Data: 1882 / 1886
Codice identificativo monumento: 2864
Un gruppo di 37 appassionati del volo ascensionale, guidati dal Magg. Maurizio Moris (capo sezione aeronautica della brigata specialisti del Genio) fondano la sezione romana della Società Aeronautica Italiana (prima associazione con lo scopo di propagandare l'aviazione in Italia). Moris, come comando della brigata specialisti, avvia la costruzione della caserma Cavour, di una primitiva galleria del vento e di una vasca idrodinamica (in modo da effettuare studi sul comportamento degli aerostati in ogni possibile condizione atmosferica).
Su invito del maggiore Moris, l'aviatore francese Delagrange, giunge a Roma per eseguire delle dimostrazioni di volo. Rimontato il suo aeroplano nella Caserma Cavour presso la Piazza d'Armi, sede prescelta per le esibizioni.
Il Dirigibile del Servizio Aeronautico N.1, commissionato dal Magg. Moris nello Stabilimento Costruzioni Aeronautiche della Caserma Cavour, finito di essere montato, viene gonfiato ad aria nel cortile interno della caserma per controllare la tenuta dei compartimenti a gas. L'involucro viene quindi smontato e portato a Vigna di Valle per procedere alle succesive prove di volo.
Il dirigibile militare 1 bis giunge a Roma da Bracciano, atterrando a Piazza d'Armi, per poi riparte per la base al Cantiere sperimentale di Vigna Valle.
Morte del Tenente Rovetti, colpito dall'elica del Dirigibile 1 bis. Di ritorno da Napoli, il Dirigibile 1 bis era atterra a Piazza d'Armi per fare rifornimento.
"L'atterramento a Roma era previsto, per il rifornimento di benzina, non potendo il dirigibile portarne seco quanto basti per un viaggio superiore ai 500 chilometri; inoltre col calar della notte era scesa sulla campagna romana fittissima nebbia, onde l'atterramento fu anche opportuno, tutto il grande viaggio da Vigna di Valle a Napoli e di qui a Roma essendosi svolto senza il minimo inconveniente.
Sparsasi a Roma, ad ora pur così tarda, la notizia dell’arrivo del dirigibile, molta gente accorse in Piazza d'Armi. Era ivi il colonnello Moris coi bravi ufficiali e soldati della brigata areostieri.
Il dirigibile non aveva che da rifornirsi di benzina e avrebbe potuto ripartire per Bracciano dopo un ora ma la qualità di benzina esistente nel magazzino militare non fu ritenuta adatta e ne fu mandata a prendere all'hangar di Vigna di Valle dall'automobile del colonnello Moris che tornò a Roma con la provvista verso la mezzanotte.
Erano le 1.15 antimeridiane precise del 1 novembre quando rifornitosi di benzina e fa cendosi largo fra la nebbia la luna piena gli aereonauti tenenti Munari e Scelsi e meccanico Laghi salirono nella navicella.
Il tenente Munari prese il volante del comando. Il colon nello Moris strinse la mano a tutti tre dicendo loro Arrivederci più tardi a Bracciano e il centinaio di persone che ancora attorniavano il pallone si strinsero più da presso.
Il motore cominciò a funzionare, e la folla si fece ancora più vicina al pallone. Il tenente Pietro Rovetti si spinse innanzi per allontanarla e fu la sua morte.
D'improvviso l'elica al comando del colonnello Moris a girare vorticosamente senza che il povero ufficiale avesse il tempo di allontanarsi.
Un ala dell'elica nel suo giro vorticoso colpi alla sommità della testa il tenente Rovetti asportandogli parte del cranio, tutta la fronte gli occhi il naso parte di un orecchio e la mandibola superiore. L'ufficiale cadde morto al suolo senza neppur potere emettere un lamento.
Il dirigibile venne condotto a mano fino al muraglione di cinta della caserma del 8° genio, ove sostò fino alla mattina alle 6, e dopo il cambio delle palette guasto rientrò in modo perfetto nell'Hangar di Vigna di Valle."
Si conclude a Piazza d'aArmi la trasvolata dell'aviatore francese Garros tra Tunisi e Roma:
"I soldati del Battaglione Specialisti del Genio, avevano preparato l'improvvisato aeroporto presso la vecchia Piazza d'Armi dalla parte di viale Angelico. Furono allora stesi sulla pista solo degli striscioni di tela bianchi e rossi, mentre nella direzione Ostia-Roma vennero predisposti combustibili per fuochi da accendere in caso di oscurità.
Verso le ore 14 l'aereo apparve in avvicinamento e giunto quasi sulla verticale della piazza d'Armi, scende in picchiata nella direzione del viale Angelico, quindi effettua una improvvisa cabrata facendo un largo giro su Monte Mario. Segue ancora un'ampia virata e quindi, a motore spento, una sicura planata finale verso la pista d'atterraggio. Improvvisamente la ruota sinistra del carrello urta una gobba del terreno e cedette. L'aereo si pianta con il muso nel suolo e la coda verso l'alto. Garros, fortunatamente indenne, balza rapidamente a terra, mentre sopraggiungeva di corsa il comitato d'accoglienza. La sera del 23 Dicembre si tenne un ricevimento all'albergo Milano in piazza Montecitorio con consegna delle medaglie, tra cui quella dell'AeroClub d'Italia.
VII annuale di fondazione dell'aeronautica: durante l celebrazioni presso la caserma Cavour, l'On. Mussolini consegna la medaglia d'oro alla vedova dell'aviatore capitano Giovanni Romagnoli.
VIII annuale dell'Arma Aerea. Nella Caserma Cavour, il Duce Mussolini consegna le decorazioni al valore aeronautico: La vedova e il padre di Umberto Maddalena ricevono la medaglia d'Oro assegnata al grande aviatore caduto; medaglia d'Argento al Duca delle Puglie partecipazione alla conquista di Cufra; medaglia d'oro al valore aeronautico al generale Italo Balbo, condottiero dello stormo atlantico nella trasvolata Italia-Brasile.
Davanti alla caserma dell'81º di fanteria in Viale Giulio Cesare, famigliari dei rastrellati per la deportazione chiedono la loro liberazione. Un prigioniero tenta di fuggire da una finestra ma viene ucciso. Teresa Gullace, incinta del sesto figlio cerca di gettare un pacchetto con del cibo al marito ma mentre si fa largo tra la folla viene uccisa da un soldato tedesco. Nel pomeriggio dello stesso giorno gappisti tenteranno un attacco alla caserma.