Data: 1894
Codice identificativo monumento: 2550
I sig. Martinelli e Cremonesi hanno intrapreso la costruzione di un grande edifìcio nel giardino già appartenente all'ospizio dei Sordo-muti (prossimo alla demolizione), presso l'angolo nord-est del recinto delle terme Diocleziano e nello spazio che divide questo dalla via Venti Settembre. Scoperto un muraglione di perimetro che le racchiudeva dal lato settentrionale. Alla distanza di m. 8,30 da questo lato delle terme e parallelamente ad esso corre una via selciata, larga m. 2,50 profonda sotto il piano attuale m. 1,20. Se ne è scoperto un tratto lungo circa 40 metri, il quale coincide esattamente con altri avanzi di selciato scoperti nelle fondamenta della vicina casa Maldura nel taglio per la fogna di via Pastrengo, e negli scavi del ministero delle Finanze.
Rodolfo Lanciani
Viene demolito il fabbricato dell'Ospizio dei Sordomuti a termini, per avviare la costruzione del nuovo Grand Hotel. La pia istituzione si sposta in un nuovo edificio sulla via Nomentana.
Scavandosi per una piccola fogna dietro il nuovo albergo in piazza di Termini, sì trovò a m. 1,50 di profondità, un pilastro laterizio di forma quadrata, largo m. 1,00 per ciascun lato, al quale era unito, verso sud, un simile pilastro quadrato, a cortina, della larghezza di m. 0,75. Tale avanzo spetta al muro perimetrale delle Terme - Diocleziane.
Giuseppe Gatti.
Nei sotterranei del nuovo fabbricato, costruito in piazza di Termini ad uso di albergo (Grand Hòtel), facendosi sterri per sistemare lo scolo delle acque, si sono incontrate antiche fogne in opera laterizia, divise in più rami che s incrociano fra di loro.
Questi hanno andamento irregolare, ma generalmente parallelo alla fronte del fabbricato. Il canale maggiore è largo un metro; gli altri minori m. 0,60.
Giuseppe Gatti.
Inaugurazione del Grand Hotel.
Il Re del Siam in visita a Roma: "Di S. M. Paramindo Mahsa e di tutto il suo seguito, abbiamo parlato a lungo quando fu poche settimane fa a Venezia. Di là andò a fare un'escursione in Isvizzera , poi tornò in Italia, e fece, il 3 giugno, la sua entrata alla capitale in forma ufficiale. Fu ospitato al Quirinale; solamente, quando ebbe udienza dal Pontefice, si fece la solita pantomima di andare ad un albergo, — questa volta era il Grand'Hotel, — e di là, con altre carrozze, andare al Vaticano; e lo stesso nel ritorno."
Apoteosi di Guglielmo Marconi al Campidoglio. Giunto alle ore 10, il sindaco Colonna gli conferisce la cittadinanza Onoraria nella sala delle Bandiere. Alle 16 pronuncia una conferenza sulla sua scoperta: "Immensa, fitta la folla, che s'addensa al Campidoglio, ansiosa di vedere il trionfatore, desiosa di porgergli un saluto. Essa non Potrà penetrare nell'aula della conferenza; lo sa; ma vuol dimostrare al suo muovo eccelso concittadino ammirazione. Quando al Colle, inondato di luce, arriva il Marconi, la moltitudine applaude, acelama. È il Marconi vien ricevuto dal sindaco. Quindi arriva il Duca di Genova, che si ferma ad aspettare i Sovrani. E, alle 16 precise, salutati dall'inno reale e dagli evviva, il Re e la Regina giungono col Duca d'Aosta, col Conte di Torino, col Duca degli Abruzzi, in carrozza scortata dai cotazzieri." Conclude la giornata partecipando ad un banchetto organizzato in suo onore, nella sala maggiore del Grand hotel (trasformato in serra fiorente).
Per alcuni lavori di ampliamento negli edifici annessi al Grand Hotel, dal lato della via Venti settembre, sono stati rimessi all'aperto, alla profondità di tre metri dal livello stradale, resti di un'antica costruzione in laterizio con archi in tegoloni, forse appartenenti al lato settentrionale delle terme diocleziane. Fra la terra si è raccolta un'ara arcaica, in peperino, alta m. 0,90 X 0,73 X 0,80; un frammento di grossa lastra di travertino, su cui restano le lettere LIE alte m. 0.11; una base marmorea di colonna, diam. 0,15; un catino in terracotta, ddiam. di m. 0,28; una lucerna di terra rossa fina, senza ornati, rotonda, col diam.
di m. 0,07.
Giuseppe Gatti.
Sterrandosi a via Venti Settembre nell'area fra l'orfanotrofio di Termini e il palazzo che porta il n. 98, per il nuovo Garage des Thermes, lungo il muro di confine sulla via suddetta, è stata scoperta per un tratto di circa dieci metri, la parte inferiore di un'opera idraulica.
Era costituita di due muri in pietrame, larghi m. 0,90 e distanti tra loro m. 0,85. Nell'interno e nel fondo concavo era rivestita con fine coccio pisto dello spessore di m. 0,03 e due cordoni, pure di coccio pisto, ricorrevano agli angoli formati dalle pareti col fondo. Il piano di questo era a m. 0,60 sopra il piano di via Venti Settembre, ed aveva l'inclinazione verso sud-ovest.
Dante Vaglieri.
Benito Mussolini convoca all'improvviso una riunione dei più alti dirigenti fascisti nella stanza dove alloggiava al Grand Hotel. Prima riunione informale del Gran Consiglio del Fascismo. Viene decisa la trasformazione delle forze squadristiche nella MVSN e il principio del listone maggioritario per la legge elettorale, una proposta di Michele Bianchi).
Prima riunione ufficiale del Gran Consiglio del Fascismo nelle stanze di Mussolini al Grand Hotel.
Il Duce Mussolini lascia le stanze al Grand Hotel e si trasferisce in un appartamento all'ultimo piano di palazzo Tittoni, ospite del barone Fassini.
Il Duce Mussolini, insieme ad altri gerarchi fascisti (Pietro De Francisci, Tullio Cianetti, Costanzo Ciano, Guido Buffarini Guidi, Roberto Farinacci, Giacomo Acerbo, Francesco Ercole, Giovanni Marinelli, Attilio Teruzzi, Adelchi Serena), partecipa all'inaugurazione al Grand Hotel, di una targa in occasione della commemorazione della 1° convocazione del Gran Consiglio del fascismo.
L'ex re di Spagna Alfonso XIII muore nella sua camera al Grand Hotel.
Riunione al Grand Hotel di una delegazione del governo, capeggiata dal maresciallo Pietro Badoglio, e una dei partiti antifascisti di cui fanno parte Alcide De Gasperi, Palmiro Togliatti, Carlo Sforza, Pietro Nenni, Mauro Scoccimarro, Ugo La Malfa, Benedetto Croce, Alessandro Casati, Ivanoe Bonomi. I rappresentanti dei partiti comunicano a Pietro Badoglio la loro decisione che a formare il nuovo governo sia un uomo nuovo. Viene designato a dirigere il nuovo governo Ivanoe Bonomi.