Data: / 1556
Codice identificativo monumento: 414
784: Papa Adriano I, secondo un piano di interventi finalizzato a garantire il funzionamento delle diaconie e dei principali edifici di culto, avvia il restauro dei principali acquedotti: La "forma Claudia" che alimenta il complesso lateranense, attraversa il Celio fino alla diaconia di Santa Maria in Domnica, per poi raggiungevano il Palatino; L'acquedotto Giovio, diramazione dell'Acqua Marcia, che scorre fino alla diaconia di Santa Maria in Cosmedin; la "forma Sabbatina", che aziona i mulini del Gianicolo e alimentava la fontana nell'atrio della basilica di San Pietro e i bagni adiacenti (ricostrundo un centinaio di arcate a parecchi chilometri di distanza dalla città e restaurando le condutture in piombo); l'acquedotto dell'Acqua Vergine, che partiva da Porta Salaria e proseguiva fino al Pantheon, alimetando le diaconie di Sant'Eustachio e di Santa Maria in Aquiro.
L'organo a canne costruito da Natale Balbiani nel 1910 per la cappella dell'Ospedale militare del Celio e trasferito nella basilica vent'anni dopo con la supervisione dell'organaro Angelo Migliorini che aggiunse i registri Principale Forte 8' e Flauto 8'.
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Paul Marie Letarouilly
Pianta di Santa Maria in Domnica
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1840
Paul Marie Letarouilly
Soffitto di Santa Maria in Domnica
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