Codice identificativo monumento: 40
1492: In un catalogo la chiesa di Santa Maria in Secundicerio compare rinominata in Santa Maria Aegyptiacae.
1809: Giuseppe Valadier viene incaricato da Guy de Gisors, ispettore generale del Conseil des bâtiments civils, di liberare dai detriti il foro Traiano e il foro Romano. I lavori, che rientravano negli interventi previsti dal piano d’impiego dei poveri per pubblica beneficenza, durarono tre anni e riguardarono soprattutto l'area del tempio di Antonio e Faustina, i templi del Foro Boario e dell’Arco di Giano.
1916: Lo stato acquista la proprietà del Collegio degli Armeni presso il velabro.
2006: Iniziano i lavori di restauro al tempio di Portuno al Foro boario. I lavori sono realizzati grazie al sostegno del World Monuments Fund, agenzia internazionale per la ricerca di finanziamenti per la salvaguardia di monumenti di alta valenza culturale. Donors americani per il progetto, American Express, Robert W. Wilson Challenge e Selz Foundation con un milione e 720 mila euro stanziati tra Mibact e Soprintendenza e più di 1 milione di dollari dal WMF.
9/7/2014: Si conclude il restauro del Tempio di Portuno. Consolidazione e ripulitura del pronao e le pitture e della cella, predisposte nuove misure antisismiche e messa in opera una nuova copertura del tetto.
Sulla base di elementi stilistici e di materiale ceramico rinvenuto nel corso degli scavi, sembrerebbe essere stato ricostruito tra l’80 e il 70 a.C. Al di sotto dell’edificio sono state individuate le strutture di un tempio più antico, realizzato in tufo di Grotta Oscura tra IV e III secolo a.C.
La forma è di tipo pseudoperiptero (le colonne perimetrali sono costituite semi-colonne addossate al muro della cella) tetrastilo (ha sulla fronte quattro colonne), con capitelli di stile ionico.
Il tempio sorge su un alto podio rivestito di lastre di travertino e mostra quattro colonne ioniche sulla fronte principale. I lati maggiori presentano due colonne e cinque semicolonne sui muri della cella. Le colonne, le basi e i capitelli sono in travertino, le semicolonne in tufo dell'Aniene, come i muri della cella. Si conserva parte del rivestimento in stucco dell'architrave con un fregio di festoni appesi a candelabri, mentre il cornicione presenta delle protomi leonine.
Delle decorazione del IX secolo, si sono conservate quattro fasce verticali (due per ogni parete, rimaste nascoste dietro i pilastri rinascimentali) e otto frammenti di affreschi staccati e applicati su supporto mobile.
1607
Giovanni Maggi
Templum Fortunae Virilis
Aedificiorum et ruinarum romae ex antiquis
1615
Aloisio Giovannoli
Chiesa di S. Maria Egiziaca
Vedute degli antichi vestigj di Roma
1629
Giovanni Battista Mercati
Piazza che va a Scola Greca
Alcune vedute et prospettive di luoghi disabitati di Roma
1641
Israel Silvestre
Ponte Rotto
Antiche e Moderne Vedute di Romae
1665
Giovan Battista Falda
Veduta di Ripa Grande
Nuovo Teatro delle Fabbriche, et edificii sotto Papa Alessandro VII
1708
Bonaventura van Overbeek
S. Maria Egyptienne
Les restes de L'Ancienne Rome
1754
Giuseppe Vasi
Anticaglie presso il ponte Palatino
Delle Magnificenze di Roma antica e moderna - Libro V
1774
Giovan Battista Piranesi
Veduta del Tempio della Fortuna Virile
Vedute di Roma
1784
Giovan Battista Piranesi
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Le Antichità Romane - Tomo IV
1784
Giovan Battista Piranesi
Tempio della Fortuna Virile
Le Antichità Romane - Tomo IV
1787
Victor Jean Nicolle
Piazza Bocca della verità
1823
Luigi Rossini
Tempio della Fortuna Virile
Raccolta delle più interessanti vedute di Roma antica
1823
Luigi Rossini
Veduta del Campidoglio dal Tevere
Raccolta delle più interessanti vedute di Roma antica
1896
Ettore Roesler Franz
Foro Boario
Roma sparita