Codice identificativo monumento: 19925
In occasione degli scavi che si eseguiscono nel nuovo Camposanto dei colerosi, si sono fatte diverse scoperte epigrafiche.
Stele marmorea con timpano curvilineo, alta m. 0,85, larga m. 0,38: D M MOLLIAE PRISCILLAE PVBLILIVS APOLLINARIS MARITVS
Lastra marmorea scorniciata, lunga m. 0,55, alta m. 0,82: D M FL PRISCILLAE FI LIAE DVLCISSIMAE QVAE VIXIT AN II MEN VI DIE XV FL ALFIVS ET PVBLILIA PRISCILLA F
Lastra marmorea scorniciata, alta m. 0,30, larga 0,37 : Q MOLLIAE PRISCILLAE CONIVGI BENE MER L PVBLILIVS APOLLINARIS FECIT SIBI ET SVISPOSTERISQVE SVORVM
Lastrina marmorea, larga m. 0,30, alta 0,25: D M HIC lACET INFE LIX MAMERTINVS ANNORV XVIII Min DIE XIII HO RAS VI
Lastrone scorniciato marmoreo, alto m. 0,37, largo 0,30: DIS MANIBVS M AVRELIO AV66 LIB ONESIMO BENEMERIENTI CONIGI FECITFLAVIA IRENE ET AVRELIVS ONESI MVS FLIVS QVI VIX ANNIS LV
Stele marmorea alta m. 0,51, larga m. 0,35: D M FABIAE E PI G ONE MA TRI PIENTIS SIMXE B M FECIT T AELI VS EPIGONVS
Unitamente a questo grappo d'iscrizioni, venne alla luce una porta di piombo con globuli in rilievo, legature e serratura di ferro , misurante m. 1,30 di lunghezza, m. 1,00 di larghezza.
Si scoprirono pure due sarcofagi di marmo bianco, di rozzo lavoro e di tempi assai bassi. L'uno di m. 1,83 di lunghezza, e m. 0,53 di larghezza, è lavorato a baccellature, e nella fronte, tra il campo baccellato, è scolpita la protome del defunto in uno scudo liscio. L'altro, lungo m. 2,06, largo m. 0,55, è parimenti tutto baccellato, e solo nel lato anteriore porta scolpite due teste leonine.
Neil'istesso Agro Verano, nel luogo destinato al nuovo cimitero israelitico, si sono fatti altri ritrovamenti:
Lastra marmorea scorniciata con ti npano e corona, alta m. 0,27, larga m. 0,36: D M MONTANAE CONIVGI BENE MERENTI FECIT LEONAS VIX AN XVIII D XXX
Rodolfo Lanciani
Ordinandosi il recinto degli Ebrei in quella parte del Campo santo, che confina con la tenuta del Portouaccio, sono stati ritrovati questi due titoletti sepolcrali: EVERGETI QVI VIXSITANIS L M VD XXVCOLLE GIVS BM FECIT; D M S ANTIOCH FRATRI BEN MERENTI AXIMA S OR QVIVIXX XXV.
Rodolfo Lanciani
Nelle fondamenta della Cappella di Propaganda, presso il cenobio dei Cappuccini, a piedi della scala che conduce al « Pincetto », è stato ritrovato un copioso deposito di maioliche dei secoli XVI e XVII, vasi, orciuoli, tazze, piatti ecc.
Rodolfo Lanciani.
Nella vigna posta sulla sinistra della via Tiburtina, dirimpetto alla basilica di s. Lorenzo, è stato trovato il seguente avanzo di una tavola marmorea degli atti arvalici, che è stato acquistato e riunito alla serie di cotesti monumenti raccolta nel Museo Kircheriano.
Il nuovo frammento fa parte della tavola che conteneva gli atti dell'anno 145, e della quale si conoscevano già tre piccoli avanzi (cf. C. I. LZ. VI, 2085; Bull. Instit. 1882, p. 72; 1883 p. 110). Degna di nota «è la menzione dei consoli Cn. Cornelio Proculo e D. Giunio (Caro ?), suffetti nel mese di maggio del predetto anno, che fino ad ora erano del tutto sconosciuti.
I lavori per l'ampliamento del cimitero al Campo Verano hanno restituito alla luce molti avanzi di fregi in terracotta, ornati con animali, fogliami, mascheroncini ed altre decorazioni in rilievo. Si sono pure raccolte cinque antefisse fittili, e frammenti di altre tre, parimenti decorate con piccole maschere, sfingi ed altri ornati; una pala ed una ronca di ferro, ambedue con manico a cartoccio; ed un frammento di piécolo vaso italo-greco.
Giuseppe Gatti
Nei lavori per l'ampliamento del cimitero al Campo Verano, si sono trovate: una testa atletica, in marmo greco, di egregia scultura, ed una testa muliebre in travertino, assai danneggiata. Si è pure avuto un frammento di ossuario marmoreo, con scolture di bassorilievo; delle quali rimane soltanto la figura di un filosofo seduto, in atto di favellare, con la mano destra elevata.
Giuseppe Gatti e Luigi Borsari.
Nel declivio settentrionale dell'antica vigna Caracciolo, al Campo Verano, è stata ritrovata una lastra di marmo (m. 0,52 X 0,22). sulla quale è incisa l'iscrizione:
D M VLPIAE HEL PIDI COIVGI SVAE BENEMERENTI ET SIBI ET SVIS FECIT P AELIVS AVG LIB ONE SIMVS
Nell'area dell'antica vigna Caracciolo, al Campo Verano, è tornato in luce un cippo sepolcrale di travertino, sul quale si legge:
V Q IVNIVS Q L HARPALVS V Q IVNIVS Q L CRATES INFR P XII INAGR P XXI
Sul piazzale dinanzi alla basilica estramurana di S. Lorenzo, facendosi un cavo per la costruzione della fogna, è stato raccolto fra la terra un manico osseo (lungh. 0,35, diam. 0,10) vuoto all’interno, e traversato da un foro alla metà in circa della lunghezza. Termina in forma di mano serrata, e verso il mezzo ha due piccole ali, rilevate sui due lati opposti.
Giunto lo sterro alla profondità di otto metri, si è trovato un tegolone, lungo m. 0,58, largo m. 0,16, che ha incisa l'iscrizione:
QVRICIACE IN PACE (e due Cristogrammi Chi Rho)
Spetta senza dubbio ad un loculo del sotterraneo cimitero di Ciriaca, una galleria del quale si estende forse fino all’indicato piazzale esterno della basilica.
Frequente s'incontra nelle iscrizioni sepolcrali di quel cimitero la croce monogrammatica, propria della fine in circa del secolo IV e degli inizi del V, siccome ha insegnato il ch. comm. De Rossi nella dissertazione De christianis titulis Carthaginiensibus (1858) p. 33.
Nei lavori per il fognone della via Tiburtina, in prossimità della basilica di s. Lorenzo, e nel sito medesimo ove si rinvenne il mattone scritto cimiteriale (/otizie 1887, p. 405), si è trovato un grande lastrone di marmo, che conserva questo avanzo d'iscrizione sepolcrale cristiana:
...DEFVNCTVS CATELLV ... | ... EXIT AENNVS ... | ... MINVS XXXVII ... | ... CONPAR...
Fondandosi un nuovo monumento nell’area dell'antica vigna Caracciolo al Campo Verano, furono messi allo scoperto alcuni loculi del sotterraneo cimitero di Ciriaca; dai quali furono tolte le lapidi seguenti copiate dal prof. Gatti:
IMMERETI DEMETRO; QVI BIXITI HNVS QVI V | MESSES DVO IIV; QVISITVS | ACEM
Quest'ultima iscrizione fu incisa nel rovescio di una lastra marmorea, che aveva servito come tavola lusoria.
Proviene parimente dal Campo Verano una piccola stele di marmo, assai corrosa e consunta, ove leggesi:
D M | ...IA CASTA | ...o IOVINO | filio SVO BENE | mereNTI FECit | qui vix.ANN.. | ...XV...
AI campo Verano nel livellare il piazzale dinanzi il casino dell'antica vigna Caracciolo, è stato scoperto un tubo acquario in piombo con la leggenda: AMANDVS FEC...
A sinistra poi del cancello d'ingresso al Camposanto, presso la cella sepolcrale dei Domenicani, scavandosi una tomba, è tornata in luce una lastra di marmo, alta m. 0,60, larga m. 0,76, che conserva questo frammento d’epigrafe metrica del papa Damaso, scritta con la consueta calligrafia filocaliana:
MARMORIBVS VESTITA ...| QME INEMERATA FIDES ...| HIC ETIAM PARIES IVST...| OMNIA PLENA VIDES I ...
Giuseppe Gatti.
Nel terreno contiguo alla predetta vigna Caracciolo, dal lato orientale, espropriato per l'ampliamento del pubblico cimitero del Verano, sono stati scoperti gli avanzi di un colombario, costruito in opera reticolata, che era situato sul margine destro dell'antica via Tiburtina.
Giuseppe Gatti
Nella vigna già Tolonia, espropriata per l'ampliamento del pubblico cimitero, sono stati trovati alcuni pochi avanzi di mura laterizie, appartenenti ad antichi sepolcri. Fra la terra sono stati raccolti parecchi frammenti di fregi in terracotta, che decoravano qualche nobile monumento.
Giuseppe Gatti
Continuandosi gli sterri per la fogna fuori delle mura della città, presso la porta Salaria, sono stati ritrovati i seguenti oggetti: Vaso cinerario, di vetro, in forma di olla, rotto in molti pezzi. Due piccole strigili, di bronzo, benissimo conservate: lungh. m. 0,18. Due spilli di osso. Provengono dallo stesso luogo le iscrizioni seguenti:
a) Tronco di colonna, di marmo bianco. lungo m. 0,70, diam. m. 0,45: il titolo trova riscontro nel C. I. L. VI, n. 10255: DIS MANIBVS COLLEGIO AGRIPPIA NO
b) Parte superiore di cippo iu travertino, terminato a semicerchio, alto m. 0,26, largo m. 0,29: L A R R I PHILODESPOTI IN FR P XIIX IN AC P XXI
c) Simile cippo iu travertino, alto m. 0,(Jo, largo m. 0,33: P CATI VS P L CENTIVS IN FR P II IN ACR P I
d) Titoletto di colombario; C MAECENAS C L CAPITO
e) Simile, rotto nella parte destra: C SAL... | DAT... | TERES COCCEIVS...
f) Simile, oblungo: m 0,(30X0,13: T SVLPICIVS I L PHILOCRATES L PLO | ACVTIA C L THALEA PLC
g) Parte superiore di lastra marmorea, alta m. 0,20, larga m. 0,24: D M C VOMANIO FIL ARNlENSI
h) Frammento di grande lastra di travertino: ...SIA | ...FECIT VIRO SV...|... VEIS | LARIO PICTA... | ...CEPHOR AVIA...
i) Lastrina da colombario, di m. 0,2(3 X 0,13: SEX AVIENVS SEX L SECVNDUS VIX A XXXV CONIVX TITIAE
l) Titoletto di colombario, ricavato da un frammento di cornice marmorea: C TETTIENVS C L POTHVS
m) Frammento di lastra di marmo: diS M | EPICTESI CELE...
I lavori per l'ampliamento del pubblico cimitero al Campo Verano, nell'area dell'antica vigna Torlonia, ove furono già ricosciuti avanzi di un grandiosa sepolcro (cfr. Notizie 1890, p. 121, 159), sono stati ritrovati altri frammenti del fregio fittile, che lo adornava, e che porta in rilievo Vittorie immolanti un toro {ioi p. 160). I frammenti testé rinvenuti sono del tutto simili a quelli editi dal Campana {Op. piasi, tav. LXXXIV, LXXXV).
Era le rovine del monumento è stata trovata l'iscrizione seguente, incisa in lastra marmorea di m. 0,75 X 0,50, rotta in 22 pezzi: D M STATILIA EVHODIA VIVA FEC SIBI ET STATILIO ERASTO CONIVGI OPTIMO ITEM STATILIAE ERASTE FIL EORVM ET STATILIO PROTOCTETO VIRO ET LIB EIVS ITEM LIB LIBERTAB POSTERISQVE EORVM HOC MONITVM SIVE SEPVLCHRVM sic QVOD EST VIA TIBVRTINA CLIVO BASSILLI PARTE LAEVA QVOD EST CONCLVSVM IN FR A MACERIA CAESAE PAVLINAE SI QVIS sic VOLEt mANVS INI CERE SIVE VENDERE SIVE ABALENARe DABET PQENAE NOMI NE AERARIO POPVLI ROMANI S XX N
A breve distanza dal medesimo luogo è stata trovata un'altra lapide marmorea, alta m. 0,38 X 0,46, su cui leggasi: D M C IVLI ATHE N ODORI QVI FECIT SE VIBO SIBI ET I VLIAE FELICISSIMAE CONIVGI DVLCISSIMAEQVAE VIXIT MECVM SINE VLLA QVERELLA ANNIS XXXVII
In altra parte del Camposanto, e propriamente verso il muro di confine presso il cancello del Portonaccio, è stato raccolto fra la terra im grazioso vasetto di vetro, in forma di coppa, alto m. 0,04, col diametro massimo di m. 0,06. È conservatissimo; e nella superficie ha graffiti alcuni ornati a linee circolari.
Giuseppe Gatti.
Per i movimenti di terra nel pubblico cimitero all'agro Verano sono state rimesse all’aperto le seguenti lapide inscritte, che provengono senza dubbio dai loculi scavati nelle gallerie dell'antica necropoli sotterranea cristiana:
a) Frammento di lastra marmorea, lungo m. 0,96 X 0,41: ...noMEN CORPVSQOVE DECORVM | ...ENTE MATRE DEEVNCTA EST sic | ...CRVDELI FVNERE MAESTVS | ---PVM VIRGO
b) Simile, lungo m. 0,57 X0,34: MATRONE CONIVGI D...| SIME QVI VIXI ANNIS X... | QVIRACOS CONIVCI IN…
c) Simile, lungo m. 0,50 X 0,29: in PACAE | ...AE IN PACAE | ...AE FECIT
Nell'area dell'antica vigna Caracciolo, continuandosi gli sterri presso il monumento sepolcrale descritto nelle Notizie 1890 p. 355, è stato recuperato un torso di statua virile, in marmo, alto m. 0,55 di arte mediocre. La figura è intieramente nuda: soltanto dalla spalla sinistra pende un manto, che sostenuto dall'avambraccio scende lungo la coscia in larghe pieghe. Ivi stesso è stata raccolta una testa virile, mancante del mento, del naso e di una parte dell’occipite. È alta m. 0,20.
Giuseppe Gatti
Per i movimenti di terra nel pubblico cimitero al Campo Verano si è ritrovato un torso di statua virile, in marmo bianco, alto m. 0,55. La figura era nuda, ed aveva soltanto un manto che dalla spalla sinistra scendeva lungo il fianco, avvolgendosi all'avambraccio.
Dai medesimi sterri si è avuta una testa marmorea virile, alta m. 0,20: manca tutto il mento e parte dell'occipite.
Giuseppe Gatti.
Nell'area dell'antica vigna Caracciolo, al Campo Verano, facendosi una piantagione di alberi nel cimitero comunale, si è raccolto fra le terre un frammento di lapide cimiteriale cristiana, che conserva: benemERENTI COIVGI vixiT MECUM ANNOS
Furono pure recuperati due frammenti di mattoni, che hanno il bollo C.I.L. XV, n. 1214.
Giseppe Gatti.
Per i lavori del pubblico cimitero, nell'area dell'antica vigna Caracciolo, è stato raccolto fra le terre: un frammento di tazzetta in smalto, un piccolo campanello di bronzo, un pezzo di piastrina e due anelletti, parimenti in bronzo, due pezzi di mattoni coi bolli C.I.L. XV, 300, 541 a.
Giuseppe Gatti.
Nel pubblico cimitero al Campo Verano è stata raccolta fra le terre un’antefissa fittile, alta m. 0,22 ed assai bene conservata. Vi sono. scolpite le consuete palmette.
Giuseppe Gatti.
Per i consueti lavori nel pubblico cimitero del Campo Verano si è rinvenuto: un pezzo di catena di ferro; una grande lucerna fittile, rotonda, del diam. di m. 0,11 con ornati sul piatto; la gamba destra di una statua marmorea, ripiegata al ginocchio, lunga m. 0,42..
Giuseppe Gatti.
Nel fondare una nuova cella sepolcrale, entro l'area dell'antica vigna Caracciolo al Campo Verano, sono stati raccolti fra le terre: uno stilo di osso, con manico ornato a lavoro di tornio; una chiave, di ferro, intatta; due fondi di vasetti di vetro; una piccola lucerna monolicne, ornata nel piatto da due palmette; un frammento di mattone col bollo delle figline Terentiane di Domizia Lucilla (C.I.L. XV, 616).
Giuseppe Gatti.
Dal lato orientale della così detta rupe Caracciolo, al Campo Verano, nel riquadro 93 del pubblico cimitero, a m. 2,10 sotto il piano di campagna è tornato all'aperto un piccolo tratto di antica strada romana, formata coi consueti poligoni di lava basaltina. Nello sterro si trovarono due pezzi di mattoni che por tano i bolli di fabbrica C.I.L. XV n 375 dell'anno 126 e 1065 dell anno 142 G GATTI
Giuseppe Gatti.
Per i consueti lavori al pubblico cimitero nel Campo Verano è stato trovato un frammento di lapide sepolcrale cristiana, che certamente proviene dal sottoposto cimitero di Ciriaca.
Vi si legge: ...E BENEMERENTI QVAE VIXIT | annos... meNSENS V DEPOSITA III IDVS SEPTEMBRES | in pACE FECIT CLARISSIMA SORORI
Si è pure rinvenuto un frammento di tavola lusoria, che conserva le parole: MAGNVS VINCAS
Evidentemente nei primi due versi si contenevano le formole, già note per parecchi altri consimili monumenti: Circns plcnns, clamor magnus. Per l'ultimo verso si ha un confronto in una eguale tavola lusoria, parimente trovata al Campo Verano, nella quale si legge: Circus pleuus, clamor mannus, Eugeiii vincas [Bull, comiin. 1877 P. 88).
Per i medesimi lavori si è ricuperato: una piccola testa di Genietto, in terracotta ; un frammento di vaso vitreo, baccellato; un peso rotondo, di basalte ; una lucerna in terra rossa, intiera, senza ornati e col bollo di fabbrica FORTVNATI.
Giuseppe Gatti.
Nel cavo per la costruzione di una fogna sul piazzale della basilica di s. Lorenzo fuori le mura, si sono raccolti nella torre di scarico quattro piccoli frammenti d'iscrizioni in marmo. Si ebbe inoltre: una lucerna rotonda di terra gialla, con fogliami a rilievo sul piatto, e col bollo di fabbrica L Q_ P con dna cerchietti ; un fondo di vaso aretino col bollo DOME TITI ed un frammento di fregio in terracotta, con ornati di foglie e viticci.
Giuseppe Gatti.
Proseguendo i lavori della fogna sulla via Tiburtina. presso il pi:l)blico cimitero del Campo Verano, sono stati raccolti i seguenti frammenti di antiche iscrizioni: AELIAE CRSC... | ...OROR BENE...
Nello stesso luogo pure ho trovato: un frammento di fregio in terracotta; una lucerna fittile, grezza ; due lastrine di smalto; due paste vitree lenticolari; quattro anelli ed altri piccoli frammenti di bronzo.
Giuseppe Gatti.
Per la costruzione di nuove celle sepolcrali sul Pincetto al Campo Verano, sono stati ritrovati i seguenti oggetti: Bronzo. Piccolo anello con castone rilevato nello stesso metallo; ago da rete, lungo m. 0,07, con doppia cruna e terminato superiormeute a cerchietto ; frammento del fusto cilindrico di un caudetabro, lungo m. 0,20, diam. 0,012. Osso. Cucchiaio, mancante quasi intieramente del manico. Marmo. Lapide cimiteriale cristiana, che conserva parte dell'epitaffio: TASELVS IN PACE IIII. Terracotta. Arca sepolcrale, lunga m. 2,2.5 X 0,56 ; lucerua rotonda con ghirlanda a rilievo, e col bollo PALLAD; altra simile di terra rossa, senza ornati; altra oblunga con largo becco e col bollo: L FABRIC MAS.
Giuseppe Gatti.
Al Campo Verano, facendosi nuovi sterri per la costruzione di edicole sepolcrali sul così detto Pincetto, sono stati raccolti i seguenti oggetti : Lucerna di terra gialla, rotonda, con manico ad anello, che porta nel fondo il bollo P IVL PHIL. Altra grezza, di forma ellittica, con ramoscello di palma e globetti in rilievo: nel fondo è incisa una croce. Altra piccola, rotonda, a due becchi, con manico in forma di mezzaluna. Frammento di vaso aretino, di rozza fattura, con ornati di foglie ed uccelli nell'orlo. Due frammenti di lapidi cimiteriali cristiane, che conservano: a) VERl... lettere alte m. 0,12 barchettab) MATH lettere alte m. 0,05. Balsamario di vetro, intiero, alto m. 0,04. Ago di bronzo, lungo m. 0,12. Piccolo campanello di bronzo. Varie monete consunte dall'ossido ed irriconoscibili.
Giuseppe Gatti.
Nel pubblico cimitero del Campo Verano, in occasione di sterri per nuovi sepolcri, sono stati raccolti i seguenti oggetti: Manno. Frammento di lapide cimiteriale cristiana, su cui si legge: D M ...LIS SANVS VIX ...|... S I ME VIII. La lettera V nella sillaba finale del nome si vede coiTetta da O. Frammento di sottUe lastra di cipollino, parimente cimiteriale, che conserva le poche lettere rubricate: VIII. Bronzo. Un pendaglio; un ago crinale; una teca; un ganghero; un anello con chiave; due anellini semi)lici. Terracotta. Una piccola lucerna rotonda di terra gialla, intiera. Vetro. Un piccolo balsamario. Osso. Una colonnina, lunga m. 0,08.
Giuseppe Gatti.
Negli sterri per la costruzione di nuovi sepolcri al Campo Verano, sono state raccolte quattro lucerne comuni, in terracotta, una delle quali col monogramma X in rilievo; una piccola tazza di terra nerastra; tre spilli di osso; una lastrina di smalto; un balsamario ed un fondo di vasetto, di vetro.
Giuseppe Gatti.
I soliti movimenti di terra per le nuove sepolture al Campo Verano hanno fatt
Giuseppe Gatti.
Dagli sterri per nuovi sepolcri nel pubblico cimitero al Campo Verano provengono: Una piccola mano in marmo; un frammento di antefissa fittile, con mascherone; quattro lucerne comuni di terracotta; un anello di bronzo; un peso di stadera, in marmo, con parte dell'appiccagnolo in bronzo; un balsamario di vetro.
Giuseppe Gatti.
Un frammento di statua in marmo, è stato recuperato nei consueti movimenti di terra per nuove sepolture al Campo Verano. Consiste nella metà inferiore d'una figura virile nuda, d'arte assai mediocre ed in cattivo stato di conservazione.
Giuseppe Gatti.
Nei movimenti di terra per la costruzione di nuove sepolture al Campo Verano, si sono rinvenuti due frammenti di fregio in terracotta. In uno sono rilevati tre Genietti che sorreggono festoni di frutta; nell'altro si ha un puttino che cavalca un animale fantastico.
Inoltre sono stati raccolti: un piccolo campanello, uno stilo, un pendaglio, un anello e due fibule in bronzo; una borchia e due stili, in osso; due lucerne fittili comuni, senza verun ornato.
Giuseppe Gatti.
Dai consueti lavori per scavare nuovi sepolcri nel pubblico cimitero al Campo Verano, provengono i seguenti oggetti: Torso di statuetta in marmo, alto m. 0,08. La figurina aveva dinanzi a sè un tripode, di cui resta il solo piatto superiore, sul quale è un vaso, ed a questo appoggia la mano sinistra: nella destra tiene una patera, in atto forse di sacrificare. Fondo di un vaso vitreo, del diam. di m. 0,09. Quattro balsamarî di vetro, frammentati. Tre lucerne fittili, senza ornati di sorta; ed un'altra, mancante del becco, con un leone in corsa nel piatto ed una palma incisa nel fondo. Una piccola ciotola in terracotta.
Giuseppe Gatti.
Per i consueti lavori nel pubblico cimitero al Campo Verano sono stati recuperati varî frammenti; cioè un fondo di vaso aretino, col bollo impresso a minute lettere in forma di piede umano: BoPo; un piccolo pezzo della fronte di un sarcofago marmoreo, che conserva la testa ed il braccio destro di un Genio che sorregge un velo; due piccole teste di statue marmoree, una delle quali femminile, velata.
Giuseppe Gatti.
Costruendosi un nuovo edificio, per uso di abitazione e studio «di scultura, sulla sinistra della via Tiburtina, alla distanza di circa m. 100 dal viale e che conduce al Campo Verano, nello scavo per la fondazione del muro di facciata, si è rinvenuto l'ipogeo di un'antica tomba.
Consiste in una grande fossa rettango«lare di m, 2,00 X 2,90, scavata nel terreno vergine e rivestita nei quattro lati da lastroni di peperino, alti m. 1,80, larghi m. 0,80 e grossi m. 0,20. Su questo rivestimento poggiava una copertura, formata di eguali massi di peperino, disposti a doppiapendenza e collegati l'uno all' altro con grappe di ferro. Circa una metà di questa copertura si trovò disfatta; e nell'interno della camera, il piano della quale trovasi a m. 4 sotto il livello stradale della Tiburtina, non si rinvenne alcun oggetto.
Per i consueti movimenti di terra nel pubblico cimitero al Campo Verano, sono stati recuperati due frammenti di piatti aretini, uno dei quali ha nell' orlo un delfino in rilievo, l'altro nel fondo presenta il bollo: LMER LEOST. Un altro pezzo di vasetto, pure aretino, ha nel fondo il bollo: G VOLV. In un manico di anfora, raccolto ivi stesso, è impresso il sigillo rettilineo: OPTATI. Si rinvennero negli sterri medesimi: una testina muliebre, con diadema, e due
altre di putti, in alto rilievo, spettanti a sarcofagi marmorei; un piccolo campanello di bronzo; una lucerna, di terra gialla fina, con ippocampo in rilievo; una lucerna di bassa età, ornata di globetti; un pezzo di fregio fittile con ornati a rilievo; due balsamari di vetro.
Giuseppe Gatti.
Nel fare un cavo per il muro di recinto verso la via Cupa, a m. 2 di profondità dal piano di campagna, sono tornati in luce avanzi di costruzioni laterizie con intonaco dipinto, ed un pezzo di pavimento a musaico bianco e nero. Si è poi raccolto fra la terra di scarico un vasetto fittile, alto m. 0,08, largo alla bocca m. 0,14, avente due piccoli manichi ed il fondo assai stretto; ed una lucerna monolicne, di terra assai fina e di forma rotonda, senza ornati di sorta.
Giuseppe Gatti.
Per i consueti lavori nel pubblico cimitero al Campo Verano si ò rinvenuto un piccolo frammento marmoreo, spettante alla fronte di un sarcofago; sul quale vedesi scolpita a sinistra la tosta di una figura barbata rivolta a dr. e dinanzi ad ossa la sommità di un pilastrino, sul quale è posato un rotolo di volumi.
Giuseppe Gatti.
Al Campo Verano, per gli sterri ordinari nel pubblico cimitero, sono stati raccolti due piccali frammenti di sarcofagi scolpiti, in ciascuno dei quali è conservata la testa di una figura incerta, ma che sembra di tipo cristiano del secolo quarto e quinto.
Giuseppe Gatti.
Peri consueti lavori nel pubblico cimitero del campo Verano sono stati ricuperati due pezzi di sarcofagi marmorei, in uno dei quali, resta, in bassorilievo, mezza figura di donna con le braccia levate in alto, nell'altro si vede la metà superiore di un putto alato. Furono pure raccolti: un peso di forma ovale, in travertino; due balsamarî di vetro; una testina, ed un piccolo torso di statuetta in marmo.
Giuseppe Gatti.
Piccoli frammenti di marmi scolpiti, cioè: una testina, quasi intiera, grande circa la metà del vero, ma assai danneggiata; un torso di statuetta ignuda; ed un piccolo busto acefalo, togato, sono tornati in luce per i lavori d'ampliamento del pubblico cimitero al campo Verano.
Ivi pure, in una frana del terreno, sotto il quale si svolgono le gallerie del cimitero di Ciriaca, si è raccolto un frammento di fino musaico colorato, che spetta alla decorazione di qualche insigne sepolcro cristiano del secolo quarto. Esso ha analogia con la tecnica dei noti ritratti, a mezzo busto, che si conservano nella biblioteca Chigi e provengono dallo stesso cimitero sotterraneo del campo Verano.
Giuseppe Gatti.
Peri consueti lavori nel pubblico cimitero al Campo Verano sono stati recuperati alcuni piccoli frammenti di sculture antiche in marmo, tra le quali una maschera scenica, alta m. 0,07, ed una statuetta muliebre, acefala, e mancante del braccio sinistro e dei piedi.
Giuseppe Gatti.
Eseguendosi uno sterro nell'agro verano che è posto sull'antico cimitero di Ciriaca, allo scopo di costruire una tomba presso la cappella sepolcrale dei PP. Domenicani a sinistra di chi entra nel campo suddetto, si sono rinvenute dentro un muro, adoperate in costruzione, le seguenti epigrati.
1) IL EVRIALVS V H CONPA RAVIIIOCVM SIVI SE VIVOAD MESA BEATI MARTVRISLAVRENII DES CINDENTIBYIN CRIPTA PAR IEDEXTRA DEFOSSORE ...V... OCIIPSIVS NESECVNDOCONSS DIE IIIKAL MAIASFISIIIICO
Questa iscrizione ci dice che un tale Flavius Eurialus si comprò il sepolero mentre era ancor vivo ad mensam beati martyris Laurentii cioè presso l'altare eretto sulla tomba del martire s. Lorenzo appunto lì nell'agro verano; e vi si aggiunge la indicazione precisa del posto ove era il sepolcro acquistato, che cioè esso stava nella cripta del martire suddetto e a destra di chi vi discendeva. Siffatto sepolero poi in luogo sì nobile Eurialo lo comprò da un fossore, il cui nome fu più tardi abraso dal marmo; e tale acquisto avvenne il 29 Aprile dell'anno 405 dell'era volgare, nel secondo consolato di Stilicone.
Finalmente è anche degno di osservazione sul nostro marmo il fatto che il nome del fossore da cui Eurialo comprò il sepolcro venne da antica mano cancellato; il che indica certamente che il fossore suddetto per qualche grave colpa venne espulso dalla compagnia ed a lui venne inflitta la nota pena della memoriae damnatio.
2) Locus FAVSTINIANI ET SORICES quem emERVNT RECESIT NATALE SAncti LaurentiI IN PACE. Il supplemento del natale sanctiî Laurentiù mi è suggerito dal confronto di altre iscrizioni nelle quali trovasi indicato il natale domni Asterti, il natalis Marcelli ete.
3) LOCVS LAVRENTII... ONIFATIVSANA... ...I SIBI BISomum. In questa abbiamo il ricordo di un cristiano per nome Lorenzo il quale volle esser sepolto presso la tomba del martire omonimo, uso che è attestato anche da altre iscrizioni; ed il sepolcro da lui acquistato era un bisomum cioè un posto per due cadaveri.
4) LOCVS LAVRETI. Anche qui abbiamo lo stesso caso di omonimia.
5) SVB. In questo meschino frammento si può con probabilità riconoscere il titolo di un
subdiaconus, che non è frequente nelle antiche iscrizioni cristiane.
6) Lastra sottile di marmo che a chiudere un loculo nel sotterraneo cimitero di Ciriaca.
O. Marucchi.
Per i consueti lavori nel pubblico cimitero al Campo Verano sono stati ricuperati alcuni frammenti di lapidi sepolcrali cristiane, dei secoli IV e V, e due pezzi di iscrizioni pagane. L'uno è lungo m. 0,40, alto m. 0,28, e dice: d M ... VSAVDIAEPETRONIAE ...BENEMERENTIFE ... III MENSIBVS VI. Nell'altro, alto m. 0,16, largo m. 0,14, grosso m. 0,09, si legge: C CALP... Q RAM... T SAEM... GEM... La pietra conserva superiormente ed a sinistra la cornice ornata di palmette in rilievo.
Giuseppe Gatti.
A circa mezzo chilometro dalla porta di s. Lorenzo, costruendosi un piccolo fabbricato al n. 246 sulla destra della via Tiburtina, a m. 3 di distanza dalla strada e alla profondità di m. 3,50, si sono trovate fra la terra sei olle fittili, contenenti ossa combuste e ceneri, una delle quali è alta m. 0,40, le altre sono della solita dimensione di m. 0,80.
Ivi pure è stato trovato un grande sarcofago, grezzo, di marmo, che conteneva uno scheletro quasi intieramente disfatto, per essere stato deposto il cadavere in mezzo alla calce. Il sarcofago misura m. 2,15 X 0,62 X 0,61, ed è coperto con un lastrone, che presenta esternamente la forma di tre tegole innestate fra loro, due delle quali sono lunghe m. 0,66, l’altra m.: 0,81.
Giuseppe Gatti.
In questa via di fronte all'imbocco del viale centrale che e al Verano, conduce nel cavo per la conduttura dell’acqua Marcia, a m. 1,80 sotto il livello stradale, si è scoperto un loculo di catacomba, contenente ossa umane. Ne furono rimosse due lastre marmoree, di cui una avea un foro nella parte superiore.
Dante Vaglieri.
Nel basso ripiano del Pincetto al Campo Verano, facendosi una nuova tomba, a m. 3 di profondità si è rinvenuto ancora a posto in direzione da nord-est a snd-ovest un grande blocco di travertino con bugne all'esterno alto m. 2,70, largo m. 2,70 e profondo m. 0,80, che doveva far parte di uno dei lati di una tomba della via Tiburtina. Le limitate dimensioni del cavo non hanno potuto far vedere il resto. A m. 2,50 dal suolo si è rinvenuto un frammento con testata di un piccolo sarcofage striato.
Angiolo Pasqui.