Data: 370 / 1892
Codice identificativo monumento: 30
Il prefetto di Roma Simmaco, utilizzando materiale di reimpiego prelevato dal Teatro di Marcello, effettua la completa ricostruzione del ponte Cestio.
Il senatore Benedetto Carushomo avvia un restauro di Ponte Cestio (l'evento è documentato da un'epigrafe).
Durante la costruzione dei muraglioni, per ampliare il lato destro del Tevere, viene semidemolito il ponte Cestio, preservando la sola arcata centrale. Con i materiali antichi sono ricostruite due nuove arcate di grandezza uguale alla centrale.
Si conclude la ricostruzione del Ponte Cestio, realizzando due nuove arcate (delle stesse dimenzioni della centrale superstite) il materiale lapideo originale. Tale sceltà porterà ad una eccessiva portata dei flussi, con il prosciugamento del lato sinistro dell'Isola Tiberina.
Inondazione del Tevere. 16,1 metri di altezza massima a Ripetta. Durante il ritiro dell’acqua crolla un tratto di 125 m a destra dell'isola tra i ponti Garibaldi e Cestio, al Lungotevere degli Anguillara.
Nomina una Commissione d'inchiesta per indagare sul recente crollo dei muraglioni presso il lungotevere degli Anguillara. Si discutono nuove proposte tra cui nuovamente quella di eliminare l'isola interrandone il braccio sinistro.
Il Ministro dei Lavori Pubblici boccia definitivamente l'eliminazione dell'isola, come possibile soluzione al recente crollo del muraglione sul Lungotevere degli Anguillara. L'ingegnere Luigi Cozza individua nell'errata distribuzione delle acque tra i due rami ai lati dell'isola, la causa dell’erosione e del crollo del muraglione. Dopo aver ricostruito il tratto danneggiato, viene riattivato il ramo sinistro ormai interrato. A Ponte Cestio, viene ridotta la sezione del fiume alla larghezza dell'arcata centrale con la costruzione di due briglie sotto gli archi laterali. Con lo scopo di limitare l'effetto di dragaggio (erosione) del fondo del fiume, viene anche realizzata una soglia di rallentamento della corrente sotto l'arco centrale.
Inondazione del Tevere con a 16,08 metri di altezza massima a Ripetta. Il tratto ricostruito al Lungotevere degli Anguillara (dopo il crollo nell'inondazinone del 1910), regge alla prova. Oltre 70 centimetri d'acqua a piazza della rotonda.
La soglia di rallentamento della corrente presso Ponte Cestio viene spostata più a valle, creando una caratteristica cascatella.
Con lo scopo di migliorare il bilanciamento dei flussi del Tevere presso l'Isola Tiberina, si avvia il prosciugamento del ramo sinistro, in modo da avviare la costruzione di una soglia mobile a monte del Ponte Fabricio.
Si riattiva un servizio di navigazione del tevere con un percorso turistico dal Ponte Duca d’Aosta all'Isola Tiberina, tramite quattro battelli.
Si concludono i lavori per la realizzazione delle nuove soglie mobili nel ramo sinistro dell'Isola Tiberina. L'acqua torna a scorrere sotto Ponte Fabricio.
1901
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