Data: 1588 / 1696
Codice identificativo monumento: 292
Leone III viene assalito da alcuni uomini armati mentre si reca dal Laterano a San Lorenzo in Lucina per una funzione religiosa. I congiurati sono i nobili romani Pascale, nipote di papa Adriano I, e Campolo, primicerio, che volevano eliminare Leone e far eleggere al Soglio Pontificio un membro della loro fazione. Essi s'imboscarono nei pressi del monestero di San Silvestro in Capite e al momento in cui il papa entrava in chiesa, essi si precipitarono su di lui e lo colpirono gettandolo a terra. Tentarono di cavargli gli occhi e tagliargli la lingua. Lo conducono prigioniero al Monastero di Sant'Erasmo al Celio dove fugge nella notte grazie all'aiuto del cubicolare Albino e ripara al vaticano.
Bolla papale di Sergio II, dove si destina al Monastero benedettino di S. Silvestro in Capite tutti i territori fuori dalla Porta Flaminia fino a Ponte Mollo, conferendo ai monaci i diritti di pedaggio ad essi connessi e dà notizia di un cenobio da loro realizzato sul Monte S. Valentino.
Papa Onorio IV installa le monache di Santa Chiara nel convento di San Silvestro in Capite.
Papa Leone X, per aumentare il numero dei cardinali, istituisce il titolo cardinalizio di San Pancrazio fuori le mura, San Bartolomeo all'Isola, Sant'Agnese in Agone, Sant'Apollinare, San Giovanni a porta latina, San Silvestro in capite, Santa Maria in Aracolei e San Matteo in Merulana.
Sul Campanile della chiesa di San Silvestro in Capite, viene aggiunto un orologio costruito da Marino Simoneti da Parigi.
La chiesa di San Silvetro in Capite viene affidata ai padri pallottini inglesi, diventando la chiesa cattolica nazionale degli inglesi a Roma.
La chiesa di Santi Simone e Giuda ai coronari viene sconsacrata e messo all'asta dal principe Filippo Orsini. Viene adibita in parte ad abitazione, in parte a teatro, con il nome di Alcazar. Diverse lapidi di sepolture, sono trasferite nel portico di San Silvestro in Capite.
Nello sterro sotto l'abside della chiesa di S. Silvestro in Capite, oltre a frammenti di bella cornice, a mozzo capitello corinzio, a lastre di marmo bianco o di africano, e ad un frammento di una statua panneggiata, è tornato in luce un pezzo di bassorilievo marmoreo. Vi sono rappresentati due uomini in piedi, vestiti di tunica e con spada al fianco, l'uno in atto di reggere un fascio di canne; l'altro, seduto a cavalcioni su un tronco d'albero, sul quale posa anche il piede destro calzato. Un pezzo di questa scultura fu scoperto nel 1876.
Sotto l'abside della chiesa di S. Silvestro in Capite, si sono rinvenuti parecchi frammenti architottonici in marmo: Frammento di Epistilio, suporiomente putti di cui uno con scudo e un altro conlanciaa, animali e foglio di acanto; Frammenti di trabeazione; Frammento di cornicione; Frammento di Epistilio con un putto, metà di un animale e foglie di acanto; Colonna scanalata in tre pezzi; Metà della base di una colonna. Tali frammenti convengono all'età di Aureliano.
1856
Altare della chiesa di San Silvestro in Capite
Raccolta di monumenti sacri e sepolcrali scolpiti in Roma
1840
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Pianta di San Silvestro in Capite
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1799
Giovanni Battista Cipriani
San Silvestro in Capite
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1758
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Chiesa e Monastero di S. Silvestro
Delle Magnificenze di Roma antica e moderna - Libro VIII
1615
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Convento di San Silvetro in Capite