Data: 1878 / 1883
Codice identificativo monumento: 358
La Società degli Amatori e Cultori delle Belle Arti in Roma lascia alla Provincia di Roma gli ambienti della dogana per spostarsi al nuovo Palazzo delle Belle Arti a via Nazionale.
Nelle fondamenta del palazzo dell'Esposizione di Belle Arti in via Nazionale, è stata trovata una base di candelabro scolpita in marmo parlo e di forma cilindrica. I rilievi rappresentano la figura del Nilo, appoggiato col gomito sinistro alla sfinge, ed avente nella destra un fascio di spighe. Attorno il nume sono aggruppati, in varie attitudini, quattro genietti e due ninfe. A sinistra del gruppo si vede un barcaiuolo seduto nella navicella, in atto di pescare con la canna.
Nello stesso luogo, verso il confine con la proprietà Hiifter , alla profondità di 10 metri sono state scoperte vestigia di un fabbricato a cortina. È notevole una scala coi gradini lunghi met. 1,80 rivestiti di marmo, e con le pareti adorne di dipinti non ispregievoli. Kappresentauo clipei con teste virili e muliebri, e quadretti con figure di fauni, ninfe, menadi, geni etc.
Nelle fondamenta del palazzo dell'Esposizione di Belle Arti in via Nazionale, è stata trovata una base di candelabro scolpita in marmo parlo e di forma cilindrica. I rilievi rappresentano la figura del Nilo, appoggiato col gomito sinistro alla sfinge, ed avente nella destra un fascio di spighe. Attorno il nume sono aggruppati, in varie attitudini, quattro genietti e due ninfe. A sinistra del gruppo si vede un barcaiuolo seduto nella navicella, in atto di pescare con la canna.
Nello stesso luogo, verso il confine con la proprietà Hiifter , alla profondità di 10 metri sono state scoperte vestigia di un fabbricato a cortina. È notevole una scala coi gradini lunghi met. 1,80 rivestiti di marmo, e con le pareti adorne di dipinti non ispregievoli. Kappresentauo clipei con teste virili e muliebri, e quadretti con figure di fauni, ninfe, menadi, geni etc.
Re Umberto I partecipa alla posa della prima pietra del Palazzo delle Belle Arti in via Nazionale.
Nell'area del palazzo dell'Esposizione, in via Nazionale, sono stati scoperti grossi muri a cortina, con archi ciechi di mattoni bipedali. A piedi del muragliono più vicino alla via si è trovata una graziosa fontanella in marmo, alta met. 0,30, larga nel diametro met. 1,00, con quattro nicchiette a semicercliio. In ciascuna di esse v' era un getto d' acqua, con testa leonina per boccaglio, e la consueta scaletta. Gli spazi fra una nicchia e l'altra sono ornati con tridenti, conchiglie, o piante palustri. Quivi pure sono stati trovati frammenti di lapide.
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Rodolfo Lanciani.
Nelle fondamenta del palazzo della Esposizione, è stato ritrovato un lastrone di marmo segato a metà, e contenente questa iscrizione:
IMPERATOR CAESAR
FL CONSTANTIniVS MAXIMVS
PIVS FELIX INVICTVS AVG
FILIVS DIVI CONSTANTI NEPOS
DIVICL a V D I
FORMAM AQVae VIRGINIS
VETVSTATE CONLAPSAM AFON
TIBVS RENOVATAM ARQJVATVRIS
EMINENTIBVS OMNIBVS DIRVTAM PECVNIA
SVA POPVLI ROMANI necESSARIOVSVI
TRIBVITEi hiIBERI
CVRANTE TVLLIO VALERIANO VC CVR
AQVARVMETMINICiae D N M Q_ E I V S
Rodolfo Lanciani.
Durante la prima esposizione internazionale d'Arte a Palazzo dell'Esposizioni, il comune di Roma acquista dall’artista Ettore Roesler Franz, i primi 40 acquerelli della prima serie di Roma Sparita. Inizialmente sono conservati nel Palazzo Senatorio in Campidoglio.
Re Umberto I inaugura il Palazzo dell'Esposizioni. Prima esposizione internazionale d'Arte organizzata dalla Società degli Amatori e Cultori di Belle Arti. Acquisizioni di molte opere da parte dello stato per incrementare le collezioni della neonata Galleria nazionale e dal Comune di Roma.
Regio decreto che istituisce in Roma la nascita della Galleria d'arte moderna. Inizialmente non ha una collezione, alla quale si comincia a provvedere con acquisti alle esposizioni nazionali, né una sede. Si colloca provvisoriamente allo stesso Palazzo delle Belle Arti di Roma.
Nella serra dello stesso palazzo dell'Esposizione, si svolge il Torneo nazionale di Scherma:
"Vi assistettero il Re, il principe di Napoli, i principi Amedeo e Tommaso, che presero posto a sinistra della pedana dove si tennero gli assalti. Non v'era molta gente, causa il prezzo alto del biglietto, il pubblico era formato in gran parte dalla società più scelta della Capitale; l'introito andò a vantaggio degli inondati. Uno degli assalti che destò il maggior entusiasmo fu quello fra Pecoraro e Pessina, due delle più forti lame d’Italia; piacquero anche gli assalti fra Guasto e Greco, e fra Baracco e Giroldini. Il primo premio toccò al maestro Agostino Greco, il secondo al maestro Antonio Baracco, il terzo al maestro Carlo Guasti".
A Roma si svolge l'XI Congresso Medico internazionale:
All'inangurazione al teatro Costanzi, intervennoro i Sovrani con tutti i ministri e i personaggi di Corte, i diplomatici: diocimila persone gremivano il teatro, che, all'apparir dei Sovrani, suonò di grandi applausi e di evviva. Notavansi scienziati venuti d'ogni dove, fra i quali emergeva d'illustre Virchow, meta degli sguardi di tutti. L'onorevole Csispî pronunciò un buon discorso d’inaugurazione con voce chiara e squillante, in mezzo a un religioso silenzio, rotto da battimani alle caratteristiche olè. Voi troverete la patria comune in Roma, madre a tutti, che diede al mondo antico colla civiltà il diritto, e da Roma, grazio anche a voi, partirà oggi la feconda parola della paco, necessità e sporariza dol mondo moderno.
Seguendo una consuetudine dei precedenti Congressi internazionaii medici, anche l' XI ha a complemento un'Esposizione internazionale di medicina è d'igiene allestita nel palazzo delle belle arti in via Nazionale a cura d'un comitato presieduto dal prof. Pagliaani, direttore generale della sanità pubblicca e al ministero dell'interno. Fra i locali del palazzo di belle arti e quelli del vicino Eldore nite vaste tettoie, ove si collocarono appari izzazione; macchine per l'idroterapia, apparecchi per conduttura".
Premiazione al merito industriale al Palazzo dell'Esposizioni.
"Quest'anno, la festa dello Statuto a Roma, celebrata colla pompa consueta, ebbe un'aggiunta, una cerimonia che si vide con piacere la prima volta în Italia: la premiazione al merito industriale.
La festa ebbe luogo in forma solenne nel palazzo dell'Esposizione, e precisamente nel Salone della Rotonda, dov'era disposto un grande baldacchino, Vi. intervennero il Re, la Regina, il Principe e la Principessa di Napoli; e, inoltre, il re e i principi del Siam. Vi eran quattro ministri: Rudinì, Guicciardini, Sineo, Gianturco, il sottosegretario on. Gianforte-Suardi, il Sindaco; il Prefetto di Roma ed innumerevoli invitati. Le guardie municipali e i vigili in alta uniforme prestavano il servizio d'onore. Nell'interno del palazzo, suonava il concerto della 1° fanteria. Quando apparvero i Sovrani, scoppiò nel pubblico un applauso entusiastico. Parlò primo l'on. Guicciardini; poi il senatore Rossi, presidente della Giuria. L'on. ministro d’agricoltura, industria e commercio fu breve. Egli rilevò l'importanza delle industrie in un paese, che da esse attinge e deve attingere gran parte della sua vitalità. Il senatore Rossi, il celebre industriale, che ha sì gran voce in capitolo, fece eco al ministro, ripetendo il Laboremms del filosofo antico, che dev'essere il motto dell'italiano moderno. Seguì quindi la premiazione dei 126 eletti. Milano ottenne i massimi onori. Alla metropoli lombarda sono state conferite ventinove medaglie. I premiati si recarono a uno a uno a ricevere i premii consistenti in medaglie d'oro con diploma, e in medaglie d'argento per gl'industriali, e in medaglie d’oro, d’argento e di rame pei loro cooperatori. Furono premiate per prima le industrie elettriche, le regine del giorno; poi le industrie meccaniche e metallurgiche, l'industria del cotone, le ceramiche, l’industria della carta, delle arti grafiche e della tessitura della seta, Infine vennero premiate le invenzioni e i provvedimenti “ aventi per fine di tutelare l'incolumità degli operai nelle fabbriche e di migliorarne le condizioni morali e materiali.
I premii vennero consegnati da re Umberto. Sua Maestà ne passava anche. alla Regina e ai Principi di Napoli; così tutta la Real famiglia consegnò i diplomi e le medaglie. Il Re e la Regina s'intrattennero affabilmente coi principali industriali, chiedendo de’ loro opifici, delle loro famiglie, dei loro nuovi impianti e lavori.
Gli editori-proprietari dell'Illustrazione Italiana, Fratelli Treves, vennero premiati con medaglia d’oro e con diploma per le arti grafiche: essi furono i primi fra soli quattro altri premiati dello stesso ramo."
Rottura del Diaframma nella galleria sotto il Quirinale:
"Si è stabilito un passaggio sotto all’antico colle del Quirinale, passaggio che ampliato e ridotto alla forma di comoda galleria, riescirà di grande vantaggio per le comunicazioni tra due delle località più frequentate di Roma.
La cerimonia della caduta dell'ultimo diaframma che separava le due rudimentali aperture praticate dai due fianchi del colle, ha dato occasione per una piccola festa, che se riproduceva in scala ridottissima quella dell'ultimo quadro dell’Excelsior, è tuttavia riuscita assai caratteristica ed ha procurato una meritata soddisfazione a chi si foce iniziatore dell’opera, e a coloro che seppero condurre innanzi i lavori, rapidamente e bene."
Inaugurazione dell'80 Esposizione di Belle Arti a Roma:
"Il Re e la Regina, ricevuti dal ministro per l'istruzione Daneo, da Corrado Ricci, dal conte di San Martino, dal sindaco Nathan, ed aspettati da una folla elegantissima, hanno inangurato nel solito grande palazzo di Via Nazionale, l'80 Esposizione di Belle Arti. Questa Esposizione non è eccessivamente numerosa, grazie alla vigile selezione compiuta dal Comitato di accettazione, ma sì distingue con grande vantaggio dalle precedenti per un evidente ritorno degli artisti, tanto pittori che scultori, alle buone e vecchie tradizioni dell’arte.
Tutte le sale poi sono state rimodernate con grande semplicità e molto buon gusto, onde le opere d’arte si presentano ai visitatori nelle condizioni più favorevoli, circondate da una luce discreta che piove dall'alto, in mezzo alla semplice e piacevole eleganza delle decorazioni di Galileo Chini, e in un ambiente dove tutto contribuisce a comporre un'adatta cornice alla veramente signorile.
Esposizione che unisce a nomi illustri di stranieri come Brangwin o Stuck, Caro Delvaille o Laszlo, Van Biesproeck o Milles, nomi di italiani elettissimi come Felice Carena, Giacomo Balla; Antonio Mancini, Enrico Lionne, Guglielmo Ciardi, Umberto Corinaldi, Vittore Grubicy, Norberto Pazzini Domenico Trentacoste, Giuseppe Romagnoli, e tanti altri."
Il Sindaco di Roma don Prospero Colonna, concede il Palazzo delle Belle Arti a via Nazionale, quale sede della collezioni del Museo Coloniale. Gli oggetti vengono però accatastati negli scantinati. Gli eventi bellici destinano invece il Palazzo delle Esposizioni a sede del Comitato di mobilitazione civile e le casse con gli oggetti sono spostati negli scantinati di Palazzo Chigi.
Il Capo del Governo, l'on Mussolini inaugura la terza Mostra romana del grano, al palazzo delle Esposizioni.
Il Governatorato di Roma vara un piano di riordino e razionalizzazione delle iniziative a carattere espositivo sul territorio nazionale, con l'istituzione delle Esposizioni Quadriennali d’Arte Nazionale a Roma e lasciando alla Biennale di Venezia lo svolgimento di manifestazioni internazionali.
Il Duce Mussolini inaugura la Mostra del grano al Palazzo delle Esposizioni.
II Mostra Marinara d'Arte al Palazzo delle Esposizioni, promossa dalla Lega navale italiana.
Il Gruppo Italiano Fabbriche Automobili e Carrozzerie, organizza il II Salone internazionale dell'Automobile in Italia:
"Presidente del Comitato Esecutivo è l'onorevole Conte Gallenga Stuart dell’Automobil Club di Roma, vicepresidente il senatore Giovanni Agnelli; a capo della Giunta Esecutiva è l'avv. comm. Giuseppe Acutis coadiuvato dal comm. Andrea Poggi, segretario generale: tutti nomi che, insieme con quelli dei loro collaboratori, vanno posti all'ordine del giorno per il magnifico successo dell'impresa.
In attesa di provvedere all'erezione di un vasto edificio adatto per una mostra mondiale dell'Automobile, il Comitato organizzatore, per dare una sede conveniente a questo primo Salone in Roma, ha dovuto procedere a una rapida sapiente trasformazione del Palazzo dell'Esposizione in via Nazionale. Si è allora improvvisato (questa è la parola) un vasto salone in via Piacenza, lungo centotrenta metri e largo sedici, un'area cioè di oltre duemila metri quadrati. Si abbattono pareti, si innalzano tramezzi, si costruiscono numerosi stands tutto su progetto dell'architetto Alessandro Limongelli; direttore dei lavori di adattamento l'ing. Carlo Marchesi.
Inoltre i pittori Melchiorre Melis e Costantino Vetriani decorano le pareti con pannelli, fregi e figurazioni fresche ed originali, in cui sono illustrati tutti i mezzi di locomozione, e Amleto Cataldi modella la Velocità, una prosperosa donna nuda, novecentista ma non tanto, con un piede su un globo dorato, in procinto di spiccare il volo dall'alto dell'attico della facciata di via Piacenza."
III Mostra Marinara d'Arte al Palazzo delle Esposizioni, promossa dalla Lega navale italiana.
L'on. Mussolini inaugura al Palazzo delle Belle Arti l'Esposizione d'arte Giapponese.
Prima Mostra Internazionale d'Arte Coloniale al Palazzo delle Esposizioni
Inaugurazione della prima Quadriennale d'Arte di Roma, inaugurata al Palazzo delle Esposizioni alla presenza del re Vittorio Emanuele III e la regina Elena.
Al Palazzo delle Esposizioni, il Capo del Governo Mussolini inaugura la Prima Esposizione d'Arte Coloniale.
Il Capo del Governo Mussolini, inaugura la mostra garibaldina al Palazzo dell'Esposizioni.
In occasione del X anniversario della Marcia su Roma, Mussolini inaugura la Mostra della Rivoluzione fascista al Palazzo dell'Esposizione di via Nazionale.
V Concorso Dux al Campeggio degli avanguardisti al Campo Dux. A conclusione della manifestazione, i 50.000 avanguardisti sfilano a via Nazionale, dinanzi al podio del Duce Mussolini, eretto davanti alla Mostra della Rivoluzione Fascista.
II edizione della Quadriennale d'arte, inaugurata dai sovrani al palazzo delle Esposizioni.
La I° Mostra dell'Istruzione tecnica nel Palazzo delle Esposizioni, inaugurata dal Duce Mussolini.
Il Duce Mussolini inaugura la Mostra Augustea della Romanità allestita nel palazzo delle Esposizioni in occasione del bimillenario della nascita di Augusto. Viene utilizzato gran parte del materiale presente nel Museo dell'Impero romano alla Pantanella. A seguire, visita il nuovo allestimento della Mostra della Rivoluzione Fascista, allestita alla Galleria nazionale d'arte moderna.
III giorno di visita di Adolf Hitler a Roma. Di ritorno dopo il viaggio a Napoli, arriva in treno alla stazione Termini, ricoperta da una scenografia posticci a causa dei lavori in corso. Dopo una visita alla Mostra Augustea della Romanità, il Duce Mussolini, Hitler e il Re Vittorio Emanuele III partecipamo ad una rivista militare alla presenza in via dei Trionfi. Segue un solenne ricevimento in Campidoglio ha offerto all'Ospite il Governatore di Roma dor Piero Colonna ed una festa folcroristica popolare a piazza di Siena.
IV giorno di visita di Adolf Hitler a Roma. A causa del maltempo viene rimandata la partecipazione all'esercitazioni a Furbara e Santa Marinella. Guidati sempre da Ranuccio Bianchi Bandinelli, i due gerarchi visitano la mattina nuovamente la Mostra Augustea della Romanità, poi i Palazzi Capitolini, Castel Sant'Angelo. Alle ore 16.30 il corteo si dirige alle Terme di Diocleziano (dove si trova l'Ara pacis) e poi alla Galleria Borghese. A sera partecipano al banchetto organizzato a Palazzo Venezia, a cui segue un discorso dei due gerarchi alla folla, dal balcone del palazzo.
Il Duce Mussolini celebra la conclusione della Mostra Augustea della Romanità (nell'ultimo giorno del Bimillenario della nascita di Augusto), con una sfilata di 18 battaglioni di legionari su Via Nazionale.
Il Duce Mussolini partecipa, da un palco realizzato sulla scalinata del Palazzo dell'Esposizioni, alla parata militare delle camicie nere a Via Nazionale,
Cerimonia di chiusura, presenziata dal Duce Mussolini, della Mostra augustea della romanità a Palazzo dell'Esposizione. I materiali e documenti esposti, saranno sistemati in modo permanente nel nuovo edificio in costruzione per l'Esposizione universale del 1940: "Il Duce ha reso più solenne con la sua presenza il rito di chiusura della Mostra Augustea della Romanità, che era stata aperta per più di un anno e ammirata da quasi due milioni di visitatori. Dopo che il professor Giglioli ebbe letta la sua relazione, ecco il Duce sullo scalone della Mostra a rispondere col saluto romano alle acelamazioni della folla, e ad ascoltare un bel coro dei ragazzi della G.I.L. Fra gli applausi che toccavano il massimo dell'entusiasmo e si sono allora levate dai giovani petti e della moltitudine le vibranti note dell'Inno a Roma."
Celebrazioni del XVI annuale della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale. Il Duce Mussolini presenzia alle cerimonie che iniziano presso l'Altare della Patria, proseguono con una sfilata davanti al Palazzo delle Esposizioni, e si concludono con esercitazioni ed esibizioni a Piazza di Siena.
III edizione della Quadriennale romana d'Arte nazionale, solennemente inaugurata alla presenza di S. M. il Re Imperatore.
Reduci della Spagna sfilano a via Nazionale: "Si erano ammassati in Piazza dell'Esedra i sei Battaglioni italiani e spagnoli che ebbero l'onore di sfilare in via Nazionale davanti al Duce Mussolini per il quale un podio era stato costruito davanti il Palazzo dell'Esposizione. La sfilata cominciò appena il Duce giunse sul podio assieme al Ministro Serrano Suner. Erano presenti il Ministro degli Esteri Conte Ciano e il Ministro Segretario del Portito. Autorità e rappresentanze erano adunate nelle tribune accanto al podio."
Al Palazzo dell'Esposizioni, il Duce Mussolini inaugura la Mostra degli Istituti d'Istruzione Artistica:
"Il Ministro dell'Educazione Nazionale, Giuseppe Bottai, che con appassionato fervore vigila in tutti i campi l’applicazione della Carta della Scuola voluta dal Duce, ha illustrato in una conversazione coi giornalisti intervenuti a una visita preliminare della Mostra e con una avvertenza al catalogo della Mostra stessa, i caratteri di questa rassegna, la quale «non è e non vuole essere una esposizione così come comunemente la parola è intesa. Compito più modesto, ma non meno significativo è il suo: fornire una rassegna delle attività esercitate nel tirocinio scolastico dai nostri giovani, manifestare simultaneamente le tendenze e gli indirizzi operanti in tutte le Scuole d'Arte, gli Istituti, le Accademie. Per tali intenti, che soli potevano giustificare una simile Mostra (avverte il Ministro) il vaglio delle opere doveva procedere con molta; circospezione, poiché una scelta basata unicamente sul giudizio estetico poteva alterare o in parte sopprimere i termini che si volevano invece con piena esattezza proporre, tanto per la completa conoscenza di quel che si è fatto, quanto per giustificazione di quel che resta da fare e da modificare. Le finalità e il complesso della Mostra sono stati poi illustrati al Duce, durante la cerimonia inaugurale, da Marino Lazzari, Direttore Generale delle Antichità e Belle Arti, il quale ha chiaramente dimostrato che le cinquantadue sale di cui si compone la Mostra prospettano esattamente, con tante facce, il poliedro della scuola d’arte italiana."
Inaugurazione Mostra Foto - documentaria nipponica alla Augusta presenza del Re Imperatore Vittorio EManuele.
IV edizione della Quadriennale d’Arte.
VI edizione della Quadriennale d’Arte.
VII edizione della Quadriennale d’Arte.
VIII edizione della Quadriennale d’Arte.
La Galleria comunale d’Arte Moderna viene trasferita da Palazzo Braschi al Palazzo delle Esposizioni.
IX edizione della Quadriennale d’Arte.
Per i lavori nel palazzo, le opere della Galleria comunale d’Arte Moderna vengono trasferite nei depositi di Palazzo Braschi ed in altri immobili comunali.
X edizione della Quadriennale d’Arte.
Nell'ambito della mostra Arte di frontiera, New York graffiti, allestita presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma, Keith Haring realizza sulla parete laterale dello stesso palazzo un lungo graffito fucsia raffigurante molte delle sue iconografie ormai tipiche: il canide, l'uomo in rivolta, la gioia di vivere. Qualche giorno dopo, l'artista interviene anche sulle pareti trasparenti del Ponte Pietro Nenni.
XII edizione della Quadriennale d’Arte.
Viene costituita l'Azienda Speciale Palaexpo. per garantire una più agile gestione del palazzo delle Esposizioni dal punto di vista amministrativo, e soprattutto l'elaborazione e l'attuazione di programmi culturali decisi all'interno della struttura.
XIII edizione della Quadriennale d’Arte.
XV edizione della Quadriennale d’Arte.
XVI edizione della Quadriennale d’Arte.
1930
Progetto Del Debbio per il Palazzo delle Belle Arti
1930
Progetto Aschieri per il Palazzo delle Belle Arti
1903
Dante Paolocci
Esposizione di Crisantemi
L'Illustrazione Italiana 1903
1901
Dante Paolocci
Rottura del Diaframma nella galleria sotto il Quirinale
L'Illustrazione Italiana 1901
1901
Dante Paolocci
Esposizione degli acquerelli sulla Vita e il Regno di Vittorio Emanuele II
L'Illustrazione Italiana 1901
1900
Inaugurazione del monumento a Carlo Alberto
L'Illustrazione Italiana 1900
1895
Dante Paolocci
Telegraphicon, spettacolo di beneficenza per i danneggiati del terremoto
L'Illustrazione Italiana 1895
1894
Dante Paolocci
Inaugurazione dell'Esposizione d'Igene
L'Illustrazione Italiana 1894
1893
Dante Paolocci
Corteo per Guglielmo II in visita per le nozze d'argento dei Reali
L'Illustrazione Italiana 1893
1892
Dante Paolocci
Sala Palizzi alla Galleria Nazionale l’Ante moderna
L'Illustrazione Italiana 1892
1892
Dante Paolocci
Banchetto dedicato al presidente Giolitti
L'Illustrazione Italiana 1892
1891
Dante Paolocci
Congresso della Pace nella Palazzo delle Belle Arti
L'Illustrazione Italiana 1891
1891
Dante Paolocci
Albero di natale per i bambini poveri
L'Illustrazione Italiana 1891
1890
Dante Paolocci
Esposizione industriale
L'Illustrazione Italiana 1890
1890
Dante Paolocci
Torneo Nazionale di scherma
L'Illustrazione Italiana 1889
1889
Dante Paolocci
Esposizioni di Ceramiche nel Palazzo delle Belle Arti
L'Illustrazione Italiana 1889
1887
Dante Paolocci
Esposizione di tessuti e merletti al Palazzo delle Belle Arti
L'Illustrazione Italiana 1887
1886
Dante Paolocci
Esposizione dei Metalli nel Palazzo delle belle Arti
L'Illustrazione Italiana 1886
1883
Dante Paolocci
Galleria delle Pitture nell'Esposizione delle Belle Arti
L'Illustrazione Italiana 1883
1883
Dante Paolocci
Galleria delle Pitture nell'Esposizione delle Belle Arti
L'Illustrazione Italiana 1883
1883
Dante Paolocci
Facciata del palazzo dell'Esposizioni
L'Illustrazione Italiana 1883
1883
Dante Paolocci
Inaugurazione dell'Esposizioni di Belle Arti
L'Illustrazione Italiana 1883
1883
Dante Paolocci
Quadriportico provvisorio dell'Esposizione di Belle Arti
L'Illustrazione Italiana 1883
1883
Dante Paolocci
Ottagono della Scultura all'Esposizione di Belle Arti
L'Illustrazione Italiana 1883
1883
Facciata in costruzione del palazzo delle Esposizioni
L'Illustrazione popolare
1883
Facciata del Palazzo delle Esposizioni
L'Illustrazione popolare
1882
Dante Paolocci
L'Esposizioni di belle Arti del 1883
L'Illustrazione Italiana 1882