Data: 1592 / 1605
Codice identificativo monumento: 296
L'imperatore Diocleziano ordina la decapitazione di sua nipote Susanna, fervente Cristiana che aveva rifiutato di rompere il suo voto di castità e di andare sposa a Massimiliano Galerio, figlio adottivo dell’imperatore stesso. Secondo le fonti agiografiche la condanna avviene nella stessa casa della martire. Serena, moglie dello stesso Imperatore, anch'ella cristiana, fa trasportare il corpo della nipote nelle catacombe di Santa Felicita.
Papa Simmaco inaugura il sinodo dei vescovi riunito a San Pietro in vaticano, per decide sulle nuove norme per la successione papale: La nomina del successore deve competere di norma al vescovo in carica, in caso di morte improvvisa, all'ordo ecclesiasticus (Gli atti di questo sinodo si sono conservati ed anno aiutato a ricostruire la lista delle chiese presenti all'epoca a Roma): Aemilianae (Santi Quattro Coronati), Anastasiae (Sant'Anastasia al Palatino), SS. Apostolorum (Santi Apostoli), Byzantis o Vizantis (sconosciuta), Caeciliae (Santa Cecilia in Trastevere), Clementis (San Clemente), Crescentianae (San Sisto Vecchio), Crysogoni (San Crisogono), Cyriaci (di incerta identificazione), Damasi (San Lorenzo in Damaso), Equitii (San Martino ai Monti), Eusebi (Sant'Eusebio), Fasciolae (Santi Nereo e Achilleo), Gaii (Santa Susanna), Iulii (Santa Maria in Trastevere, identico al Callixti), Lucinae (San Lorenzo in Lucina), Marcelli (San Marcello al Corso), Marci (San Marco), Matthaei (San Matteo a via Merulana), Nicomedis (San Nicomede in Via Nomentana), Pammachii (Santi Giovanni e Paolo), Praxedis (Santa Prassede), Priscae (Santa Prisca), Pudentis (Santa Pudenziana), Romani (sconosciuto), S Sabinae (Santa Sabina), Tigridae (incerto, forse Santa Balbina all'Aventino), Vestinae (San Vitale, Valeria Gervasio e Protasio ), S Laurenti (San Lorenzo in Panisperna).
Papa Sisto V, con Breve "Sacrosancta Romana Ecclesia" concede la Chiesa di santa Susanna alle Terme di Diocleziano alla Comunità Monastica Cistercense di san Bernardo, come nuova e più ampia sede. La Confraternita di san Bernardo, che aveva già sostenuto la fondazione dell'istituzione, affinchè il luogo risultasse confacente al tipo di vita contemplativa e claustrale che vi si doveva condurre, compraro dai signori Gaetani (al prezzo di millecinquecento scudi) la loro vigna che fiancheggiava la chiesa.
La Comunità monastica di Santa Susanna, accetta di ospitare nella Chiesa alcuni padri della Congregazione missionaria di San Paolo, nata negli U.S.A., per esercitare la cura pastorale dei loro connazionali nella città eterna, all'interno della chiesa di Santa Susanna.
Il Cardinale Oreste Giorgi, sollecitato dalla Comunità monastica, rivendica a mezzo del titolo cardinalizio la proprietà del monastero rimasto, dove vivevano le monache, e della stessa chiesa.
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