Data: 1921
Codice identificativo monumento: 2025
I cavalli bronzei della basilica di San Marco a Venezia, sono trasferiti a Roma e custoditi nel cortile di palazzo Venezia per evitare possibili danni bellici.
Con decreto luogotenenziale, Palazzo Venezia viene espropriato all'Austria e scelto come sede di un grande museo nazionale di arte medievale e rinascimentale. Vi confluiscono gli oggetti provenienti dal disperso Museo Kircheriano, dalla Galleria Nazionale d'Arte Antica e soprattutto le collezioni raccolte a Castel Sant'Angelo per l'Esposizione Internazionale d'Arte del 1911.
Hermanin, primo direttore del Museo di palazzo venzia, coadiuvato da Corrado Ricci, elaborare un progetto di allestimento, secondo cui il museo avrebbe dovuto assumere le fattezze di una nobile dimora del sedicesimo secolo.
Purtroppo le condizioni del palazzo risultano piuttosto, critiche, visto che nel corso dei secoli parecchi ambienti avevano subito profonde manomissioni, che ne avevano compromesso le strutture e la spazialità originarie.
Al piano nobile, la Sala del Mappamondo e la Sala Regia oltre ad essere state frammentate in vari ambienti, risultavano semplicemente prive di soffitti e di pavimenti.
Abbattuti i tramezzi, il direttore condusce le prime ricerche sulle antiche pareti, dove emergono lacerti di affreschi del quindicesimo e sedicesimo secolo, ch’egli attribuì rispettivamente a Mantegna e a Bramante.
Al museo di Palazzo Venezia, i sovrani e il nuovo Capo del Governo, l'on. Mussolini inaugurano la Mostra degli oggetti restituiti all'Italia dall'Austria-Ungheria.
Le collezioni del Museo Artistico Industriale sono smembrata fra il Comune e vari istituti museali di Roma. A Palazzo Barberini, viene conservato il nucleo principale, di circa duemila oggetti, in particolare ceramiche, vetri, stoffe e sculture lignee. Al Museo di Palazzo Venezia giungono preziosi frammenti marmorei duecenteschi, dalle stoffe copte, dalle maioliche, dalle statue lignee, dalle serrature e dagli elementi di arredo. I reperti archeologici sono invece inviati ai Musei Capitolini.
Lo Stato Italiano acquista circa 1200 pezzi della collezione di armi bianche e da fuoco del principe Ladislao Odescalchi, ospitandoli nelle collezioni del Museo di palazzo Venezia.
Nuovo allestimento del Museo di Palazzo Venezia lungo le sale dell'appartamento Cybo che ospita raccolte divise per tipologia: dipinti, sculture lignee e pastelli, cui seguono, nel corridoio dei cardinali, le porcellane, bronzetti, mobili, maioliche, terrecotte, armi, mentre nel loggiato esterno è il lapidario. Nelle sale studio, sono raccolti argenti, avori, vetri dipinti, porcellane occidentali e orientali.