Data: 1887
Codice identificativo monumento: 378
28/12/1883: Il Principe Boncompagni di Venosa dona un blocco di granito egizio rosa, un tempo base dell'obelisco Sallustiano, al comune di Roma, intenzionato ad innalzare a Piazza Strozzi l'obelisco appena scoperto presso il Convento della Minerva dall'Archeologo Lanciani.
15/2/1887: Dopo il massacro di Dògali, il Consiglio Comunale, su proposta del sindaco Principe Leopoldo Torlonia, delibera la realizzazione di un monumento in memoria dei caduti italiani. Una commissione tecnica, di cui fa parte l'assessore Libani il consigliere Giorni e l'architetto Francesco Azzurri, riceve l'incarico di seguire le varie fasi dei lavori che devono concludersi per il 5 giugno, anniversario dello Statuto, data prevista per l'inaugurazione. Nella stessa seduta viene ratificata dalla Giunta la donazione da parte della famiglia Boncompagni di uno zoccolo in granito per l’obelisco, da parte delle imprese esercenti delle cave di Sardegna e Baveno dei blocchi di pietra per la realizzazione del monumento e da parte della ditta Lelli e Orlandi l'offerta di prestazione gratuita per i lavori di muratura.
11/5/1887: Ll'Obelisco recentemente scoperto dal Lanciani presso gli scavi all'Iseo Campense, viene trasferito dal deposito a Piazza del Collegio Romano e Innalzato sul monumento ai Caduti di Dogali alla Stazione Termini.
5/6/1887: Inaugurazione del Monumento ai Cinquecento caduti di Dogali, posto di fronte alla stazione Termini. Presenti i sovrani, i membri del governo, molti parlamentari e il Sindaco Leopoldo Torlonia. La Piazza Termini cambia nome nell'occasione in Piazza dei Cinquecento.
1888: In preparazione della visita ufficiale dell'Imperatore di Germania Guglielmo II, vengono demolite alcune fabbriche davanti agli appartamenti per gli ospiti, nella manica lunga del Palazzo del Quirinale, in modo da realizzare una vista su nuovi giardini. Tra queste la chiesa della Maddalena e di Santa Chiara. Viene inoltre completato il monumento dedicato ai Caduti di Dogali alla Stazione Termini. L'obelisco viene innalzato di due metri, installando il piedistallo in granito di Baveno (appartenente all'obelisco Sallustiano) regalato dai Boncompagni Ludovisi al Municipio nel 1883.
1925: Per ragioni urbanistiche, il monumento ai caduti di Dogali, viene spostato dalla fronte della stazione Termini a i giardini di Viale Einaudi.
8/5/1937: Per l'anniversario della proclamazione dell'Impero italiano alla fine della guerra d'Etiopia, viene aggiunto al monumento ai caduti di Dogali, la statua del Leone di Giuda (poi restituita al governo etiope nel 1960).
15/6/1938: Zerai Deres, un giovane interprete eritreo, davanti al monumento ai caduti di Dogali, protesta contro l'occupazione italiana dell'Etiopia, ferendo diverse persone.
1969: La statua del Leone di Giuda, spostata durante la guerra nell'antiquarium del Celio, in seguito ad un negoziato viene restituita all'Etiopia.
I disegni di progetto prevedono una serie di decorazioni con aquile e stemmi sabaudi in bronzo sul piedistallo dell'obelisco (poi non realizzati per mancanza di fondi).