Data: 1585 / 1587
Codice identificativo monumento: 294
Facendosi la selciata per tutto Campo Marzo (Vacca mem. 35) furono ritrovati i due leoni di basalte con leggenda geroglifica nel plinto i quali rimasero in piazza della Rotonda fino all'anno 1586. Sisto V li trasportò ad ornamento della sua mostra dell acqua felice in piazza di Termini. Da Gregorio XVI furono definitivamente collocati nella nona stanza del museo egizio vaticano. I cartelli delle iscrizioni recano il nome di Nektanebo I.
I fratelli Panzani cedono una parte della propria vigna sulla Strada Pia, per permettere la costruire della Fontana terminale dell’Acquedotto Felice.
La balaustra nel Cortile del Belvedere Vaticano, viene smantellata in vista della Costruzione del nuovo edificio della Biblioteca Vaticana. Alcune parti vengono riutilizzate nella costruzione della Fontana della Mostra dell'Acqua Felice.
Papa Sisto V inaugura il nuovo acquedotto chiamato in suo nome Felice. La cerimonia presso la fontana terminale, pur essendo priva degli ornamenti definitivi.
Papa Sisto V incarica l'architetto Domenico Fontana, di distruggere gli ultimi resti del Settizonio per prelevare materiali da costruzione per le sue nuove fabbriche. I lavori costano 905 scudi, abbondantemente compensati dal ricavato in peperino, travertino, marmi rari e colonne. Trentatré blocchi di pietra sono usati nella fondazione dell'obelisco di Piazza del Popolo; 104 blocchi di marmo nel restauro della Colonna Antonina, includendo la base della statua di San Paolo che la corona; 15 nella tomba del Papa nella Cappella del Presepio in Santa Maria Maggiore, e altrettanti nella tomba di Pio V; la scalinata della Casa dei Mendicanti presso Ponte Sisto, il «lavatore» per servizio delle povere donne alle Terme di Diocleziano, la porta del Palazzo della Cancelleria, la facciata nord di San Giovanni in Laterano, con il cortile e la scalinata, infine la chiesa di San Giacomo degli Schiavoni.
Rinnovandosi la galleria dell'acqua Felice lungo la via del Quirinale, fra il palazzo reale e le Quattrofontane, è stato scoperto in più luoghi, ma sopra tutto in vicinanza della chiesa di S. Andrea, il selciato dell'Alta semita, alla profondità costante di m. 2,15.
Rodolfo Lanciani.
Presentazione al Duce Mussolini e al Governatore Gian Giacomo Borghese, del progetto definitivo per la grandiosa sistemazione dell'area della Farnesina e delle falde del Gianicolo, in conformità del Piano regolatore generale dell'Urbe:
"...in occasione di un'adunanza della Classe delle Arti all'Accademia d'Italia, alla presenza del Governatore di Roma, di un gran numero di Accademici e di una rapresentanza della stampa, il Presidente Luigi Federzoni ha posto in rilievo le ragioni dell'iniziativa ed i caratteri salienti della sistemazione della zona in parola, plaudendo în modo particolare all'opera di Marcello Piacentini, il quale è riuscito a dare (come ha detto il Presidente) la prova più alta e convincente del suo eccezionale talento nel campo dell'urbanistica.
Ed ha anche ricordato e lodato, il lungo e intelligente lavoro compiuto dalla Commissione presieduta da Ugo Ojetti e composta degli Accademici Giovannoni, Marangoni e Pession. È giusto accennare che al progetto Piacentini hanno collaborato l'ing. Fuselli del Governatorato di Roma e gli ingegneri Jacopini e Massari dell'ufficio tecnico dell'Accademia d'Italia.
Dopo il breve discorso del Presidente dell'Accademia, Marcello Piacentini ha fatto un'ampia lucida e colorita illustrazione del progetto di sistemazione della zona, con l'ausilio di fotografie, di piante topografiche e di un grande plastico.
Da piazza della Chiesa Nuova si dipartirà un grande rettifilo che, attraverso il ponte Mazzini, salirà fino alla terrazza belvedere aperta in cima al colle Gianicolense, in mezzo a un succedersi di scenari architettonici che avranno una cornice e un fondale di verde, mentre l'accesso al Gianicolo assumerà un'aspetto imponente che ricorderà quanto Valadier fece in Piazza del Papolo e sul Pincio. Roma si arriechirà così di una nuova magnifica prospettiva.
Subito dopo il ponte Mazzini si snoderà sul declivio del colle, un ampio viale inquadrato da nuovi edifici. La caratteristica via della Lungara sarà mantenuta nella sua attuale direttrice, ma rialzata nel piano stradale. Ancora più in alto, dipartendosi dal grande viale di accesso, si biforcheranno due rampe, una delle quali sì inserirà nella nuova strada dal Gianicolo a San Paolo e alla zona dell'E. 42, e l'altra discenderà verso le poetiche pendici di Sant'Onofrio.
La nuova sistemazione impone la demolizione di case di poco conto e dell'edificio del carcere giudiziario di Regina Coeli, mette in valore gli edifici monumentali della Farnesina e di Palazzo Corsini, la cui facciata verso il colle ha un aspetto elegante e severo ad un tempo, e dà un nuovo accesso alla R. Accademia d'Italia da un viale di alberi dell'Orto Botanico.
Il progetto di massima comprende edifici per il Conservatorio di Santa Cecilia, per l'Istituto dell'Arte Drammatica, per la Sala dei grandi concerti sinfonici, per un Teatro all'aperto e forse per la Biblioteca Nazionale. Comprenderà anche un edificio per la Biblioteca di Archeologia e Storia dell'Arte, l'istituto fondato, da Corrado Ricci già a Palazzo Venezia e da poco trasferito in questa zona.
Attorno alla più importante istituzione della cultura quale è la R. Accademia d'Italia, dovrebbero sorgere quando il progetto sarà diventato realtà, enti culturali e artistici tali da formare di questo settore dell'Urbe la zona accademica per eccellenza.
In luogo adatto, quale sfondo al complesso architettonico, verrà collocata la fontana del Mosè, che per ragioni urbanistiche verrà spostata da Piazza S. Bernardo dove attualmente si trova e che nella nuova sede, verrà sistemata con opportuni, ampliamenti alle parti laterali in modo da renderla più proporzionata alla vastità dell'ambiente.
Ma la parte architettonica ed edilizia del progetto in discorso è subordinata all'importanza e alla vastità della zona arborea che deliberatimente si vuol lasciare protagonista di tutto il nuovo ordinamento, facendo assurgere la zona alla magnificenza delle ville tuscolane e tiburtine.
Parte essenziale del progetto è quindi l'utilizzazione, come parco pubblico, dell'Orto Botanico [...] di Villa Corsini, fatto risorgere a nuova Vita dal Pirotta nel 1885, ed ora affidato alle vigili cure dell'illustre prof. Enrico Carano, che l'insegnamento della botanica impartisce con l'ausilio anche del «giardino didattico» annesso alla Città Unversitaria, con la sistemazione ideata dal Piacentini potrà essere valorizzato e aperto al pubblico, mentre attualmento è si può dire, sconosciuto alla cittadinanza romana.
Il visitatore della zona, quando questa sarà opportunamente sistemata resa accessibile non soltanto a pochi privilegiati, sostando all'ombra delle palme e al murmure delle fontane e di cadute d'acqua, salendo la scalea cosiddetta garibaldina centro di uno degli episodi della gloriosa resistenza del '49, inoltrandosi poi lungo il viale che porta all’aerea terrazza da cui il monumento di Garibaldi e il monumento’ di Anita dominano il panorama dell'Urbe, respirerà il clima eroico di fasti memorabili, in cui Italia, nel brivido di un'ora sacra, ritrovava a Roma il suo cuore pulsante.
GIOVANNI BIADENE
Si concludono le manutenzioni straordinarie di quattro fontane, mostre terminali degli acquedotti romani, finanziati dalla Maison Fendi con 280mila euro: Acquedotto Traiano Paolo (Fontana dell'Acqua Paola al Gianicolo), l’Acquedotto del Peschiera (Fontana di piazzale degli Eroi) e l'Acquedotto dell’Acqua Vergine (Fontana del Ninfeo al Pincio) e l'Acquedotto Felice (Fontana del Mosè).
SISTVS V PONT. MAX. PICENVS AQVAM EX AGRO COLVMNAE VIA PRAENST. SINISTRORSVM MVLTAR. COLLECTIONE VENARVM DVCTV SINVOSO A RECEPTACVLO MIL. XX A CAPITE XXI ADDVXIT FELICEMQ. DE NOMINE ANTE PONT. DIXIT
Papa Sisto V piceno, dall'agro Colonna sulla sinistra della via Prenestina, raccolse l'acqua da molte sorgenti dal ventesimo al ventunesimo miglio, per un condotto sinuoso e lo chiamò Felice dal nome avuto prima di divenire pontefice.
Gran parte del travertino proviene dalle vicine Terme di Diocleziano, “saccheggiate” per l'occasione.
I leoni originali, due di porfido e due di marmo chiaro, provenivano dal Pantheon dove furono trovati negli scavi condotti durante il pontificato di papa Eugenio IV (1431 – 1439), e dall'ingresso centrale della basilica di San Giovanni in Laterano, dove sostenevano le colonne a fianco della porta.
1851
Fontana dell'Acqua Felice
Principali monumenti di Roma e sue vicinanze
1850
Luigi Rossini
Veduta della fontana del Mosè
Scenografia di Roma moderna
1840
Paul Marie Letarouilly
Vista della Fontama a Piazza di Termini
Edifices Modernes de Rome
1838
Gaetano Cottafavi
Veduta dell'Acqua Felice
Roma nell'anno MDCCCXXXVIII
1837
Antonio Acquaroni
Fontana delle Terme di Diocleziano
Collezione di vedute di fontane di Roma
1835
Giovanni Battista Cipriani
Fonte dell'Acqua Felice
Itinerario figurato degli edificij più rimarchevoli di Roma
1833
Agostino Tofanelli
Fontana dell'Acqua Felice
Memorie di antichità e curiosità di Roma e dintorni
1827
Sorgenti dell'Acqua Felice a Pantano
1782
Giuseppe Vasi
Fontana del Mosè
1775
Fontana dell'Acqua Felice
1774
Pierre Adrien Paris
Fontaine de Termini
Études d'Architecture faites en Italie
1761
Domenico Montaigù
Fontana dell'Acqua Felice
Nuova raccolta delle più belle Vedute di Roma
1758
Giuseppe Vasi
Monastero e chiesa della monache cistercensi di S. Susanna
Delle Magnificenze di Roma antica e moderna - Libro VIII
1747
Giovan Battista Piranesi
Veduta del Castello dell'Acqua Felice
Vedute di Roma
1745
Giovan Battista Piranesi
Fontana dell'Acqua Felice
Varie vedute di Roma antica, e moderna
1745
Santa Maria della Vittoria
Roma antica, e moderna
1725
Piazza di Termini
Le magnificenze di Roma antica, e moderna
1702
Fontana di Sisto V
Roma di nuovo esattamente ricercata nel suo sito
1691
Giovan Battista Falda
Fontana e castello sul monte Viminale
Le fontane di Roma nelle piazze, e luoghi publici della città
1690
Tiburzio Vergelli
Fontana alle terme di Diocletiane
Le fontane publiche delle piazze di Roma
1689
Fontana alle terme di Diocleziano
Ritratto di Roma moderna
1669
Giovan Battista Falda
Chiesa della Madonna della Vittoria
Novo teatro delle Chiese di Roma date in luce sotto papa Clemente IX
1647
Fontana dell'Acqua Felice de termini
Raccolta delle Principali Fontane della Città di Roma
1638
Fontana delle Therme
Ritratto di Roma moderna
1625
Giacomo Crulli
Fons Thermarvm
Grandezze della città di Roma antiche e moderne
1618
Matthaus Greuter
Fontana dell'Acqua Felice
1610
Pietro Martire Felini
Fonte Felice
Trattato nuovo delle cose maravigliose dell'alma città di Roma
1600
Giovanni Maggi
Mostra dell'Acqua Felice
Fontane diverse che si vedano nell'Alma Città di Roma
1589
Ambrogio Brambilla
Opere di Sisto V
Speculum Romanae Magnificentiae
1589
Fontana dell'Acqua Felice
1575
Torneo nel Cortile del Vaticano
Speculum Romanae Magnificentiae