Informazioni storiche

Informazioni storiche artistiche sul monumento

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Codice identificativo monumento: 386

Cronologia

432: Papa Sisto III, avvia il restauro della chiesa di Santa Maria Maggiore e la realizzazione all'interno, di una “grotta della Natività” simile a Betlemme. La Basilica prende allora il nome di Santa Maria adpraesepem, che in latino significa appunto greppia, mangiatoia. All'interno viene posto il primo presepe della storia, oggetto di una devozione popolare tale da spingere molti fedeli, di ritorno da pellegrinaggi in Terra Santa, a portare in dono quelli che vengono ritenuti i preziosi frammenti del legno della celebre mangiatoia che accolse Gesù Bambino (oggi custoditi nel reliquiario noto come la Sacra Culla (cunabulum).

26/3/752: Muore il papa Stefano, ancora non consacrato. Nella chiesa di Santa Maria ad praesepem viene eletto papa un diacono romano che prende lo stesso nome.

25/12/1075: Durante la messa di Natala nella basilica di Santa Maria Maggiore, il papa Gregorio VII viene rapito dai suoi oppositori con a capo Stefano Cenci.

8/4/1536: L'imperatore Carlo V, alla vigilia della Pasqua, svolge il pellegrinaggio delle Sette Chiese di Roma.

6/10/1586: Inaugurazione della via Felice. Lunga 2787 metri, il nuovo tracciato parte da Trinità dei Monti e arriva a Santa Croce in Gerusalemme, passando per Santa Maria Maggiore.

1588: Papa Sisto V atorizza il suo architetto Domenico Fontana, di distruggere gli ultimi resti del Settizonio per prelevare materiali da costruzione per le sue nuove fabbriche. I lavori costano 905 scudi, abbondantemente compensati dal ricavato in peperino, travertino, marmi rari e colonne. Trentatré blocchi di pietra sono usati nella fondazione dell'obelisco di Piazza del Popolo; 104 blocchi di marmo nel restauro della Colonna Antonina, includendo la base della statua di San Paolo che la corona; 15 nella tomba del Papa nella Cappella del Presepio in Santa Maria Maggiore, e altrettanti nella tomba di Pio V; la scalinata della Casa dei Mendicanti presso Ponte Sisto, il «lavatore» per servizio delle povere donne alle Terme di Diocleziano, la porta del Palazzo della Cancelleria, la facciata nord di San Giovanni in Laterano, con il cortile e la scalinata, infine la chiesa di San Giacomo degli Schiavoni.


Fonte: Rodolfo Lanciani, Rovine e scavi di Roma antica

22/12/1715: La Confraternita del Santissimo Sacramento e Santo Stefano viene aggregata alla Basilica di Santa Maria maggiore, mutando in titolo in Confraternita del Santissimo Sacramento e di Santa Maria della Neve.

1802: Giuseppe Valadier realizza un nuovo reliquiario per la Sacra Culla di Santa Maria Maggiore, grazie alla donazione della duchessa Maria Emanuela Pignatelli, ambasciatrice del Portogallo. La teca viene posta sotto l’altare maggiore, nella nicchia di fondo della confessione.

26/8/1806: Terremoto del V grado della scala Mercalli con epicentro ai Colli Albani. Vittime e numerosi feriti a Rocca di Papa e Genzano. Danneggiamenti alle Chiese di San Carlo al Corso, San Luigi dei Francesi e Santa Maria Maggiore. Nuove lesioni all'anello esterno del COlosseo.

10/1/1819: A Santa Maria Maggiore si svolgono i funerali di Maria Luisa di Borbone regina delle Spagne e dell'Indie. Al termine il corteo svolge una cavalcata funebre fino a San Pierto.

29/11/1880: Il consiglio comunale delibera che la Colonna, eretta nel 1595 a ricordo dell'abiura di Enrico IV, venga spostata per facilitare la nuova urbanizzazione stradale della zona e nuovamente innalzata sul fianco orientale della Basilica di Santa Maria Maggiore.

1/11/1895: Terremoto del V grado della scala Mercalli con epicentro Castelporziano: tra i danni la caduta di una volta del Convento di Santa Maria delle Grazie, il distacco e la caduta dell'enorme stemma di marmo situato sotto la croce della Chiesa di San Pietro in Montorio, lesioni alla cupola di Sant'Ivo alla Sapienza, notevole caduta di calcinacci in una cella di Santa Maria Maggiore.

31/8/1909: Terremoto di 4.8 magnitudo a Monte Mario. Danni a Santa Maria Maggiore ed all'Ospedale di Santo Spirito in Sassia.

27/3/2020: Papa Francesco presiede una preghiera sul sagrato della Basilica di San Pietro, con la piazza vuota, per invocare la fine della pandemia di Covid-19. Nei pressi del cancello centrale della Basilica Vaticana sono collocati l'immagine della Salus Populi R.omani e il Crocifisso di San Marcello Poi la benedizione eucaristica straordinaria Urbi et Orbi.

Progetto

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