Data: 1580 / 1769
Codice identificativo monumento: 208
Palazzo Chigi diventa sede dell'ambasciatore d'Austria-Ungheria presso il Quirinale.
Il Caffè Liquoreria Falchetto, si trasferisce dal demolito Palazzo Piombino, al pianterreno di Palazzo Chigi, all'angolo con il Corso. Assume il nuovo nome di Caffè Cillario.
Il Sindaco di Roma don Prospero Colonna, concede il Palazzo delle Belle Arti a via Nazionale, quale sede della collezioni del Museo Coloniale. Gli oggetti vengono però accatastati negli scantinati. Gli eventi bellici destinano invece il Palazzo delle Esposizioni a sede del Comitato di mobilitazione civile e le casse con gli oggetti sono spostati negli scantinati di Palazzo Chigi.
Lo Stato acquista Palazzo Chigi con l'intenzione di destinarlo a ministero delle Colonie.
Il nuovo capo del Governo Mussolini (ricoprendo anche il ruolo di Ministro degli Esteri) per avvicinarsi ai lavori parlamentari, decide di scambiare la sede del Ministero degli Esteri a Palazzo della Consulta con il Ministero delle Colonie:
"L'avvento dell'on. Mussolini al Governo ha prodotto un movimento sismico nei territorio del Ministero degli Esteri. Palazzo Chigi, più della Consulta, ha tutti gli elementi e le possibilità per essere una sede di rappresentanza, più adatta alla sua funzione, e anche di mantenere decorosamente i rapporti coi rappresentanti degli altri Stati.
In poco più di uu secolo certi palazzi di Roma (specie quelli del Corso) cambiarono più volte padrone e nome, sebbene in taluni il nome illustre sì ostini a sopraffare quello del nuovo proprietario. Palazzo Chigi, sia pure sede di ambasciata austriaca, Ministero delle Colonie o Ministero degli Esteri, rimane sempre Palazzo Chigi. Ed ora è destinato a diventare il centro della vita ministeriale, spodestando in parte il Viminale, giacchè l’on. Mussolini, che alla politica estera intende dedicare la maggior parte delle sue cure e della sua attività, vi risiede per molte ore della giornata, ricevendo non soltanto diplomatici, ma personaggi e commissioni di ogni specie, e pensa forse di convocarvi anche il Consiglio dei ministri.
Palazzo Chigi, allorchè fu acquistato dal Governo, oltre che a sede del Ministero delle Colonie, avrebbe dovuto servire anche a Museo Coloniale, e venne perciò convenientemente ampliato e sistemato dall’ufficio del Genio Civile. Ma il progetto del Museo Coloniale è rimasto soltanto allo stato di abbozzo: Le sale del palazzo furono tuttavia arredate con lusso e buon gusto dall’architetto Brasini sotto la vigilanza anche de l'onorevole Piero Foscari, il quale copriv l’ufficio di Sottosegretario di Stato alle Colonie, quando l'on. Colosimo si insediò a Palazzo Chigi.
Ora, diventato sede del Ministero degli Esteri, Palazzo Chigi accoglierà prevalentemente diplomatici, alti funzionari e altre categorie di personaggi dimoranti all’estero. Giacchè, accanto al Ministero, funziona la direzione generale delle Scuole all’estero e in seguito — dicesi — potrà funzionare anche la direzione generale per l'emigrazione in seguito allo scioglimento del Commissariato che tuttora ha la sua sede in via Ludovisi.
Mentre l’on Mussolini e il Sottosegretario di Stato agli Esteri on. Ernesto Vassallo dalla Consulta sono passati a Palazzo Chigi, l’onorevole Federzoni e il Sottosegretario di Stato alle Colonie on. Marchi si sono trasferiti alla Consulta, il palazzo che si erge poco discosto dalla Reggia e che per oltre un cinquantennio funzionò da laboratorio e da osservatorio della politica estera italiana. Ci vorrà un po’ di tempo per abituare il pubblico a dissociare il nome della Consulta dalla residenza del Ministro degli Esteri.
Questo palazzo venne prescelto come sede del Ministero degli Esteri subito dopo l’occupazione di Roma, del 20 settembre 1870, dal Ministro degli Esteri del tempo marchese Emilio Visconti-Venosta, al quale era stato segnalato da un inviato speciale del ministro mandato appositamente da Firenze a Roma, il cav. Pansa, diventato poi ambasciatore e senatore. Mentre il palazzo della Consulta si stava adattando e ammobigliando, il Ministero degli affari esteri ebbe sede provvisoria a Palazzo Valentini, in via Nazionale, attuale sede della Prefettura.
Ospiti della Consulta ricordiamo che hanno quivi avuto la loro residenza, come presidenti del Consiglio dei Ministri, l’on. Zanardelli e più tardi l’onorevole Boselli. In varie occasioni, il palazzo della Consulta pur non disponendo di ambienti vasti e numerosi come quelli di pa! Chigi, diventò sede di importanti conve; sontuosi ricevimenti. Ricordiamo di sfuggita i ricevimenti in occasione dei festeggi per le nozze d’argento di Umberto I e Margherita e quelli per le nozze di Re Vittorio Emanuele e di Elena, in cui alla Consulta presero dimora la Regina Pia di Portogallo, la principessa Letizia, il duca Tommaso, dl Re del Montenegro coi rispettivi seguiti.
All'ultimo piano si trova la biblioteca della Consulta, una biblioteca ricca e bene ordinata mercè le cure specialmente del commendatore Pasqualucci che l'ufficio di bibliotecario tenne da circa un quarantennio e che ora sta vigilando al delicato cémpito del trasporto dei numerosi volumi dalla Consulta a Palazzo Chigi."
Per ammorbidirne le posizioni del vaticano verso il proprio regime, il capo del Governo Mussolini, tra i suoi primi atti, decide di donare la libreria Chigiana alla Biblioteca Vaticana. Come condizione, il governo fascista ottiene dalla Santa Sede che il periodo della chiusura estiva della Vaticana venga ridotto e reso più elastico l'orario di apertura; che le indagini negli archivi pontifici (già promesse per i documenti fino al 1814) fossero possibili senza speciali autorizzazioni fino al 1846 e che per gli anni successivi la Santa Sede largheggiasse in permessi speciali.
Cinquanta decorati di Medaglia doro, ospiti al Quirinale, offrono al Principe Umberto le insegne ufficiali alla presenza del gen, Diaz, dell'ammiraglio Tharon di Revel e del Capo di tato maggiore gen. Vaccari. Dopo la cerimonia il Re saluta i gloriosi decorati offrendoli una colazione. I decorati vengono poi celebrati con un brindisi del sindaco Cremonesi in Campidoglio e ricevuti dal Capo di Governo Mussolini a palazzo Chigi.
Durante la prima riunione del Gran Consiglio del fascismo, allo scopo di trasformare le squadre d'azione in un vero e proprio corpo di forza armata, istituiscono la Milizia volontaria per la sicurezza nazionale: "La Camera si è riaperta senza presentare l'imponente aspetto delle altre riprese parlament.iri. Ma in Piazza Montecitot c'è stato però molto movimento non essendo mancata una nota esterna, di viva curiosità. Il solenne debutto, cioè, della Milizia per la sicurezza nazionale. I militi, in tenuta grigio-verde all'alpina e camicia nera, armati di moschetto, formavano col loro schieramento un reticolato che andava dall'estremo limite di Piazza Montecitorio al centro di Piazza Colonna. La folla, ammassata dietro i cordoni. ha seguito con fervoroso interesse tutti i movimenti della caratteristica milizia, sottolineando il passaggio attraverso lo sbarramento dei deputati più noti. Quando fu annunciato l'arrivo del Duce, con tre squilli di tromba, la coorte fascista presentò le armi e gli ufficiali comandanti di plotone salutarono, romanamente, alzando il braccio, mentre la banda intonava con festosità il canto Giovinezza, giovinezza. La prima giornata della ripresa parlamentare si è aperta coll'annuncio del fidanzamento di S. A. R. la principessa Jolanda. Tutti i deputati si sono alzati ad applaudire meno l'unico socialista presente : l'on. Bellotti (gli altri socialisti entrarono alla spiccialata appena finita la manifestazione dinastica). Dopo, Mussolini ha pronunciato un breve discorso metttendo in rilievo lo spirito con cui l'Italia aderisce alla limitazione degli armamenti: e la discussione si chiuse con l'approvazione delle convenzioni stipulate a Washington. All'uscita il Capo del Governo ha passato in rivista le squadre della Milizia Nazionale fra l'entusiasmo della folla ch'era rimasta fuori in attesa."
Alla presenza del Re Vittorio Emanuele III, il capo del governo Benito Mussolini e il generale Diaz, viene inaugura una targa in memoria di Francesco Crispi nell'atrio del palazzo Chigi.
A Palazzo Chigi, sede del Ministero degli Esteri, viene sottoscritta una convenzione per Fiume e un Trattato di Amicizia Italo Jugoslavo, tra il presidente del consiglio Pasic e ministro degli esteri Nincic del governo Serbo Croato Sloveno e il Capo del governo italiano, l'on. Mussolini. Tra le varie questioni trattate, oltre le questioni riguardanti i confini tra i due stati, il Regno d’Italia concede alla Jugoslavia la proprietà del Collegio romano di San Girolamo dei Croati.
Nel salone della Vittoria di Palazzo Chigi, viene sottoscritto un trattato di amicizia Italo Russo, da parte del Ministro degli Esteri italiano l'on. Mussolini ed i rappresentanti dei soviet, Jordanski e Janson.
Fallisce un attentato al Duce ideato dal Deputato Socialista Tito Zaniboni e dal Generale Luigi Capello, appostati con un fucile alla finestra di una stanza dell'Albergo Dragoni a via del Pozzo 9, di fronte al balcone di Palazzo Chigi su via del Corso, da cui si sarebbe dovuto affacciare il Duce per celebrare l'anniversario della vittoria.
Umberto Nobile accolto in trionfo a Roma dopo la trasvolata polare:
"Veramente solenne è stato il ricevimento alla stazione da parte del Ministero dell’Aeronauti e del Governatore di Roma e coll'intervento delle maggiori autorità della capitale.
L'imponente corteo, a capo del quale è l'automobile col generale Nobile e alcune autorità, si snoda attraverso le vie della città affollate da un pubblico plaudente, ac mante, commosso. Una pioggia di fiori cade dall'alto; lo spettacolo è meraviglioso, surge alla grandezza dell’apoteosi.
Si compone il corteo, che tra gli evviva del popolo plaudente e commosso, per; via Nazionale, Piazza Venezia — dove sosta brevemente per un tacito e devoto saluto al Milite ignoto e dopo aver attraversato Corso Umberto, giunge a palazzo Chigi.
Piazza Colonna è gremitissima. L'incontro fra l'on. Mussoli e il generale Nobile, alla presenza di tutti i sottosegretari di Stato, è veramente commovente. Quando il Duce, insieme col Nobile e i suoi cinque compagni, appare al balcone d'angolo di Palazzo Chigi, un immenso clamore si leva dalla folla.
L'on. Mussolini, con un forte discorso, saluta i vincitori del mistero e del rischio, rievocando le ore di trepidazione quando la lio, pregio ed orgoglio d'Italia, per due giorni tacque. «Roma fu triste è parve che un velo di malinconia avvolgesse gli uomini e le cose: ma quando Roma seppe che avevate attitito la mèta fu uno di gioia. Dio vi aveva assistito»
L'on. Mussolini, appare commosso e, dopo avere stretto calorosamente la mano all’ Eroe del Polo, lo abbraccia e lo bacia tra un irrefrenabile impeto di applausi."
Attentato a Mussolini da parte dell'anarchico Gino Lucetti. Appostato sul piazzale di Porta Pia lancia una bomba contro la Lancia Lambda Coupé de ville che trasportava il primo ministro nel consueto tragitto da casa a Palazzo Chigi. La bomba rimbalza sul bordo del finestrino posteriore destro e dopo qualche secondo esplose a terra, ferendo otto passanti ma lasciando illeso l'obbiettivo. L'attentatoe viene immediatamente immobilizzato da un passante e poi raggiunto dalla polizia.
A Palazzo Chigi, nel salone della Vittoria, il Capo del Governo italiano, l'on. Mussolini e il Primo Ministro il barone Von Neurath, ambasciatore di Germani. sottoscrivono il trattato di conciliazione e arbitrato italo-tedesco.
Il conte Istvan Bethlen, primo ministro dell'Ungheria, giunge a Roma per firmare con Mussolini a Palazzo Chigi, un patto di amicizia tra i due paesi.
Il Caffè Cillario viene fatto sgombrare dai locali a Palazzo Chigi.
Il Capo del Governo Mussolini, trasferisce i suoi uffici a Palazzo Venezia da Palazzo Chigi, che rimane sede del Ministero degli Affari Esteri.
Accordi di Pasqua fra Gran Bretagna e Italia, con cui appianavano i contrasti nelle politiche medio-orientali dei due Paesi e garantivano la libera disponibilità al transito nel lago Tana e nel Canale di Suez.
"Il ministro degli affari esteri d'italia conte Galeazzo Ciano firma nella sala della vittoria a palazzo Chigi il testo degli accordi italo-britannici, che stabilisce fra i due imperi una base di assoluta parità e rappresenta, superba realizzazione della politica mussoliniana, una solida garanzia per la pace dell'europa."
Nella nella sala della Vittoria del Palazzo Chigi, viene firmato il testo dell'accordo culturale italo-tedesco alla presenza dei ministri Ciano, Alfieri e Bottai e dell'ambasciatore Von Mackensen.
Nella Sala della Vittoria a Palazzo CHigi, il ministro degli esteri Ciano e l'ambasciatore von Mackenzen, firmano degli accordi economici fra l'Italia e la Germania: "Approvazione dei seguenti Atti stipulati in Roma, fra l'Italia e la Germania, il 13 febbraio 1939-XVII: a) Accordo addizionale al Trattato di commercio e navigazione italo-germanico del 31 ottobre 1925-IV, con Protocollo di firma; b) Accordo in merito al commercio dei prodotti farmaceutici e delle specialità medicinali" (iniziativa Governativa)
Una Missione di amicizia giapponese, con a capo l'ambasciatore Naotake Sato, viene accolte alla Stazione Termini dal ministro degli Esteri Ciano e dal Segretario del Partito Muti. Dopo essere stata ricevuta a Palazzo Chigi e al Palazzo del Littorio, si reca a rendere omaggio al Sacello del Milite Ignoto. Nei giorni seguenti, viene ricevuta al QUirinale dal Re Imperatore Vittorio Emaniele, dal Duce Mussolini a palazzo Venezia e dal Pontefice al Vaticano. Alla presenza del Duce, si svolge in loro onore allo Stadio dei Marmi, un saggio ginnico organizzato dalle giovani della GIL.
A Palazzo Chigi sono convocati gli ambasciatori di Francia e Regno Unito. il ministro Galeazzo Ciano riceve alle 16:30 l'ambasciatore francese André François-Poncet, notificandogli la dichiarazione di guerra: «Sua Maestà il Re e Imperatore dichiara che l'Italia si considera in stato di guerra con la Francia a partire da domani 11 giugno». Alle 16:45 l'ambasciatore britannico Percy Loraine, ascolta analoga dichiarazione: «Sua Maestà il Re e Imperatore dichiara che l'Italia si considera in stato di guerra con la Gran Bretagna a partire da domani 11 giugno».
La Presidenza del Consiglio dei Ministri si stabilisce a Palazzo Chigi. Il ministero degli Esteri si sposta invece al palazzo della Farnesina.
1926
Progetto dell'architetto Brasini per Piazza Colonna
1926
II Progetto Brasini per il Foro Mussolini
1894
Dante Paolocci
La Musica a piazza Colonna
L'Illustrazione Italiana 1894
1884
Dante Paolocci
Allargamento del Corso
L'Illustrazione Italiana 1884
1851
Luigi Canina
Vedute della Colonna di Marco Aurelio
Gli edifizj di Roma antica - Volume IV
1835
Giovanni Battista Cipriani
Palazzo Chigi e Colonna Antonina
Itinerario figurato degli edificij più rimarchevoli di Roma
1833
Agostino Tofanelli
Colonna Antonina
Memorie di antichità e curiosità di Roma e dintorni
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Ippolito Caffi
Festa dei Moccoletti al Corso
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Luigi Rossini
Veduta della colonna Antonina
Raccolta delle più interessanti vedute di Roma antica
1823
Luigi Rossini
Veduta della Colonna Antonina
Raccolta delle piu interessanti vedute di Roma antica
1823
Antoine Jean Baptiste Thomas
Venditore di cocomeri in piazza Colonna
Un an à Rome et dans ses environs
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Pietro Parboni
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Raccolta de monumenti più celebri di Roma antica
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Giovanni Battista Cipriani
Colonna di Marco Aurelio a Piazza Colonna
Degli Edifici Antichi e Moderni di Roma
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Victor Jean Nicolle
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Vedute delle quattro principali basiliche e monumenti di Roma nel XVIII secolo
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Giuseppe Vasi
Festa in Piazza Colonna
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Domenico Montaigù
Veduta di Piazza Colonna
Nuova raccolta delle più belle Vedute di Roma
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Giovan Battista Piranesi
Colonna Antonina in piazza Colonna
Le Antichità Romane - Tomo I
1752
Giuseppe Vasi
Piazza Colonna
Delle Magnificenze di Roma antica e moderna - Libro II
1747
Giovan Battista Piranesi
Colonna Antonina
Vedute di Roma
1705
Pieter Schenk
Columna imp. Antonini Pii
Roma aeterna
1699
Alessandro Specchi
Palazzo dell' Ecc. Sig. Prencipe Chigi in Piazza Colonna
Nuovo Teatro delle Fabbriche et Edificii sotto Papa Innocenzo XII
1699
Alessandro Specchi
Prospetto e veduta del palazzo della curia romana
Nuovo Teatro delle Fabbriche et Edificii sotto Papa Innocenzo XII
1697
Pietro Santi Bartoli
Colonna Antonina
Gli antichi sepolcri overo mausolei romani et etruschi trovati in Roma e altri luoghi celebri
1691
Giovan Battista Falda
Fontana in piazza Colonna
Le fontane di Roma nelle piazze, e luoghi publici della città
1690
Tiburzio Vergelli
Fontana nella Piazza Colonna
Le fontane publiche delle piazze di Roma
1666
Lievin Cruyl
Prospectus Columnae Antonini Pii Imp.
Prospectus Locurum Urbis Romae Insignium
1665
Giovan Battista Falda
Piazza Colonna
Nuovo Teatro delle Fabbriche, et edificii sotto Papa Alessandro VII
1665
Giovan Battista Falda
Altra veduta di Piazza Colonna
Nuovo Teatro delle Fabbriche, et edificii sotto Papa Alessandro VII
1655
Giovan Battista Falda
Palazzo Chigi
Palazzi di Roma de Piv Celebri Architetti
1641
Israel Silvestre
Place de la Colonne Antoniane
Antiche e Moderne Vedute di Romae
1629
Giovanni Battista Mercati
Colonna Antonina
Alcune vedute et prospettive di luoghi disabitati di Roma
1627
Colonna d'Antonino
Ritratto di Roma antica
1615
Aloisio Giovannoli
Columna Antonina
Vedute degli antichi vestigj di Roma
1613
Giacomo Lauro
Columna Antonini Pii
Antiquae Urbis Splendor
1575
Étienne Dupérac
Colonna di Antonino Pio
I vestigi dell'antichita di Roma