Codice identificativo monumento: 19940
Fuori la porta Portese, nella vigna già Costa, sul terreno posto lungo una nuova via privata, incontro alla proprietà del sig. Ferdinando Pesler, ho rilevato essere stati fatti alcuni cavi a sezione obbligata, per fondazione dei muri di una nuova casa. In uno di questi cavi, largo m. 1,50 e profondo m. 1,60, si è scoperto, a m. 1 dal piano di campagna, un pavimento a mosaico bianco, con fascione nero, formato da tesselli di sette millimetri di lato, e spettante certamente a qualche villa romana situata sulla riva dr. del Tevere. Il trovamento non presenta sinora alcun interesse. Il pavimento trovasi a circa 50 m. dal ciglio ripale, ed a m. 200 circa a monte del ponte di s. Paolo sulla via portuense.
D. Marchetti.
Nella vigna Costa, situata fra il secondo ed il terzo chilolometro fuori di porta Portese, a sinistra, eseguendosi i lavori del grande collettore delle acque urbane, è stato scoperto a m. 5,50 sotto il piano di campagna, un piccolo corridoio in opera laterizia, largo m. 1,60. Ha il pavimento a musaico di tesselli bianchi, con fascia nera all'intorno. Sui muri laterali, che spettano probabilmente a due stanze di un privato edifìcio, fra le quali correva quell'ambulacro, resta qualche parte d'intonaco abbastanza tino, senza traccia di pittura.
Giuseppe Gatti.
Costruendosi un grande edificio per molini e fabbricazione di paste nel sito della vigna già Costa, sulla via Portuense, fra la linea ferroviaria al di là del ponte di S. Paolo e la riva del Tevere, sono stati raccolti fra la terra i seguenti oggetti: Due antefisse in terracotta, una delle quali ben conservata, l'altra rotta, alte m. 0,18 X 0,13, con mascherone in alto rilievo; varî frammenti di fregi fittili, uno dei quali conserva un vaso ed una face ardente, un altro ha una piccola figura con parte di cavallo; un frammento di cornice marmorea, con rilievo di fogliami, lungo m. 0,20 X 0,10; una mensola, pure di marmo, alta m. 0,36 x 0,18; un pezzo d'urnetta cineraria marmorea, nella cui fronte restano le poche lettere: ...O ...X ...ANN XXX
Giuseppe Gatti.
Continuandosi i movimenti di terra per la costruzione del nuovo pastificio nell'area dell'antica vigna Costa, è stata recuperata una stele sepolcrale marmorea, alta m. 0,52 X 0,34, ornata di fastigio semicircolare, con antefisse sugli angoli. Nel mezzo del fastigio è scolpita una grande corona lemniscata; le antefisse sono decorate con rose in rilievo.
Vi si legge l'epigrafe: D M XENARA RESPECCTO COIVGI SVO BENEM ERENTI FECIT VRBICIO RESPECCTOPATRISVOB F NEMERENTI FECITQ V IXITAN XXXVII MENS II DIES VII
È stato trovato nello stesso terreno un pezzo di grande fistola aquaria in piombo, sulla quale è impresso a rilievo il nome della officinatrice: AELIA HERMioNE Fec.
La stessa condottura si rinvenne nel 1887 sotto la collina di Monteyerde, nella vigna che fu dei Signori della Missione (cfr. Notizie 1887, pag. 21 , C.I.L. XV, 7589).
Furono pure recuperati fra la terra: due grandi canali in marmo, foggiati a tetto, lunghi m. 0,84, larghi m. 0,25; il pezzo superiore di una statuetta giovanile, che col braccio destro sollevato sostiene un'anfora sul capo; un piede di statua, con sandalo, luogo m. 0,20.
Giuseppe Gatti.
Nello sterro per la costruzione del nuovo muro di sostegno per la posa del nuovo binario, sulla sinistra della Portuense, nel terreno di proprietà Pescaia (già Costa di fronte al n. 27, distante m. 36,40 dalla via, alla profondità di m. 2,30, è tornato in luce un tratto di pavimento a mosaico bianco e nero.
Attigui a questo mosaico eranvi due muri a reticolato, distanti l'uno dall'altro m. 3, larghi ciascuno m. 0,60. Si sono pure incontrate due tombe a cappuccina a m. 3 sotto il piano di campagna. Erano costruite con le pareti in muratura laterizia e misuravano m. 2 X 0,45.
Lo scheletro contenuto in una di queste aveva la testa rivolta a sud e conservava nella bocca un medio bronzo di Domiziano dell'anno 85. Le quattro tegole che coprivano la tomba recavano il bollo C.I.L. XV, 1088. Nell'altra, dove lo scheletro o aveva egualmente la testa rivolta a sud, si conservava un piccolo campanello di bronzo.
Altre due tombe a cappuccina si sono rinvenute sul limite della scarpata destra, larghe ciascuna m. 0,40..In. una di esse si è rinvenuto: due maschere'di terracotta (m. 0,16 di alt.) (fig. 42); sei frammenti di statuine di terracotta.
In questo sterro è tornato egualmente in luce: un frammento d'iscrizione marmorea (m. 0,23 X 0,14): ...M ...RIVS MENE ...IMAE COIV...; Id. scorniciata (m. 0,45 X 0,7): ...IIII...; i bolli di mattone C. /. Z. XV, 556, 1189, 1457; un pilastro marmoreo (m. 1,55 X 0,22); una lucerna fittile con la rappresentanza di un pavone, il quale becca delle frutta in un cesto; una mensola marmorea con foglie di acanto (m. 0,70 X 0,28 X 0,14); una base marmorea rotonda (m. 0,23 X 0,56).
Nel cavo per la fondazione di un fabbricato di proprietà del sig. Ettore Marsiglietti, di fronte al n. 67, a m. 31,60 dalla via Portuense e a m. 3,30 sotto il piano campagna si è scoperto, per una lunghezza di m. 6,60, un tratto di antica strada a poligoni di selce di piccole dimensioni. La larghezza massima che si è potuta con| statare era di m. 2,50. Correva in direzione da nord-est a sud-ovest. Attiguo a questo tratto di via eravi un muro a cortina, largo m. 0,50, il quale attraversava il cavo.
Dante Vaglieri.
Nel fare lo sterro per la costruzione del pilone sinistro del nuovo ponte sul Tevere per l'allacciamento della stazione di Termini con la stazione di Trastevere, a m. 3,50 sopra il livello di magra del Tevere, a m. 12 dalla sponda sinistra, collocati orizzontalmente sotto il terreno sabbioso, sono tornati in luce tre sepolcri in anfore. Erano allineati, distanti tra loro in media m. 2,60 e paralleli alla riva del fiume. Entro due mezze anfore, incastrate, della lunghezza complessiva di m. 1,80, del diam. di m. 0,40, era collocato un cadavere, colla testa verso nord. In una di queste anfore, nella quale mancava la testa dello scheletro, al posto di questa c'era un vaso con coperchio, alto m. 0,11, del diametro alla bocca di m. 0,175, il quale conteneva le ossa di un piccolo animale.
Dante Vaglieri.
Nella vigna Costa (v. pag. 461) a m. 3 sotto il livello stradale e a m. 36 dalla via si è rinvenuta una colonna di portasanta in due pezzi, del diam. di m. 0,50; uno di essi misura m. 2,45, l'altro m. 1,35 di lunghezza. Si sono messi in luce due muri in reticolato, uno da nord a sud, largo m. 0,75, l'altro, da est ad ovest, largo m. 0,45. A m. 1 dal primo corre nella stessa direzione una fogna alla cappuccina (m. 1,10 X 0,45). Si sono rinvenuti pure parte di piede di statua marmorea, con avanzo di sandalo (m. 0,12 X 0,09) e i bolli di mattone C.I.L. XV, 368 e 1504.
Dante Vaglieri.
Nella vigna Costa, nei lavori per l'allacciamento delle stazioni Trastevere-Termini, si è rinvenuto un frammento di lastra marmorea (m. 0,15 X 0,09) con l'iscrizione: LVCRETIVS VLIAE COIN
Dante Vaglieri.
Nel fondare il secondo pilone a destra del nuovo ponte per l'allacciamento delle stazioni di Termini e di Trastevere, si rinvennero ventuna monete: asse anonimo repubblicano (gr. 31,40), gran bronzo di Nerone Druso (Cohen 8), di Nerone (261), medio bronzo di Vespasiano (13), di Tito (illeggibile), gran bronzo di Domiziano (314), e medii bronzi dello stesso (222 e 616), gran bronzo di Adriano (885), due grandi bronzi di M. Aurelio illeggibili, un piccolo bronzo di Costantino I, uno di Massenzio (5) e altri pezzi non identificabili, tre lucerne, dodici stili di osso, una borchia di bronzo, quattro fusaiuole di terra cotta.
Dante Vaglieri.
Dai cassoni per la costruzione del nuovo ponte per l'allacciamento dello stazioni Trastevere-Termini si estrasse un frammento di bassorilievo marmoreoo (m. 0,20 X (),09) su cui si vede parte di persona fuggente. Si trovò pure un frammento di capitello corinzio (in. 0,20 X 0,85).
Dante Vaglieri.
Nel fare lo sterro per la spalla sinistra del nuovo ponte per l'allacciamento delle stazioni di Termini e Trastevere, al livello della magra, si sono rinvenuti un blocco di africano (m. 1,53 x 0,60 X 0,28) ed uno di breccia corallina (m. 0,66 × 0,42 × 0,20)..
Dante Vaglieri.
Dal cassone per il secondo pilone del nuovo ponte per l'allacciamento delle stazioni di Trastevere e Termini è tornato in luce: la mano sinistra di una statuina marmorea, che stringe tra le dita un oggetto non identificabile; un frammento di mattone col bollo di Anteros (C.I.L., XV, 810 segg.); quattro pezzi di bronzo per rivestimento (m. 0,16 x 0,05; 0,15 x 0,35 0,13 X 0,06; 0,06 x 0,04); lucerne; un vasetto di marmo; frammenti di vasetti di terracotta a vernice nera; chiodi di metallo; quattro aghi di osso.
Dante Vagliri.
Dal cassone del secondo pilone del nuovo ponte Vittorio Emanuele è stato rimesso in luce un frammento di lastra marmorea (m. 0,20 X 0,07) col resto dell'iscrizione: CELIO ed altro simile fm. 0.27 X 0,21 X 0,10): ...OA... | ...CREQ...
Inoltre un frammento di transenna marmorea con foglie e fiori (m. U,40 X 0,31 X 0,10), un frammento di mensola marmorea con foglie (m. 0,24 x u.22 X 0,12), un altro simile con frutta (m. 0,21 XO.ll), un frammento di candelabro con fiori (m. 0,18 X 0,11), frammenti di panneggio, di colonne, di cornici, di capitelli, monete, una lucerna e altri oggetti di minor conto.
Dante Vagliri.
Sul lato della Via Portuense, verso il Tevere, nella vigna già Costa, facendosi un cavo per fogna, sono tornate a luce quattro antefisse di terracotta frammentate. In una vedesi la parte inferiore di una menade che cammina a sinistra preceduta da una pantera che volge indietro la testa; in un'altra una protome sul cuì capo ha principio una alta palmetta (la protome è fiancheggiata da girali e palmette); in una terza vedonsi girali intrecciati; in una quarta una testa femminile radiata, fiancheggiata da due serpenti. Proseguendosi i lavori per l'allacciamento della stazione di Trastevere a quella di Termini, si sono rinvenute fra la terra due tegole coi bolli C.I.L. XV, 1094e e 904.
Angiolo Pasqui.