Codice identificativo monumento: 2368
Durante la costruzione del Palazzo San Felice al Quirinale, viene scoperto un sepolcro riferibile alla metà del I secolo a.C. Il sepolcro si erge su un alto zoccolo, dotato di una facciata in blocchi di travertino. Un corridoio voltato con blocchi di travertino (e tufo nell'ultimo filare) porta alla cella, della quale rimane integra solo un piccolo tratto in opera laterizia. "scoperta di un sepolcro e di varie camere e muri antichi sulla salita del Quirinale all'angolo dell edificio fra le rimesse e la fabbrica di S. Felice che si viene ricostruendo Descri zione del monumento A poca distanza sono apparse nello sterramento e abbassamento del lastrico della piazza del Quirinale alcune stanze antiche edificate con opera reticolare sotto e con cortina posteriore nella parte di sopra mantiene una di queste il pavimento di mosaico alquanto ordinario e il rivestimento di buona parte del muro inferiore ove si conservano le antiche dipinture a riquadri rossi e gialli Anche queste stanze verranno conservate. (Pietro Ercole Visconti)"
Sopra l'arco di ingresso si legge l'iscrizione: Cn[aeus] Sempronius Cn[aei] f[ilius] Rom[ilia] / Sempronia Cn[aei] f[ilia] soror / Larcia M[anii] f[ilia] mater. Quindi i proprietari della tomba erano Gneo Sempronio, sua sorella e sua madre.