Data: 1580 / 1769
Codice identificativo monumento: 208
1878: Palazzo Chigi diventa sede dell'ambasciatore d'Austria-Ungheria presso il Quirinale.
1898: Il Caffè Liquoreria Falchetto, si trasferisce dal demolito Palazzo Piombino, al pianterreno di Palazzo Chigi, all'angolo con il Corso. Assume il nuovo nome di Caffè Cillario.
/11/1914: Il Sindaco di Roma don Prospero Colonna, concede il Palazzo delle Belle Arti a via Nazionale, quale sede della collezioni del Museo Coloniale. Gli oggetti vengono però accatastati negli scantinati. Gli eventi bellici destinano invece il Palazzo delle Esposizioni a sede del Comitato di mobilitazione civile e le casse con gli oggetti sono spostati negli scantinati di Palazzo Chigi.
1916: Lo Stato acquista Palazzo Chigi con l'intenzione di destinarlo a ministero delle Colonie.
1923: Alla presenza del Re Vittorio Emanuele III e di Benito Mussolini, viene inaugura una targa in memoria di Francesco Crispi nell'atrio del palazzo Chigi.
11/11/1923: Il Ministero delle Colonie inaugura la nuova sede al Palazzo della Consulta al Quirinale, insieme alle collezioni del Museo Coloniale. Mussolini, che ricopre la doppia carica di Presidente del Consiglio e ministro degli Esteri si installa al suo posto a Palazzo Chigi.
4/11/1925: Fallisce un attentato al Duce ideato dal Deputato Socialista Tito Zaniboni e dal Generale Luigi Capello, appostati con un fucile alla finestra di una stanza dell'Albergo Dragoni a Piazza Montecitorio, di fronte al balcone di Palazzo Chigi, da cui si sarebbe dovuto affacciare il Duce per celebrare l'anniversario della vittoria.
5/4/1927: Il conte Istvan Bethlen, primo ministro dell'Ungheria, giunge a Roma per firmare con Mussolini a Palazzo Chigi, un patto di amicizia tra i due paesi.
1928: Il Caffè Cillario viene fatto sgombrare dai locali a Palazzo Chigi.
16/9/1929: Mussolini trasferisce i suoi uffici a Palazzo Venezia da Palazzo Chigi, che rimane sede del Ministero degli Affari Esteri.
10/6/1940: A Palazzo Chigi sono convocati gli ambasciatori di Francia e Regno Unito. il ministro Galeazzo Ciano riceve alle 16:30 l'ambasciatore francese André François-Poncet, notificandogli la dichiarazione di guerra: «Sua Maestà il Re e Imperatore dichiara che l'Italia si considera in stato di guerra con la Francia a partire da domani 11 giugno». Alle 16:45 l'ambasciatore britannico Percy Loraine, ascolta analoga dichiarazione: «Sua Maestà il Re e Imperatore dichiara che l'Italia si considera in stato di guerra con la Gran Bretagna a partire da domani 11 giugno».
29/3/1961: La Presidenza del Consiglio dei Ministri si stabilisce a Palazzo Chigi. Il ministero degli Esteri si sposta invece al palazzo della Farnesina.