Data: 1911 / 1933
Codice identificativo monumento: 4153
Il Comitato per le feste commemorative della proclamazione della Capitale d’Italia, invita gli architetti romani a presentare un progetto per il nuovo palazzo di Belle Arti.
"I sei architetti invitati erano: Giulio Magni, Guido Cirilli, Marcello Piacentini, Cesare Bazzani, Giovanni Battista Milani, Filippo Galassi. Il Galassi si ritira dal concorso.
La Commissione giudicatrice è composta: del presidente del Comitato, conte di San Martino, e degli architetti Camillo Boito, Guglielmo Calderini, Giulio Podesti; degli scultori Emilio Gallori, Ettore Ferrari, Giuseppe Guastalla, dei pittori Cesare Maccari e Aristide Sartorio e del commendatore Corrado Ricci.
Dopo lunga discussione sui due progetti del Bazzani e del Piacentini che avevano maggiormente attirata l’attenzione (dei giudici, ritenuta inattuabile la proposta da molti appoggiata di incaricare ambedue gli architetti di redigere insieme un progetto definitivo, si venne alla votazione dalla quale riuscì vincitore il Bazzani.
Al Piacentini fu assegnato un premio speciale in considerazione dei pregi del suo progetto.
Fu pure valutato con molta distinzione il progetto del giovine e valente architetto Cirilli, allievo ed intimo cooperatore del compianto architetto Sacconi.
Il nuovo palazzo sorgerà in un'area situata fuori Porta del Popolo, a destra, tra la Villa Borghese e la Villa di Papa Giulio, in modo da formare un'unica passeggiata d'arte.
L'area veramente è stata molto bene scelta, ed i ciò va tributata lode all'Istituto Internazionale d'Agricoltura che l'ha suggerita."
In occasione dell'Esposizione Universale, viene aperto il nuovo ingresso di Villa Borghese verso la Valle Giulia, area destinata alla Mostra internazionale di Belle Arti. Il nuovo accesso è sistemato con giardini all'italiana, scalinate e fontane.
Nell'ambito dei festeggiamenti per i cinquant'anni dell'Unità d'Italia, il Re partecipa alla prima inaugurazione delle Mostre programmate per l'Esposizione Universale a Roma. La cerimonia si svolge a Villa Cartoni, sede della Mostra internazionali di Belle Arti. Gli altri eventi sono la Mostra Archeologica, alla Certosa e Terme di Dioclezioano; Mostra Etnografica regionale, a Piazza d'armi; Mostra delle Retrospettive, a Castel Sant’Angelo; Mostra del Risorgimento e delle raccolte Garibaldine al Vittoriano; Mostra dell'Agro Romano, presso Ponte Flaminio.
Le collezioni della Galleria Nazionale d'Arte moderna si trasferiscono dal Palazzo delle Belle Arti a via Nazionale al Padiglione italiano realizzato per l'Esposizione del 1911 a Valle Giulia.
Su sollecitazione dello stesso Evan Gorga (che rimasto vedovo, per i debiti contratti aveva già dovuto cedere in garanzia, oltre la metà delle sue raccolte), il ministero della Pubblica Istruzione, nel timore che un patrimonio così importante possa andare disperso, pone un vincolo di interesse storico, artistico-archeologico ed etnografico e mette sotto sequestro amministrativo le sue collezioni, esteso anche agli oggetti in possesso dei creditori. Una sorta di immensa e sterminata Wunderkammer, composta da circa 150.000 pezzi dal valore stimato in circa duecento milioni di lire, suddivisi in trenta collezioni, comprendenti armi antiche, terrecotte, bilance, giocattoli e farmacie da viaggio, tra le quali spiccava per ricchezza quella dedicata agli strumenti musicali. Il materiale viene trasferito nei depositi di diverse sedi museali: la Galleria Nazionale d'Arte Moderna, i sotterranei del Vittoriano, le soffitte di Palazzetto Venezia. Il Gorga propone di cedere allo Stato tutto il materiale, in cambio della creazione di una fondazione per la rinascita dell'arte lirica in Italia. La fondazione si sarebbe dovuta articolare in due istituzioni: il "collegio lirico", aperto alla formazione dei giovani cantanti di talento, e il "teatro massimo del popolo", una sorta di tempio della lirica destinato, grazie a un'organizzazione efficiente e tecnicamente d'avanguardia, a sostituire i teatri minori, ormai in piena decadenza, e a facilitare l'affermazione di giovani cantanti.
Il Re Vittorio Emanuele III inaugura la Mostra Internazionale d'Arte Sacra a Valle Giulia.
Il Duce Mussolini inaugura la Mostra Augustea della Romanità allestita nel palazzo delle Esposizioni in occasione del bimillenario della nascita di Augusto. Viene utilizzato gran parte del materiale presente nel Museo dell'Impero romano alla Pantanella. A seguire, visita il nuovo allestimento della Mostra della Rivoluzione Fascista, allestita alla Galleria nazionale d'arte moderna.
V edizione della Quadriennale d’Arte, ribattezzata "Rassegna nazionale delle arti figurative". La manifestazione si svolge presso la Galleria nazionale d'arte moderna.
XIV edizione della Quadriennale d’Arte. La manifestazione si svolge presso la Galleria nazionale d'arte moderna.
1911
Aldo Molinari
Febbrile lavoro alla Mostra di Belle Arti
L'Illustrazione Italiana 1911
1909
Dante Paolocci
Gli Edifici dell'Esposizione Internazionale d'Arte
L'Illustrazione Italiana 1909
1908
anonimo
I progetti pel nuovo palazzo di Belle Arti
L'Illustrazione Italiana 1908
1907
anonimo
Pianta della Galleria d'Arte Moderna