. 4, 40 x 3,30, la seconda di met. 4,40 x 4,20, il piano delle quali è a 2,95 sotto l'ordinate del terreno. Le due camere, benchè devastate fino dall'epoca della trasformazione del sepolcreto in giardino, restituirono nondimeno questi monumenti: 74. Lastra marmorea di met. 0,19 x 0,13, coi fori pei chiodi che l'assicuravano alle pareti del colombaio: L MARCIO MAMAE | EX D V DECVRI | ALES DE SVO | EGERVNT CV RA; 75. Frammento di lastrina di bigio: PHILOCALV... | CORNEL... | M ANTON... | PHILO...; 76-78. Frammenti diversi: IOQVL MERENT VISQVELIT...; E FAV... | ...IVS EPI...; LIE... | ET ... | PATR... | F; 79. Bollo di vaso d'Arezzo: CNPACATI; 80. Bollo di vaso samio: ACATIII...
Si ricuperarono inoltre queste scolture. Stele o piedistallo rettangolare, di metri 0,74 x 0,23 x 0, 12, ornato di cornice inferiore, collarino, e cornice di coronamento. Dai fianchi aggettano due coppie di mensole, onde il fusto ha l’aspetto di essere rostrato. Nella fronte è scolpito ad alto rilievo un busto di Fauno, col pedo sulle spalle, e nel lato opposto un bucranio. Nel piano superiore, ove rimangono i fori per l’incassatura di un vaso o di un simulacro, è incisa la sigla P. Quattro basi rettangolari di pilastro; un capitello di pilastro, a foglie d’acqua; due capitelli di colonna compositi; tre vasi cinerarî di marmo; un cinerario di forma rettangolare ornato di rilievi diversi, e mancante della iscrizione per frattura del marmo.
81. Nel mese di novembre fu esplorata un'ultima camera (lett. F) larga met. 5,20 lunga met. 5,55, di costruzione mista, cioè a dire del primo secolo nella parte inferiore delle pareti che è di opera reticolata; del secolo III o IV nella parte superiore, che è di cattiva opera laterizia. In un angolo dell'ambiente (nord-est) rimangono gli avanzi di una edicola sepolcrale in opera laterizia, la cui perfezione è degna di un'opera a musaico. Contro l'edicola era appoggiato un cippo di met. 1,10 x0,37 x 0,25, scorniciato, marmoreo, con gli emblemi consueti della patera e dell'orciuolo nei fianchi, timpano e pulvini nella parte superiore, e cinerario con coperchio cavato nel vivo del marmo. Nel timpano è scolpita un'aquila con le ali spiegate; e nella fronte è scritto: DIIS | MANIBVS | PRIMI | MESSALLINAE | NERONISSER VERN | OPSONAT | VIXIT ANN XXI | STATILIVS HESYCHVS | PATRVVS P D S; 82.
L'istesso Statilio Esico pose un altro cippo alla figlia Primilla in questa camera. È alto met. 0,70 x 0,34 x 0,42, e fu trovato addosso la parete reticolata, all'angolo sud-est della cella. L'iscrizione dice: DIS MANIBVS | STATILIAE | MESSALLINAE L | PRIMILLAE | HAEC VIXIT ANN X | M VII D XVIIII | HESYCHVS PATER | FECIT; 83. Il seguente cippo marmoreo, di met. 0,46 x 0,24, con la patera, il simpulo, e timpano scorniciato, fu scoperto lungo la medesima parete, a contatto col cippo di Statilia Primilla: DIIS MANIBVS | IVLIAE MASVETAE sic | ET GRAECINI FILII | MARTIALIS ABASCANTI | C NYMPHIDI SABINI | PRAEF PR | SER VICARIVS | CONIVGI ET FILIO. A questo cippo facevano seguito le seguenti iscrizioni infisse nel muro, in direzione da sinistra a destra: 84. Stele marmorea, di met. 0,88 x 0,29 terminata a semicerchio. Q FICTORIVS | ONESIMVS | T STATILIO | CESTO | POSVIT 85. Lastra marmorea di met. 0,56 × 0,22. T STATILIVS | TROPHIMVS | CROTIDI | CONTVBERNAL | BENE MERENTI | FECIT
Nulla fu rinvenuto nel rimanente tratto di questa parete che è la meridionale, e nella prima metà della seguente parete, occidentale, parallela all'asse della Labicana. Se non che presso l'angolo nord-ovest, si rinvennero giacenti in ordine questi titoletti. 86. Lastra marmorea di met. 9, 29 x 0,25. DISMANÍBVs | SPERATO TABVLARio | MESSALLINAE NERONIS | SERVO VIXIT ANNIS XXX | STATÍLIA FELICVLA CONIVNX | BENE MERENTI FECIT; 87. Lastra marmorea di met. 0,32 x 0,30. EPAPHO | CORVINI A MANV | ANN XXXV | DIODORVS CONSER | CVBICVLARIVS | FECIT; 88. Lastrina lunga met. 0,16 ansata, e coi chiodi per l'affissione. FORTVNATAE | FRVCTVS FECIT; 89. Metà di lastrina di bigio: T S T A... | LIB EROS... | PVDENTER... | SVIS HAVEET... | HETEREIA P L CI....
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Le seguenti iscrizioni furono raccolte dappresso al cippo n. 81, cioè a dire intorno alla edicola di opera laterizia mentovata di sopra: 90. Lastra rotta nella parte superiore, che misura met. 0,60 x 0,18. HERMES | L STATILI TAVR | VIXIT ANNIS | XVIII | OSSA; 91. Metà superiore di lastra marmorea larga met. 0,52. T STATILIVS ANNORVM | KARVS NOVEM | ...I... : 92. Lastra di met. 0,70 x 0,30, ornata con timpano graffito. IVLIA E TICHE | RHESVS FILIVS | MATRI FECIT; 93. Lastra di met. 0,39 x 0,18 trovata fra l'edicola e la parete settentrionale. VALERIA PRIMA SIBI ET C VALERIO C F COSANO PATRONO ET P CAMELIO SALVILLO VIRO CARISSIM ET PRIMIGENIAE DELICIO SVO. ET LIBERTIS LIBERTABVS POSTERISQ EORVM; 94. Il loculo, o il cinerario fittile di C. Valerio Cosano, era distinto separatamente col titolo C VALERIVS | C F | COSANVS
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Le seguenti iscrizioni, e frammenti di iscrizioni, furono raccolte nel terrapieno, disperse confusamente ed a varie profondità. 95. Lastrina di met. 0,12 x 0,10. P BAEBIVS | ONESIMVS | SIBI ET SVIS; 96. Metà di lastra marmorea di met. 0,40 0,30. D... SOSIL ELP... | ET TYCH... | ELPIDI... | ET SI.. ; 97. Lastrina da colombaio. D... | CORNELIA.. | EVTYCH.. | B M.. ; 98. Lastrina simile. HIC SI... | NOMAS... | XX... | SEX VIB... | MER...; 99. Metà di lastra simile, coi fori pei chiodi di affissione. ..conIVGI | ...M VIXIT | ..XXIIX; 100. Simile alla precedente. ...S DIO | ...ICAEOSY | ...BENE | merenTI; 101. Lastrina da colombaio, di bigio, ansata. VRBANVS; 102. Simile in marmo bianco. TI CLAVDI | BATHYLLI; 103. 104. Frammenti di lastra di bigio, incisa a bellissime lettere.
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Fra gli oggetti di uso e di ornamento della persona, sono notevoli: una lucerna di piombo col manico rappresentante una croce; una grande foglia di vite in avorio, con appiccagnolo di metallo; una pasta vitrea a figure bianche in campo azzurro, con rilievo esprimente il simulacro di Arpocrate ....NELIAI | ....NN XX; ....STRATI | ....BICL | ......HIC; 105. 106. I seguenti bolli di mattoni furono raccolti fuori di posto nel terrapieno: OF SOFIOBIA... EXFIG....ITIAN SVLPICI PAETINO EAPRONIA COS.
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La suppellettile funebre dell'ipogeo è marcata coi seguenti sigilli. 107. Lucerna in forma di fiasca: NICE. fallo; 108. Simile con rilievo di un cervo in corsa: COPPI RES; 109. Simile con rilievo esprimente una Gorgone: M PONSTE...; 110. Simile con ornato di pampini: CAMSAB; 111. L FAMAS; 112. Simile con rilievo di una conchiglia: CIVNI.....; 113-118. Simili, senza ornato: IVNDRA QORATIHYL C VI PHIL - - CCLOSVC QNVMICEI - ...CAEC SEC; 119. 120. Bolli di vasi d'Arezzo: A M FAV - ...R C (rovescite); 121. 122. Manichi di anfore vinarie: C AVFL - HNPT.
Rodolfo Lanciani.
Nella via di porta s. Lorenzo, costruendosi le fondamenta di un nuovo tronco dell'Aquedotto Felice, sono state trovate reliquie di privati edifizi, ed una colonna di cipollino lunga met. 4,00, ancora fissa sulla sua base. Sotto questi avanzi esiste una rete vasta e profonda di latomie di pozzolana.
Rodolfo Lanciani.
Fra la porta Maggiore e il ninfeo degli orti Liciniani si è ritrovato un lastrone marmoreo, che in origine costituiva la fronte di un sarcofago baccellato. Nel mezzo sembra esservi scolpito di rilievo il tradimento di Giuda, quale per es. si vede espresso sopra un fianco del sarcofago di s. Maria Maddalena a St Maximin, presso Marsiglia. Ma tale interpretazione del soggetto è assai incerta; e potrebbe piuttosto riferirsi al defunto, accolto dagli apostoli nel regno celeste. L'arte della scoltura è da attribuire alla seconda metà del secolo quarto.
Presso la porta Maggiore, eseguendosi alcuni movimenti di terra, sono stati ritrovati questi avanzi epigrafici, copiati dal prof. G. Gatti:
a) lastrone di marmo, con cornice: ...IAE FEC | ...T SIBI ET LIBER | QVE EORVM | ...MVS FECIT SIBI ET | NIVGI KARISSI | ...RENTI ET LIBERIS | TABVSQVE SVIS | ...VE EORVM | ...M H N S
b) frammento di lastra marmorea: ES... | ...TA PAREN... | ...E PIENTISSIM.. | ...ERVNT ET SIB... | ...STERISQVE SVIS
c) mattone, con bollo in forma di mezza luna: L DOM GERM
Nel piazzale interno di porta Maggiore, fra la via Principe Eugenio e le mura della città, ove era l'antica vigna Belardi, si è intrapreso uno scavo per sistemare e livellare il terreno. A piccola profondità si sono incontrati gli avanzi dei pilastri dell'acquedotto dell'Aniene vetere, che secundum Spem veniens (Frontin. I, 21) si dirigeva alla porta Esquilina. Questi pilastri furono distrutti dal Belardi nel 1731.
Fra le terre si sono trovati dispersi, e manifestamente fuori di posto, i seguenti titoletti di colombari, copiati dal prof. Gatti
EX DECVRIA II SCABILLARIO | AEDICVL OLLAR II L SALVIDIENVS | SECVNDVS SIBI ET L SALVIDIENVS | F QVI VA XXII POSTERISQ SVIS | CONSACRAVIT EX DECRETO CVR
P OPPIV | APOLLONI | D V SIBI ET
Q ORBIVS | RVFVS PERMISV CVRATORVM | V A LXV
ANIBV | ...VDI AVG LIE... | ..RATI CLAVDIA | CONL CARISSIMO | CONLEGIO SCABILLARIORVM | DECVRIA VI
Queste quattro iscrizioni si riferiscono a persone ascritte al collegio degli scabillarit, ed a luoghi di sepoltura concessi nel monumento sodaliciario dai curatori del collegio medesimo (cfr. C. Z. Z. VI, 6660, 10145-48).
L FLAVIVS L L THRYPHAENAE | HILARVS MVLIERI SIBI ET SVAE FECIT; ...ONIVS MASONIA | ...RVS STRATEGIS; ...IENVS | ...ECLOGE; L LVCRETIVS BERVLLVS | VIX AN XL; M LVRIVS IVCVNDVS; M LVRIVS IVCVNDVS; ...TONGILIA HILARA; M VIPSANVS MACEDO CYRO FRATRI
Sulle pendici della catena dell’ Artemisio, in vicinanza del Monte Algido, gli abitanti del villaggio di Lariano estraevano pietre da costruzione, nel bosco comunale di Velletri. Recatomi sul luogo, perchè ero stato informato che si demoliva un grande rudere romano, trovai che erasi praticato uno scavo estendentesi circa 20 m. q.
A spese del Comune di Velletri procedetti al parziale scavo della parte rovistata e ritrovai la porzione di un ambiente recinto, in parte, da solido muro composto di blocchi, bene squadrati, di pietra sperone ed in parte da opera reticolata in tufo. Il pavimento era di calcestruzzo, cui se ne sovrapponeva un altro di opera spicata.
AI disotto del calcestruzzo apparve un piano formato da grandissimi mattoni, sorretti da pilastrini (suspensurae) alti circa m. 0,50 posti alla distanza di m. 0,30 circa l'uno dall'altro e formati dalla sovrapposizione di piccoli mattoni quadrati. Il piano che sorreggeva i pilastrini era formato dagli stessi mattoni quadrati.
A fianco di tale ambiente, un canale, limitato da piccoli muri, metteva in comunicazione con un'altra stanza.
Eseguiti varî tasti, a poca profondità si ritrovarono tracce di muri costruiti essi pure con blocchi di pietra squadrata.
Sembra che tali muri abbiano appartenuto alla recinzione sd alla ossatura di una delle tante ville romane disseminate lungo le verdi ed amene pendici dei monti Laziali.
Certa è l'ubicazione della parte balneare, essendosi riconosciuto l'ipocausto o la stanza destinata al calidario, col doppio pavimento e con le suspensurae.
Tra i materiali recuperati nello scavo debbono ricordarsi: varî laterizî, alcuni dei quali recano impressi bolli noti, editi nel C.I.L. XV, nn. 173, 1121. I mattoni quadri delle suspersurae hanno invece impresso il bollo riportato sotto il n. 2332.
Tra la terra di scarico si rinvennero inoltre: un ago crinale, un framento di | decorazione fittile, forse parte di un grosso vaso, e molti frammenti di un grande serbatoio per acqua, in lamina di piombo.
O. Nardini.
Continuandosi gli sterri pel prolungamento della via Labicana, fra la via Conte Verde ed il piazzale interno di porta Maggiore, si è rimesso all'aperto un muro, lungo circa tre metri, ad opera reticolata di tufo, spettante ad un'antica camera sepolcrale. Vi erano incavati, per le ossa cinerarie, i consueti loculi in forma di colombarî, dei quali ne restano tre soli. Fra la terra sono stati trovati i seguenti avanzi epigrafici:
1) Cippo di travertino, alto m. 1,10 x 0,32 x 0,16: POPILIA D L PYTIAE SIBI ET LIBERTIS ET LIBERTAS; 2) Frammento di cippo in travertino di m. 0,26 x 0,20: V T TREBOnius T L EROs IN FRO P; 3) Lastrina marmorea, alta m. 0,20 X 0,16: D M HADRYMETI NI FECIT EVTYCHES P; 4. Frammento di lastra di marmo bigio, di m. 0,10 X 0,10: KAI
Giuseppe Gatti.
Continuandosi i lavori pel prolungamento della via Labicana verso porta Maggiore, si è scoperto l'informe avanzo di un altro sepolcro, d'età repubblican costruito in massi squadrati di tufo. Sopra uno di questi massi, lungo m. 1,20 X 0,4 si legge la seguente iscrizione, in gran parte consunta: P ALBINOVANVS P L PHILOMV... S | P P L PHILIPPVS | P L M... ANDER C... | ALBINOVANA P L A C | ...VS...
Si è pure recuperato un blocco rettangolare di travertino, alto m. 0,53 X 0,60 X 0,30 che reca il titolo sepolcrale: L PROCILIVS L L MALCHIO TERTIA PROCILIA L F TVLLIA D L SALVIA TVLLIA M ET C L FASTA CN DOMITIVS CN L PHILOMVSVS. Le lettere conservano qua e là tracce dell' antica coloritura in rosso.
Giuseppe Gatti.
Presso lo sbocco del viale Principessa Margherita sul piazzale interno di Porta Maggiore, nel terreno di proprietà della Società Fondiaria Italiana, è stato rimesso a luce un antico pilastro laterizio, largo m. 1,80; ed a poca distanza da esso, un muro parimenti in costruzione laterizia, lungo m. 5,80, largo m. 0,55. Si è pure riconosciuto un pozzo, di forma quadrata, costruito in reticolato di tufo; e sono state raccolte due mezze anfore fittili, le quali contenevano resti di ossa combuste.
Giuseppe Gatti.
Presso lo sbocco del viale Principessa Margherita sul piazzale interno di Porta Maggiore, nel terreno di proprietà della Società Fondiaria Italiana, è stato rimesso a luce un antico pilastro laterizio, largo m. 1,80; ed a poca distanza da esso, un muro parimenti in costruzione laterizia, lungo m. 5,80, largo m. 0,55. Si è pure riconosciuto un pozzo, di forma quadrata, costruito in reticolato di tufo; e sono state raccolte due mezze anfore fittili, le quali contenevano resti di ossa combuste.
Giuseppe Gatti.
In fondo al viale Principessa Margherita, presso porta Maggiore, nel sito ove furono scoperti i celebri colombari degli Statilii, è tornato in luce un resto di antico muro laterizio, di buona fattura, nel quale si sono riconosciute dieci tegole, fornite tutte del medesimo bollo di fabbrica: DOL C IVLI FORTVNATI EX F CAS N Questo sigillo, che appartiene ai primi decennii del secondo secolo, si rinvenne pure presso uno dei predetti colombari (cfr. C.I.L. XV, 711).
Giuseppe Gatti.
Durante la costruzione delle nuove case popolari dell'Associazione Cooperativa Luigi Luzzatti, all'angolo tra viale Principessa Margherita (attuale via Giolitti) e via Pietro Micca, viene scoperto un edificio costruito in laterizio e materiali di risulta, probabilmente prelevati dalla vicina necropoli lungo la via Labicana. Viene ritrovata la monumentale iscrizione sepolcrale del liberto Epaphroditus (oggi esposto nel giardino del Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano).