Data: 1604 / 1826
Codice identificativo monumento: 249
Gli Scozzesi residenti a Roma fondano un ospizio per i propri connazionali, presso la chiesa parrocchiale di Sant'Andrea delle Fratte, che diventa loro chiesa nazionale.
La chiesa Sant'Andrea delle Fratte, ormai lasciata fatiscente a causa dei tumulti nella nazione Scozzese, viene gestita dalla Compagnia del Santissimo Sacramento, costituita nella parrocchia.
Papa Sisto V, con il motu proprio Pro fidelium quorum, concede la fatiscente chiesa di Sant'Andrea de Curtis all'Ordine del Minimi ed unisce allo stesso Ordine "pleno iure" i redditi ed il titolo parrocchiale.
La nazione Scozzese cede i locali del proprio Ospedale alla Confraternita del Santissimo Sacramento di Sant'Andrea delle Fratte. La Cappella viene trasformata in un Oratorio.
La parrocchia di San Nicola in Arcione viene soppressa, dividendo le sie competenze tra Sant'Andrea delle Fratte e la nuova parrocchia di San Bernardo alle Terme. La chiesa a via Rasella passa alla Compagnia della Natività.
L'ebreo alsaziano Alfonso Ratisbonne, giovane avvocato e banchiere in visita a Roma, fortemente ostile alla religione cattolica, indossava per scherno la Medaglia miracolosa che gli era stata donata con fede da alcuni amici. Entrato nella Chiesa di Sant'Andrea delle Fratte, vede una Donna nella cappella allora dedicata all’arcangelo Michele che gli fa segno con il dito di inginocchiarsi. Ratisbonne, appena ripresosi dallo stupore chiede di potersi confessare e battezzare.
Papa Pio XII eleva la chiesa di Sant'Andrea delle fratte a basilica minore.
Papa Giovanni XXII, istituisce i titoli cardinalizi di: Sant'Andrea della valle, Sant'Antonio da padova al Laterano, Sant'Eugenio a valle Giulia, Sant'Andrea delle Fratte, San Francesco a Ripa, San Giovanni dei Fiorentini, Madonna dei Monti, San Gioacchino ai prati di Castello.
Christian Hülsen nel suo libro, Chiese di Roma nel Medio Evo ricorda che: Nel Liber Anniversariorum S. Salvatoris porta il nome di S. Andree inter ortos in Pincis (v. sopra p. 54 n. 46), nel catalogo del 1492 (p. 72 n. 94) S. A. in horto; invece nel Liber Anniversariorum S. Mariae in Porticu (sopra p. 58 n. 20) viene già detta S. Andrea delle Fratte, e così pure nel catalogo di S. Pio V (p. 106 n. 314). Il catalogo del 1555 (p. 80 n. 12) la dice S. Andreae in capite domorum de regione Trivii, la Tassa di Pio IV (p. 88 n. 17) S. Andrea capo le case.
1840
Paul Marie Letarouilly
Pianta di Sant'Andrea delle fratte
Edifices Modernes de Rome
1835
Giovanni Battista Cipriani
Sant'Andrea delle Fratte
Itinerario figurato degli edificij più rimarchevoli di Roma
1834
Achille Pinelli
Sant'Andrea delle fratte
1758
Giuseppe Vasi
Chiesa e Monastero di S. Giuseppe a capo dele case delle suore carmelitane
Delle Magnificenze di Roma antica e moderna - Libro VIII
1665
Giovan Battista Falda
Collegio di Propaganda Fide
Nuovo Teatro delle Fabbriche, et edificii sotto Papa Alessandro VII
1610
Pietro Martire Felini
Sant'Andrea delle Fratte
Trattato nuovo delle cose maravigliose dell'alma città di Roma