Data: 1921
Codice identificativo monumento: 2025
1916: Palazzo Venezia viene espropriato all'Austria e scelto come sede di un grande museo nazionale di arte medievale e rinascimentale. Vi confluiscono gli oggetti provenienti dal disperso Museo Kircheriano, dalla Galleria Nazionale d'Arte Antica e soprattutto le collezioni raccolte a Castel Sant'Angelo per l'Esposizione Internazionale d'Arte del 1911.
6/1/1916: vennero trasferiti a Roma per evitare possibili danni. Ne dette notizia Corrado Ricci in un articolo dell'Illustrazione Italiana del 6 gen , ma senza rivelare dove fosse stati messi. Inizialmente pare fossero finiti in Castel s. Angelo ma poi trovarono la loro sistemazione Per evitare danni durante il conflitto bellico, i cavalli bronzei della basilica di San Marco a Venezia sono portati e custoditi nel cortile di palazzo Venezia.
1957: Le collezioni del Museo Artistico Industriale sono smembrata fra il Comune e vari istituti museali di Roma. A Palazzo Barberini, viene conservato il nucleo principale, di circa duemila oggetti, in particolare ceramiche, vetri, stoffe e sculture lignee. Al Museo di Palazzo Venezia giungono preziosi frammenti marmorei duecenteschi, dalle stoffe copte, dalle maioliche, dalle statue lignee, dalle serrature e dagli elementi di arredo. I reperti archeologici sono invece inviati ai Musei Capitolini.
1959: Lo Stato Italiano acquista circa 1200 pezzi della collezione di armi bianche e da fuoco del principe Ladislao Odescalchi, ospitandoli nelle collezioni del Museo di palazzo Venezia.
1983: Nuovo allestimento del Museo di Palazzo Venezia lungo le sale dell'appartamento Cybo che ospita raccolte divise per tipologia: dipinti, sculture lignee e pastelli, cui seguono, nel corridoio dei cardinali, le porcellane, bronzetti, mobili, maioliche, terrecotte, armi, mentre nel loggiato esterno è il lapidario. Nelle sale studio, sono raccolti argenti, avori, vetri dipinti, porcellane occidentali e orientali.