Informazioni storiche

Informazioni storiche artistiche sul monumento

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Codice identificativo monumento: 36

Cronologia

782

Per ampliare la chiesa di Santa Maria in Cosmedin verso est, viene demolita la parete fondale dell'aula porticata, così da poter sfruttare il basamento in blocchi di tufo della retrostante Ara massima all'interno del quale viene scavata una cripta.

784

Papa Adriano I, secondo un piano di interventi finalizzato a garantire il funzionamento delle diaconie e dei principali edifici di culto, avvia il restauro dei principali acquedotti: La "forma Claudia" che alimenta il complesso lateranense, attraversa il Celio fino alla diaconia di Santa Maria in Domnica, per poi raggiungevano il Palatino; L'acquedotto Giovio, diramazione dell'Acqua Marcia, che scorre fino alla diaconia di Santa Maria in Cosmedin; la "forma Sabbatina", che aziona i mulini del Gianicolo e alimentava la fontana nell'atrio della basilica di San Pietro e i bagni adiacenti (ricostrundo un centinaio di arcate a parecchi chilometri di distanza dalla città e restaurando le condutture in piombo); l'acquedotto dell'Acqua Vergine, che partiva da Porta Salaria e proseguiva fino al Pantheon, alimetando le diaconie di Sant'Eustachio e di Santa Maria in Aquiro.

Fonte: Liber Pontificalis

Progetto

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