Data: 1874 / 1889
Codice identificativo monumento: 289
In tre sale del Palazzo Marignoli, nell'angolo tra il Corso e via delle Convertite, si trasferisce da Palazzo Verospi il Caffè di Giacomo Aragno.
Il Circolo della Caccia si trasferisce da palazzo Bonaccorsi al piano nobile di palazzo Marignoli.
Scoppia una bomba al Caffè Aragno:
"L'alma Roma, alla vigilia del ritorno dei Sovrani, e dell'arrivo del Re Giorgio di Grecia, è stata rallegrata dallo scoppiò di due, anzi di tre bombe; o, per meglio dire, delle scatole di latta, con entro polvere, chiodi, pezzi di ferro.
La prima scoppiò davanti alla porta del noto Caffè Aragno, all'angolo del vecchio Corso in Via della Mercede, alle 18.29 di mercoledì 14, mentre la gente era ivi, come sempre, affollata in quella elegante borsa... delle chiacchiere.
L'individuo che fece esplodere la bomba, piccolo, rossiccio, con barbetta, cappello a cencio, fu visto da tutti quando depose la valigietta contenente la scatola pericolosa e la ricoprì con un mantello di loden; si è trovato dove bevve della birra, dove comperò la polvere e i chiodi, ma lui... non si è trovato.
L'insuccesso della Questura incoraggiò forse, lo stesso malvagio individuo, od un suo degno emulo, a commettere un altro consimile vandalico scherzo nell' interno della Basilica di San Pietro a Roma, domenica verso le 11 e mezza mentre stava: per finire la messa davanti all'altare detto di Clemente XIII. Quivi in fatti a quell'ora un forte scoppio spaventò le poche centinaia di devoti che trovavansi in chiesa.
L'esplosione fu prodotta da una scatola di latta simile in tutto a quella scoppiata davanti al Caffè Aragno. Non fece altri danni all’infuori di annerire le lastre di marmo, per il raggio di mezzo metro, davanti alla tomba canoviana di Papa Rezzonico.
Quella del Caffè Aragno invece aveva prodotto scottature alla faccia di un Maroni, disegnatore di giornali, che era seduto ad un tavolino vicino alla bomba.
Domenica stessa poi, nel pomeriggio, scoppiava un petardo sotto il tunnel che dai Due Macelli va in Via Nazionale passando sotto al Quirinale.
Questa triplice esplosione ha messo sossopra a Roma la Questura, che non ha trovato nè gli autori degli odiosi scherzi, nè le loro sicure traccie; sebbene il ministero dell'interno abbia stabilito un premio di 1000 lire per chi saprà scuoprirli ed arrestarli."
Il circolo della caccia si trasferisce da Palazzo Marignoli a Palazzo Borghese.
Giuseppe Ungaretti e Massimo Bontempelli si sfidano a duello nell'abitazione romana di Luigi Pirandello. Presenziano i padrini e il maestro d'armi Agesilao Greco. Bontempelli aveva precedentemente lanciato la sfida, schiaffeggiando Ungaretti al Caffè Aragno. Al terzo assalto Bontempelli colpisce Ungaretti procurandogli una ferita all'avambraccio di tre centimetri. Lo scontro termina e i presenti brindano alla riconciliazione tra gli avversari.
Prima riunione di rifondazione della Federazione Nazionale Stampa Italiana presso il Circolo della Stampa di Palazzo Marignoli. Viene ripristinata l'autonomia dichiarata nello statuto redatto ai primi del XX secolo.
Il Caffè Aragno viene ceduto all'Alemagna.
1906
Dante Paolocci
Scoppio della Bomba al Caffè Aragno
L'Illustrazione Italiana 1906
1904
Dante Paolocci
Lettura dei Giornali davanti al Caffè Aragno
L'Illustrazione Italiana 1904
1897
Dante Paolocci
Disordini Universitari
L'Illustrazione Italiana 1897
1896
Dante Paolocci
Dimostrazione in piazza Colonna
L'Illustrazione Italiana 1896