Data: 1748 / 1752
Codice identificativo monumento: 2462
La famiglia Sacchetti, per far fronte ai creditori, è costretta a vendere una cospicua parte della propria raccolta di dipinti. Bendetto XIV incarica della trattative il cardinale Valenti Gonzaga, Segretario di Stato e celebre collezionista, che acquista 187 quadri. Acquistati con 186 quadri istituisce la Pinacoteca Capitolina.
Inaugurazione in Campidoglio del Congresso storico internazionale a Roma: "L'inaugurazione riuscì solenne, coll'intervento del Re in alta uniforme di generale, e della Regina, che vestiva un abito cremiso. I sovrani presero posto sul trono nell'aula del Consiglio, fra i ministri e il sindaco Colonna, che pronunciò un discorso.
Le Loro maestà, passando per la costruzione provvisoria che unisce il Palazzo Senatorio a quello dei Conservatorii, si recarono a un'altra inaugurazione: a quella della Forma Urbis, chi la più antica pianti di Roma, parzialmente ricomposta su di una parete del giardino del Palazzo dei Conservatori.
Pittoresca la sfilata, il passaggio per le scale fatte coetruire dal sindaco Colonna per ingrandire e migliorare i locali dalla Pinacoteca Capitolina e costruzioni magnifiche. Toccò al prof. Lanciani, il noto studioso di topografia romana antica, fare la spiegazione della Formo Urbis, pazientemente ricostruita. Nel giardino del palazzo dei Conservatori in Canipido gli fu fabbricata infatti apposta una parete di metri 14 per 18, sopra la quale, in rosso, fu dipinta, nelle sue linee principali, la pianta di Roma Moderna. Sopra questa pianta vennero collocati, al loro posto, con iscrizione in nero, i frammenti dell'antica pianta di Roma, limitatamente però alla zona monumentale. I frammenti di questa antica pianta, messi a posto, sono circa ducento. Ne rimangono ancora mille circa; ma questi non si possono collocare perché non offrono alcuna indicazione che permetta d'identificarli e di collocarli con esattezza."
Ricevimento in Campidoglio in onore di Re Giorgio di grecia.
Il Comune di Roma bandisce un concorso per il congiungimento stabile dei tre Palazzi Capitolini. Il concorso viene vinto da Marcello e Pio Piacentini:
"Poichè, scaduto il termine concesso all'Amministrazione bloccarda per demolire le braccia di cartapesta alzate ad allacciare al Palazzo dei Senatori le gallerie dei Musei ed i saloni gloriosi del Palazzo dei Conservatori, le mascherature burlesche non cadevano, l’atitorità governativa alzò la sua voce di comando. Il Comune allora, disposto a non cedere nemmeno di fronte alla forza, bandì un concorso pel congiungimento definitivo dei tre edifici superibi."
Il progetto che la reca e nasconde il nome dei suoi autori sotto il motto simbolico di Noli me tangere considera la questione del congiungimento in rapporto alla sistemazione stradale, al definitivo assetto degli uffici capitolini, a problemi severi di Arte e di Archeologia. Move da un progetto della Commissione direttiva del Monumento a Vittorio Emanuele che considerava l’accesso alla mole sacconiana dalla parte posteriore e prevedeva una rampa svolgentesi nelle aree di demolizione chiuse tra il Monumento, l'Ara Coeli, e le chiese di Santa Marina e di San Pietro in Carcere.
Nella planimetria dei Piacentini, questa rampa, dopo aver lasciato alla sua destra una via parallela, che alla quota del Tabularium conduce all'ingresso monumentale ideato per la sede delle Rappresentanze, sale fino alla Piazza del Campidoglio aprendo a sinistra del Palazzo Senatorio una superba terrazza adorna di balaustre e di statue e protesa sul suggestivo panorama dei Fori balzati completi dalla liberazione sapiente del contorno. Così invece di accecare la piazza, si darebbe ad essa una vista ampia quanto mai, lasciando al sole ed all'azzurro un trionfale varco.
"P.S: ll Consiglio superiore per le antichità e le Belle Arti aveva dovuto, con ripetuti pareri, in quale si rispettava l'apparenza della piazza del Campidoglio, ma si lasciava ai concorrenti piena libertà di trovare il passaggio pel congiungimento dei tre palazzi in qualunque parte eva qualunque livello del colle. Intanto il Consiglio superiore si è pronunciato in senso sfavorevole al concorso."
Nella Sala Protomoteca capitolina, viene allestita la camera ardente del commediografo Pietro Garinei.
Nella Sala Protomoteca capitolina, viene allestita la camera ardente di Raffaella Carrà.
Nella Sala Protomoteca capitolina, viene allestita la camera ardente del giornalista e politico David Sassoli.
Nella Sala Protomoteca capitolina, viene allestita la camera ardente dell'attrice Monica Vitti.
Nella Sala Protomoteca capitolina si svolge la commemorazione funebre di Eugenio Scalfari.
Nella Sala Protomoteca capitolina si svolgono i funerali laici e la camera ardente del divulgatore Piero Angela.
Nella Sala Protomoteca capitolina si apre la camera ardente dell'attrice Gina Lollobrigida.
Nella Sala Protomoteca capitolina, viene allestita la camera ardente del giornalista Maurizio Costanzo.
1925
anonimo
Piante dei Musei Capitolini
1913
Marcello Piacentini
Progetto per congiungimento dei palazzi Capitolini
L'Illustrazione Italiana 1913
1906
Dante Paolocci
Re Giorgio di Grecia al Ricevimento in Campidoglio
L'Illustrazione Italiana 1906
1840
Paul Marie Letarouilly
Pianta generale del Campidoglio
Edifices Modernes de Rome
1840
Paul Marie Letarouilly
Pianta generale del Campidoglio
Edifices Modernes de Rome