Codice identificativo monumento: 2766
Scavi nel settore meridionale del palatino, portano alla scoperta di alcune tombe arcaiche e di un tratto di un muro di cinta:
"Lo scavo fu iniziato sul lato meridionale del colle Cermalo, una delle tre vette del colle Palatino, dove la roccia scende in declivio, alle così dette Scale di Caco.
I risultati furono immediati, si scoprirono delle tombe in discreto numero, a fossa ed a pozzo, constatandosi quindi che la necropoli del Cermalo sorgeva già a metà del colle e che quindi l'acropoli, la rocca, la città primitiva non ne oocupava che il cocuzzolo.
Per la storia fu d'importanza capitale la scoperta di una cinta della città, che attraversa la necropoli e che subito apparve di costruzione recente. E la conferma se n'ebbe esplicita: questo muro di cinta copre in parte una tomba a fossa, nella quale era conservato ancora un vaso del quarto secolo avanti C., trascurato, siccome di poco prezzo, da quelli che avevano depredato la tomba, sollevandone il coperchio.
Ne risultò anzitutto che nel quarto secolo si seppelliva ancora sul Palatino: poichè i Romani non seppellivano in città, quella parte del. colle era ancora fuori dell’imbito urbano.
Proseguendo lo scavo della necropoli è tornata poi ora in luce una grande tomba a camera, in origine certamente coperta da un tumulo di terra, cui più tardi (quando il terreno fu livellato) stituì una capanna di semplice tessuto di canne, della quale nel terreno si conservano le impronte.
Questa tomba a camera per le sue dimensioni e per la forma dovette certamente essere destinata ad un grande personaggio, probabilmente un re. E non sarà meraviglia, se dimenticato l'originario sepolcro, la capanna divenne nella tradizione popolare la casa Romuli, la capanna dove il leggendario fondatore della città aveva vissuto la sua vita semplice di pastore. Questa capanna di Romolo, è noto, si conservò fin nel IV secolo a.C."