Informazioni storiche

Informazioni storiche artistiche sul monumento

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Codice identificativo monumento: 3438

Cronologia

19/9/1943: L'ufficio culturale dell'ambasciata tedesca in via Tasso, diventa sede della Gestapo e delle SS al comando di Kappler, luogo di reclusione e di tortura dei detenuti politici, le stanze adibite a cella, con le porte a spioncino (dopo qualche giorno saranno murate le finestre). Gli ufficiali tedeschi risiedono nel vicino Villimo Giustiniani.

17/1/1944: I generali Sabato Martelli e Roberto Lordi dirigenti del Polverificio Stacchini di Colleferro (che riforniscono d'esplosivo i gruppi della Resistenza) si presentano a via Tasso, per far tornare in libertà il proprietario dell'azienda che vi è detenuto, sospettato di intese con i partigiani. Vengono trattenuti e arrestati da Kappler. Moriranno alle Ardeatine.

1/2/1944: Irruzione della Gestapo in via Giulia 25, santabarbara dei GAP Centrali, dove vengono confezionati gli ordigni eplosivi e modificate le bombe da mortaio leggero Brixia per il lancio a mano. Vengono arrestati Gianfranco Mattei e Giorgio Labò. Mattei si impiccherà in una cella di via Tasso temendo di non reggere ad altri interrogatori dopo le torture subite. Labò verrà fucilato a Forte Bravetta.

4/2/1944: Gianfranco Mattei, docente universitario di fisica, artificiere dei GAP Centrali, si impicca in una cella di via Tasso.

7/3/1944: Il vicebrigadiere dei carabinieri Angelo Joppi cade prigioniero di Kappler. Viene torturato orribilmente in via Tasso.

17/3/1944: Il tenente di polizia Maurizio Giglio (agente dell'OSS) viene scoperto ed arrestato dalla banda di Pietro Koch e torturato a via Tasso. Morirà alle fosse Ardeatine.

13/4/1944: Il sindacalista socialista Bruno Buozzi viene arrestato e imprigionato a Via Tasso.

23/5/1944: Arrestato dalla Gestapo il maggiore Alfio Brandimarte del Fronte Militare Clandestino. Rinchiuso in via Tasso, sarà ucciso a La Storta il 4 giugno.

4/6/1955: Si inaugura il Museo della Resistenza nell’ex prigione di Via Tasso.

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