Data: 1885 / 1891
Codice identificativo monumento: 2555
1873: Il convento di Sant'Antonio Abate viene adattato per ospitare provvisoriamente l'Ospedale Militare.
14/12/1880: Decreto con cui è prevista la costruzione di due Ospedali Militari, uno principale ed uno ausiliario, rispettivamente capaci di 500 e 400 posti letto. Preoccupazioni di ordine igienico sanitario avevano infatti escluso, la costruzione di un unico nosocomio di 1000 posti letto, preferendo la soluzione di due ospedali separati, nelle due sponde del tevere.
15/7/1885: Posa della prima pietra del nuovo Policlinico Militare del Celio, con una semplice cerimonia alla presenza del Direttore del Genio Militare di Roma Col. Luigi Durand De La Penne.
20/5/1891: Viene ultimato l'Ospedale militare del Celio. L'opera è costata complessivamente circa 4.300.000 di vecchie lire. Senza una cerimonia inaugurale, entra in attività sotto la direzione del Ten.Col.med. Ettore Ricciardi.
18/3/1900: Alla presenza dei reali Umberto I e Margherita, viene Inaugato un gruppo scultoreo nell'atrio d’ingresso dell'Ospedale del Celio, dedicato al ricordo degli Ufficiali Medici caduti nelle Campagne di Crimea, d'Italia e d'Africa.
9/2/1908: Presso l'Ospedale Militare del Celio, si svolge il primo corso ufficiale della Scuola delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana. L'inaugurazione solenne viene onorata dalla presenza di S.M. la Regina Elena (che accorda il suo Alto Patronato) e vede la partecipazione del Ministro della Guerra Severino Casana.
6/5/1909: Durante un esercitazione al campo volo di Centocelle, a causa del forte vento, il pilota Mario Calderara precipita con l'aereomobile Wright Flyer N°4. Rimasto ferito viene trasportato all'Ospedale militare del Celio.
23/9/1915: L'ATM, Per i collegamenti agli ospedali militari del Celio e dell'Addolorata, costruisce e pone in esercizio un collegamento a binario unico da piazza San Giovanni in Laterano (linea per via Domenico Fontana) a via Celimontana, attraverso la via Santo Stefano Rotondo, destinato al trasporto del personale sanitario.
/6/1929: Alla presenza del Re Vittorio Emanuele III, viene Inaugato un gruppo scultoreo nell'atrio d’ingresso dell'Ospedale del Celio. L'opera, realizzata da Paolo Bartolini, è dedicata al “Soldato della Sanità caduto nella Grande Guerra 1915-18.
1952: L'Ospedale Militare del Celio viene intitolato a Attilio Friggeri, per onorare la memoria della Medaglia d’Oro del sottotenente medico romano caduto eroicamente al comando di un reparto di granatieri, il 3 giugno 1942 a Slebic (Slovenia).
Dell’area definita dal Ministero della Guerra di circa 120.000 mq, occupante parte delle Ville Casale e Fonseca, il complesso ospedaliero occupò soltanto mq 53.420, estendendosi con vari fabbricati a “padiglioni”, idonei alle condizioni igienico-sanitarie.
L’area occupata dall'Ospedale ha forma di rettangolo con latri di circa metri 300 x 400. I malati sono accolti in otto padiglioni a pianta rettangolare, a tre piani, collegati tra loro attraverso una pensilina superiormente scoperta. Questa pensilina si stacca da un grande emiciclo a due piani, cui si accede appena superato l’ingresso principale, ed ha una lunghezza totale di 308 metri e una larghezza di 8 metri. Questo leggero ponte metallico (primo esempio in Europa di struttura pensile per scopi sanitari) si inserisce armoniosamente nell’intero complesso ed ha costituito una soluzione elegante e funzionale del problema di collegare fra loro i vari padiglioni, soluzione che rispondeva alla tipologia allora considerata più idonea alla funzionalità di un ospedale.