Data: 1886 / 1949
Codice identificativo monumento: 341
Presso il palazzo della villa Ludovisi, il principe proprietario ha rinvenuto una statua di re barbaro, vestito nel modo consueto, cioè con tunica succinta e larghe brache. Mancano la testa, le braccia ed i piedi. La figura è di grandezza poco minore del vero, e sta genuflessa e curvata, nell'atteggiamento di sostenere qualche oggetto pesante.
Nel fondare il nuovo muro di recinto presso il palazzo della villa Ludovisi, si è ritrovato un frammento di architrave in marmo, che conserva i nomi:
A FLAMINIVS ALEXANDER
La Regina Margherita, torna a Roma dopo il lutto per il marito il re Umberto I. Accolta dai nuovi sovrani alla stazione Termini, risiederà nella villa Piombino:
"Alle 10, cominciò a piovere. Pur vi era folla. Davanti alla tettoja. della stazione, uno squadrone di corazzieri era pronto per fare scorta alla Regina Madre nel suo tragitto verso la città. Suona la marcia reale, Il Re in piccola tenuta da generale colla regina lena in lutto, col seguito,stanno ad attendere. Entra in stazione il treno reale, Margherita, vestita a lutto con un lungo velo nero, scende dal vagone; il Re le bacia la mano, ed ella lo abbraccia; e abbraccia la regina Elena.
Il quartiere Ludovisi, orgoglioso di ospitare d'ora in avanti la Regina madre, ha, quasi a conforto pel'di lei dolore, imbandierati i negozi e le case, Da alcune finestre si gettan fiori. Le associazioni, arrivando di corsa, rompono il cordone dei bersaglieri e con tutto il popolo invadono il piazzale prospiciente alla villa Piombino.
Intanto arrivano i! Re e la Regina, i quali attendono la madre addolorata. Margherita, prima di scendere di carrozza, mestamente sorride allo slancio popolare. Ai piedi dello scalone della villa, i Sovrani sono anche circondati da una rappresentanza femminile del rione. In essa figurano tutti gli ordini sociali. Alla regina Margherita viene dalle signore offerto un mazzo di viole mammole. Davanti al palazzo le associazioni sventolano le loro bandiere, e la folla che occupa tutto il viale acclama a gran voce ai Sovrani. Dopo qualche momento si apre la finestra del balcone e ne esce il Re a capo scoperto, tenendo alla sua destra la madre ed alla sinistra la sposa. Da ogni petto erompe il grido di “ Viva Savoja , , un plauso al nuovo Re, un plauso all’augustà dolente, che torna alla capitale d’Italia.
Ad un tratto, Margherita alza il denso velo vedovile. Così appare il suo mesto viso, pallidissimo, incorniciato dai biondi capelli, e che porta vivamente impresse le tracce del dolore. È un momento di commezione vivissima. Non solo le donne piangono, ma anche molti uomini non possono trattenere le lagrime.
La regina Margherita ringrazia con un sorriso e, dopo qualche minuto, si ritira. Cedendo il passo alle auguste signore, il Re rimane per un istante solo sul balcone. Scoppia un nuovo ed entusiastico grido di * Viva il Re, viva Savoja,.
In questo momento le nubi si diradano e splende il sole. La folla applaude ancora ai Sovrani,"
Lo Stato italiano (su proposta del Ministro dell'Istruzione Pubblica Nicolò Gallo, di concerto con il Ministro del Tesoro Gaspare Finali) acquista dalla famiglia Boncompagni Ludovisi oltre cento sculture della loro collezioni di marmi antichi. Le opere sono inizialmente esposte nel Chiostro piccolo della Certosa, sede del Museo delle Terme di Diocleziano.
Scavandosi una galleria sotterranea fra la via Veneto e la via s. Basilio, per congiungere il villino di S. M. la Regina Madre con la Casa materna Jolanda-Margherita, a m. 1,30 sotto il piano stradale si è rinvenuta un’anfora di terracotta, a due manichi, alta poco più di un metro.
Giuseppe Gatti.
Il Presidente della repubblica francese Émile Loubet, esce dal Quirinale alle ore 10.30 per recarsi al Pantheon a visitare le tombe di Vittorio Emanuele II e di Umberto.
Segue una visita alla regina madre a palazzo Margherita.
A mezzogiorno îl presidente offre una colazione in palazzo Farnese, alla quale assistevano, col seguito del presidente, il personale delle due ambasciate di Francia a Roma, e numerosi invitati francesi.
Alle 17.15 il re Vittorio Emanuele III e Loubet escono dal Quirinale per fare una passeggiata în città, guidato dal re. La sera, si svolge un banchetto di gala al Quirinale.
Dopo il banchetto di gala, il presidente, i reali, i seguiti si recano al teatro Argentina (rinnovato nelle tappezzerie, nelle decorazioni), accoltivi da una grandiosa dimostrazione così all'arrivo come alla partenza. Eseguivasi il Faust, seguito dal ballo Bacco e Gambrinus.
Alla sala degli Orazi e Curiazi al Campidogli, si inaugura il primo Congresso nazionale delle donne italiane. Partecipa la Regina Elena. La riunioni dura otto giorni e si svolgono al Palazzo di Giustizia. In onore delle congressiste, viene organizzato anche un garden party a Palazzo Margherita.
l Ratto di Proserpina del Bernini, trasportato dal Palazzo Margherita alla Galleria Borghese: "Il 10 settembre fu eseguito dagli abili operai del Ministero dell'Istruzione il trasporto, nel Museo della Villa Borghese, del grande gruppo di Plutone e Proserpina di G. Lorenzo Bernini che faceva parte della collezione Boncompagni Ludovisi e che, comprato nel 1901 dallo Stato insieme con tutti gli altri capolavori di quell'insigne raccolta, era restato nel palazzo della Regina Madre in via Veneto, non avendo mai il Ministero pensato a richiederlo. Per desiderio dell’Augusta Signora il gruppo è stato ora riconsegnato al Governo il quale gli ha dato stabile dimora nella R. Galleria Borghese ove si conservano altre sculture mirabili del grande artista del seicento.
Ettore Modigliani ispettore della Galleria Borghese, ha collocato il nuovo gruppo su un basamento provvisorio di muratura nel centro della sala degli Imperatori tutta rivestita di preziosi marmi policromi, e precismente nel luogo dove era finora la notissima colossale urna sepolcrale di porfido rosso. Aperta la comunicazione -tra il satone di ingresso affrescato da Mariano Rossi e la sala dei busti imperiali, dischiusa la grande porta della fronte nord dell'edificio la figura mitica di Proserpina, dibattentesi fra le braccia di Plutone inesorabile, appare ora al visitatore, che varca attonito l'atrio del Casino Borghese, sul fondo verde del parco dei daini adorno di erme vetuste, come un gentile fiore di vita, come una Fisione di pura e immacolata bellezza in un fantastico quadro silvestro popolato di divinità misteriose."
L'Ambasciata statunitense in Italia si trasferisce a Palazzo Margherita.
Palazzo Margherita viene acquistato dal Governo degli Stati Uniti d'America, per farne sede stabile della propria Ambasciata in Italia. Vengono avviati importanti lavori di ampliamento che portano ad inglobare l'antico Casino nobile della Villa.
L'ambasciata degli Stati Uniti di AMerica amplia la propria struttura con l'acquisto del vicino palazzo Ina, acquistato per ottanta milioni di dollari.
Ora è la sede dell'Ambasciata americana a Roma.
Orsini
... - 1622
Ludovisi
1622 - 1670, Il Cardinale Ludovico Ludovisi acquista il Palazzo Grande di Giovanni Antonio Orsini.
Rospigliosi
1670 - 1696
Boncompagni
1700 - 1900
Savoia
1900 - 1931, L'immobile fu affittato da Casa Savoia per insediarvi la Bela Rosin, amante del re Vittorio Emanuele II. Acquistarono il palazzo nel 1900 per ospitare la regina vedova di Umberto I.