Codice identificativo monumento: 4003
Monsignore Vincenzo Tedallini de Sclavis, acquista la tenuta nei pressi dell'antica villa dei Gordiani sulla Prenestina. La Torre medievale presente, prende quindi la denomiazione di "Tor de’ Schiavi".
L'annuale Festa degli artisti parte dalla rotonda di Tor de' Schiavi per accamparsi nella grotta della Ninfa Egeria alla Caffarella. L'evento viene tramandato dal pittore Ippolito Caffi in un suo dipinto (oggi a Palazzo Braschi).
L'archeologo Lorenzo Fortunati, con l'appoggio del cardinale Camillo Di Pietro, avvia una campagna di scavo nella zona lungo la via Prenestina, tra le tenute di Tor Sapienza, Acqua Bollicante e la pedica di Tor de’ Schiavi (complesso ora noto come Villa dei Gordiani). L'indagine si conclude il 19 giugno.
Seconda campagna di scavo dell'archeologo Lorenzo Fortunati nella zona della Villa dei Gordiani. L'esplorazione si conclude il 21 luglio 1862.
Avvio della prima campagnia di indagini archeologiche nel complesso della villa dei Gordiani. I primi scavi presso l'Aula con volta a conchiglia, evidenziano una pavimentazione in mosaico, realizzato con piccole tessere di colore bianco e nero a motivi geometrici.
Durante gli scavi eseguiti dalla Sovrintendenza Capitolina, nell’area ad est del mausoleo c.d. dei Gordiani, portano alla scoperta dei resti di una basilica circiforme paleocristiana.
Nuova campagnia di scavi archeologici nel complesso della villa dei Gordiani. Indagata la zona della Basilica e Mausoleo. Sono scoperte quarantasette sepolture con tombe a cappuccina, non intensive quanto in altre basiliche circiformi.
L'edificio funerario, realizzato in opera laterizia ha una pianta circolare con un pronaoe scalinata rivolto verso la via Prenestina. Alto circa 18 metri, con un diametro di 19,20 metri (65 piedi circa) e un tamburo spesso 3,50 metri, ha un altezzatotale a partire dal piano di calpestio interno al pro-nao, sempre di 19,20 metri, rivelando una precisa sceltaprogettuale.
La rotonda si compone di due piani. Quello superiore era destinato alle cerimonie funebri. Si conserva parte della copertura a cupola originaria. All'interno ci sono sette nicchie rettangolari e semicircolari, che contenevano probabilmente delle statue, mentre quella centrale più grande era inquadrata da due colonne sormontate da un frontone. Nella volta a tutto sesto, in origine decorata da pitture, si aprivano quattro oculi per l'illuminazione (due ancora integri).
Il piano inferiore, dedicato alle sepolture, è costituito da un corridoio anulare con nicchie semicircolari e rettangolari, con al centro un pilone di sostegno.
1860
Arthur John Strutt
Villa Gordiani
1854
John Gadsby Chapman
Excavations on a roman Campagna
1848
Luigi Canina
Tempj rotondi
Gli edifizj di Roma antica - Volume II
1844
Ippolito Caffi
Festa degli artisti a Tor de' Schiavi
1835
Giovanni Battista Cipriani
Tempio della Fortuna e Quiete
Itinerario figurato degli edificij più rimarchevoli di Roma
1833
Agostino Tofanelli
Tempio della fortuna e riposo
Memorie di antichità e curiosità di Roma e dintorni
1833
Agostino Tofanelli
Sotterranei del Tempio della Fortuna e Quiete
Memorie di antichità e curiosità di Roma e dintorni
1817
Giovanni Battista Cipriani
Tempio della Fortuna o della Quiete
Degli Edifici Antichi e Moderni di Roma
1792
Johann Christian Reinhart
Avanzo d'un sepulcro a via Prenestina
1745
anonimo
Resti dei templi fuori da porta Maggiore
Varie vedute di Roma antica, e moderna
1740
Giovanni Battista Busiri
Veduta di Tor de Schiavi
1727
anonimo
Tempio della Speranza
1727
anonimo
Pianta del Tempio della Speranza
1727
anonimo
Pianta del Tempio della Speranza
1727
anonimo
Sezione del Tempio della Speranza
1691
anonimo
Tempio antico fuori detto Torre di Schiavi
Li cinque libri di architettura
1663
anonimo
Mausoleo dei Gordiani