Codice identificativo monumento: 2027
Con R.D. n. 371 viene istituito il Gabinetto Nazionale delle Stampe e la Galleria Nazionale d'Arte Antica, entrambi con sede a a Palazzo Corsini.
A seguito delle demolizioni al Palazzo Torlonia, il gruppo Ercole e Lica viene trasferito a Palazzo Corsini, sede della galleria Nazionale d'Arte antica, in un andito a pianterreno in attesa della sua collocazione definitiva: "È l'avvenimento artistico del giorno nella Capitale. Le demolizioni di piazza Venezia han fatto parlare assai, dopo un secolo della sua esistenza, del gigantesco gruppo fa scaglia Lica, d'Antonio Canova, Trovavasì infatti collocato in un'apposita edicola nel palazzo Torlonia a Roma; ma ben pochi avevano il bene di poter ammirare quello stupendo capolavoro, nel quale il sommo statuario veneto, eguagliò Michelangelo nell'ardimento del gruppo titanico, nel movimento furibondo, immane di Ercole. Il gruppo è valutato oltre il milione di lire.
La galleria d'opere d'arte del Torlonia e il sontuoso suo appartamento, secondo la volontà del defunto Duca, dovevano essere, alla fine, esposti alla vista del pubblico. Ma era scritto lassù che dovessero, invece, scomparire. Il palazzo cominciò col cedere il suo angolo nord per il rettifilo della Via Nationale e fu destinato ch'esso sparisca anche per il resto, affine di non impedire la veduta del Corso sul sorgente monumento a Vittorio Emanuele; mole che quando sarà finita (quando ?) parrà degna dei secoli antichi. Fu approvata dal Parlamento la convenzione, per la quale la Galleria Torlonia entrava a far parte, come sezione speciale, della Galleria antica Corsini in Trastevere, nel palazzo dei Lincei; e adesso, era venuto appunto il momento che l'ornamento massimo della galleria Torlonia doveva essere trasferito nella nuova sua sede, che si crede definitiva. Eminenti artisti (Giulio Monteverde, Maccari, Galloni, Biondi) volevano collocare quel gruppo meraviglioso nella Galleria d'arte moderna in via Nazionale. Infatti, nessun'altra opera d'arie del secolo XIX poteva -illustrarla meglio, tanto pii, che il Canova esercitò sugli statuarii del secolo or ora passato influenza grandissima. Ma i propugnatori dell'idea dovet-tero, con rammarico, vederla cadere. E il gruppo moderno di Erede che scaglia Lica (è spaventoso l'eroe che scaglia come un fuscello quella delicata creatura atterrita, venne in questi giorni trasportato fra i gruppi antichi.
L'opera dell'immortale Possagnese, su carri guidati da parecchie coppie di cavalli da tiro, pareva un fantasma enorme della Grecia leggendaria che passasse per la Roma d'oggi."
Alla presenza del Re e delle autorità, viene inaugurata la sala dell'Ercole e Lica alla Galleria Nazionale di Palazzo Corsini.
Il gruppo dell'Ercole e Lica viene trasferito dalla Galleria Corsini alla Galleria Nazionale di Arte Moderna.