Informazioni storicheData: -241 / 1886
Codice identificativo monumento: 32
CronologiaProbabile realizzazione della via Aurelia da parte del censore Gaio Aurelio Cotta. La strada attraversa il Tevere attraverso un ponte in legno.
Su iniziativa dei censori Publio Cornelio Scipione Emiliano e Lucio Mummio il ponte Emilio viene ricostruito (per la prima volta a Roma) con sei arcate in muratura.
Inondazione del Tevere. Danni a ponte Emilio.
Inondazione del Tevere. 17,2 metri di altezza massima a Ripetta. Danni al Ponte dei Senatori.
Il Consiglio Municipale propone di affidare a Michelangelo il restauro del Ponte di Santa Maria.
Inondazione del Tevere che devia il corso del Tevere presso Ostia Antica. 18,90 metri di altezza massima a Ripetta. La dogana pontificia viene spostata dal castello di Giulio II a Ostia Antica (Reso inutilizzabile a questo scopo) a Tor Boacciana. Gravi danni agli edifici dell'Isola Tiberina, dove sono distrutti la faccita e la decorazione pittorica della chiesa di San Bartolomeo. Crolli di arcate al Ponte Senatorio.
Inondazione del Tevere. 19,56 di altezza massima a Ripetta. La più alta mai registrata. Crollarono tre arcate di ponte Senatorio.
Papa Pio IX inaugura la passerella in ferro di Ponte Rotto.
Essendo incominciata la demolizione del ponte Rotto, e particolarmente delle due prime arcate verso la sponda transtiberina, si è ritrovato il pavimento antico a pentagoni silicei alla profondità media di un metro sotto il pavimento di Gregorio XIII.
Sui due lati corrono marciapiedi di travertino. Presso la testata del ponte tornano in luce costrazioni laterizie di carattere privato. Si scoprirono poscia nelle demolizioni accennate gli oggetti che seguono: parte superiore di testa marmorea di statua con corona d'alloro, alta m. 0,21, larga m. 0,18; orciuoletto a vernice nera, e doppio manico ; tre balsamarì, uno vitreo, gli altri due fìttili; un globo di granito bigio del diametro di m, 0,17; ed un elmo di bronzo, crestato.
Nei lavori di sistemazione dalle sponde del fiume si trovarono: cinquanta monete irriconoscibili, perchè guaste e logore per l'azione delle acque; testina muliebre marmorea; testa di piccola erma, raffigurante Bacco indiano barbato, alta m. 0,10; zampa marmorea leonina, probabilmente appartenente a qualche sedia; ed un fianco d'umetta cineraria con encarpi a foglie d'edera.
Rodolfo Lanciani
Eseguendosi gli sterri per il collocamento dei cassoni ad aria compressa, per la costruzione dei muraglioni del lungo Tevere, è stata messa allo scoperto la testata dell'antico ponte Emilio o Palatino, formata da mirabile opera quadrata, con blocchi di tufo perfettamente squadrati ed assai bene connessi. Tra le terre, poco distante dalla testata del ponte, si recuperarono alcune iscrizioni.
Si rinvenne anche una stupenda testa della Giulia di Tito, grande al vero, scolpita in marmo pario.
Rodolfo Lanciani.
In seguito alla conclusione dei lavori al ponte Palatino, sono smantellata la pensilina in ferro e demolite le due campate verso il trastevere al Ponte Emilio.
Presso la testata del ponte Rotto, sono stati recuperati due frammenti di tubo di piombo inscritti; in uno de’ quali si legge:
ELI ANTONINI AV PII SVB
ROC AVG ANNAESVS S NP F
Nell'altro rimane soltanto:
THYCVS FEE XV
Giuseppe Gatti e Luigi Borsari.
Una ricerca su Ponte Emilio condotta da Alessandro Cremona Urbani per conto dell'Associazione Info.roma.it riconosce (analizzando una stampa del 1850 di Luigi Rossini con veduta del tevere) che i basamenti decorativi delle testate di Ponte Emilio, sono stati riutilizzati negli anni '30 al Parco della Mole Adriana, come decorazioni agli angoli della scalinata nord ovest. Le facciate marmoree mostra ancora integri: le blasonature di papa Gregorio XIII e Giulio III (committenti nei lavori di restauro alle arcate); stemmi ecclesiastici con le chiavi di San Pietro (presenti nella stampa di Rossini); un'incisione dell'Arciconfraternita di San Giovanni Decollato (visibile chiaramente anche in una fotografia d'epoca di Ettore Roesler Franz, rintracciata dal dott. Roberto Pagani).
Progetto
Committenti e finanziatori
DescrizioneL'arcata superstite è quella restaurata nel 1575. Il pilone verso Trastevere è quello ricostruito da Matteo di Castello, mentre quello verso la riva sinistra è di età repubblicana.
In occasione dell'ultimo restauro furono posizionate due iscrizioni sulle spallette interne con il seguente testo:
EX AVCTORITATE GREGORII XIII PONT. MAX. S.P.Q.R. PONTEM SENATORIVM CIVIS FORNICES VETVSTATE COLLAPSOS ET IAMPRIDEM REFECTOS FLVMINIS IMPETVS DENVO DEIECERAT IN PRISTINAM FIRMITATEM AC PVLCHRITVDINEM RESTITVIT ANNO IVBILAEI MDLXXV.
Stampe antiche1896
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Roma sparita
1896
Ettore Roesler Franz
Ponte Rotto
1890
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L'Illustrazione Italiana 1890
1879
Donne della Campagna Romana
L'Illustrazione popolare
1865
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Le Scienze e le Arti sotto il pontificato di Pio IX
1851
Luigi Canina
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Gli edifizj di Roma antica - Volume IV
1836
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1836
Antonio Acquaroni
Ponte Senatorio
Ponti antichi sul tevere e sull'aniene
1835
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Itinerario figurato degli edificij più rimarchevoli di Roma
1831
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1831
Veduta del Tevere e del Colle Aventino
1823
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Veduta del Ponte Rotto
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1823
Luigi Rossini
Veduta del Tevere presso la Cloaca Massima
Raccolta delle piu interessanti vedute di Roma antica
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Plan et élévation du ponte Rotto
Études d'Architecture faites en Italie
1763
Ponte Palatino oggi Rotto o di Santa Maria
Accurata e succinta descrizione topografica delle antichità di Roma
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Giovan Battista Piranesi
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Le Antichità Romane - Tomo I
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1754
Giuseppe Vasi
Ponte Rotto
Delle Magnificenze di Roma antica e moderna - Libro V
1748
Giovan Battista Piranesi
Ponte Senatorio oggi detto Ponte rotto
Antichità romane de' tempi della Repubblica e de' primi imperatori
1745
Ponte Senatorio
Varie vedute di Roma antica, e moderna
1740
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Ponte Rotto
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Pont des Senateures
Les restes de L'Ancienne Rome
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Tijberis ipsique injecti Pontis
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1569
Giovanni Battista Cavalieri
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Vrbis Romae Aedificiorvm
1540
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Ponte Senatorio o di Santa Maria
Trattato di architettura