Data: 1916 / 1926
Codice identificativo monumento: 4081
I finanzieri liguri Cerruti e Becchi, costituiscono la Società Anonima Edilizia Moderna, con sede in piazza Pietra. Viene acquistato un terreno di 31.000 metri quadrati nella nuova zona di espanzione del Quartiere Savoia, con l'intento di costruirvi nuovi edifici e abitazione di prestigio. Architetto di riferimento del progetto è Gino Coppedè.
L'architetto Gino Coppedè depositano la prima formale richiesta di concessione edilizia per il progetto del nuovo quartiere Doria. Per conto dell'Impresa Società Anonima Cooperativa Edilizia Moderna, ha progettato una serie di 17 villini e 26 palazzine, con epicentro la futura Piazza Mincio.
A conlusione dei lavori ai Palazzi di Piazza Mincio, viene attivata la fontana al centro della piazza.
Denominato anche Palazzina Bortolotti Scazzocchio, si sviluppa su 4 piani, più un piano terra e uno interrato, con una facciata principale aggettante su piazza mincio e ai lati due prospetti simmetrici. Tra i materiali usati, in basso un travertino rustico, ai piani intermedi si alternano cortina in laterizio con inserti di marmi bianchi e intonaco liscio.
La palazzina prende il nome da un particolare decorativo posto sopra il portone di ingresso. Una ragnatela con al centro un ragno dorato su sfondo nero. Ancora più evidente e misterioso è la decorazione a monocromo posto in cima alla facciata aggettante. Un cavallo sormontato da un incudine, circondato ai lati da grifoni e in alto da una decina di api. 10 quanto le dite delle mani. Divisa su due righe compare una scritta LAB OR seguito dal carattere =, indicazione a ripetizione le ultime due lettere. La composizione è un invito ad essere uomini laboriosi, pena il rischio di finire nella morsa del ragno.
Una scritta ricopre i prospetti laterali:
ARTIS PRAECEPTA RECENTIS
i precetti delle arti moderne
MAIORUM EXEMPLA OSTENDO
rappresento attraverso esempi antichi
mostro con il racconto dei predessori
Secondo un grande studioso dell'architettura romana del Novecento, il professore Ettore Maria Mazzola, considerando il momento storico (in cui si stava imponendo la volontà politica di promuovere l'edilizia industriale, vietando l'uso delle decorazioni e tagliando i ponti con l'artigianato) la scritta può essere ancor meglio compresa:
ai divieti delle arti recenti
mostro gli esempi maggiori (del passato)