Data: 852 / 1557
Codice identificativo monumento: 431
Su ordine dell'imperatore Onorio, il magister militum generale Stilicone avvia una grande fase di restauri e rinforzo delle Mura difensive di Roma. L'altezza delle mura fu quasi raddoppiata (dai 6-8 metri circa precedenti ad almeno 10,50-15) creando un doppio camminamento, uno inferiore (quello precedente, che diventa così coperto, con feritoie per gli arcieri) e uno superiore, scoperto e circondato da merlature. le torri sono rinforzate con un secondo piano. Molte porte sono ristrutturate, altre create ex novo come Porta Pinciana. Anche il mausoleo di Adriano, sulla riva destra del Tevere, viene incorporato nelle mura con la nuova funsione di Bastione.
Per debellare la terribile pestilenza che affliggeva Roma, Papa Gregorio Magno indice una processione di tre giorni per invocare la misericordia divina. Durante il rito, i romani distinguono nel cielo stagliarsi la sagoma luminosa di un angelo, l'arcangelo Michele, nell'atto di riporre nel fodero una spada fiammeggiante. Gregorio I e i romani, lo interpretano come un segno della fine della pestilenza, che infatti cessa la sera stessa. A seguito del prodigio, la fortezza viene rinominata, Castello Sant’Angelo.
Papa Stefano VI, imprigionato a Castel Sant'Angelo dalla rivolta popolare dei fedeli di papa Formoso, viene ucciso per strangolamento.
Durante il matrimonio della madre Marozia con il re Ugo di Provenza, Alberico II viene umiliato per il poco rispetto dimostratogli nel versargli, a richiesta della madre, acqua per lavarsi le mani. Chiamata a raccolta i Romani contro lo straniero, assalta Castel Sant'Angelo e prende il controllo della città. Ugo viene caccciato dall'Urbe, la madre arrestata e papa Giovanni XI confinato nel palazzo papale del Laterano.
II marchese Eckard di Meissen, agli ordini dell'imperatore Ottone III, conquista la fortezza di Castel Sant’Angelo a Giovanni II dei Crescenzi, che viene decapitato. Il suo cadavere appeso ad una forca innalzata sulle falde del colle verso la via Trionfale, soprannominato per questa malvagità “Mons Malus” e quindi Monte Mario.
Enrico IV di Franconia entra a Roma da Porta Asinara e conquista la città. Papa Gregorio VII si ritira in Castel Sant'Angelo.
Il Normanno Roberto il Guiscardo, entra in città con con 36.000 uomini per liberare Papa Gregorio VII rinchiuso dall'imperatore Enrico IV a Castel Sant'Angelo. Dopo la liberazione seguono tre giorni di devastazioni e saccheggio della città, costringendo l'imperatore germanico alla ritirata.
Papa Gregorio Papareschi, viene consacrato vescovo di Roma nella chiesa di Santa Maria Nuova, dal cardinal Romano di Santa Maria in Portico. La basilica viene scelta perchè inserita nel Palladium, il circuito fortificato dei Frangipane. Il contendente Anacleto II, ottenuto il controllo del Laterano e di Castel Sant'Angelo, viene invece consacrato nella basilica di San Pietro.
Dopo una seconda campagnia militare in Italia dell'imperatore Lotario II, papa Innocenzo II rientra definitivamente a Roma. L'antipapa Anacleto II rimane comunque barricato nella fortezza di Castel Sant'Angelo.
Papa Innocenzo VII torna a Roma. Affida al nipote Ludovico Migliorati e a Paolo Orsini, il compito di espugnare Castel Sant'Angelo, ultimo baluardo dei baroni romani schierati con il re di Napoli.
Le milizie dei Colonna creano una breccia tra Porta San Lorenzo e Porta Maggiore ed entrano in città. Mentre il pontefice è costretto a rifugiarsi in Castel Sant'Angelo, Paolo Orsini difende il Vaticano riuscendo a sconfiggere le truppe avverarie e catturando i loro capi, Niccolò e Giovanni Colonna, Antonio Savelli, Giacomo Orsini, Corradino di Antiochia, Riccardo Sanguigni e Galeotto Normanni.
Il Cardinale Lorenzo Oddone Colonna, in contrasto con Sisto IV, viene decapitato a Castel Sant'Angelo.
Cesare Borgia, Gonfaloniere della Chiesa, alla testa di 12.000 uomini armati, assedia Castel Sant'Angelo e blocca il Passetto, impedendo l'accesso in Vaticano ai Cardinali, che si riuniscono in conclave a Santa Maria sopra Minerva.
Il giovane condottiero Giovanni Medici, detto delle Bande Nere, si scontra con gli uomini di Camillo Orsini davanti a Castel Sant'Angelo, uccidendo il loro caposquadra, Brancaccio. Con Girolamo e Marcantonio Corso ed una ventina di compagni assale i 200 uomini armati di picche, supera il loro sbarramento al ponte ed entra nella fortezza: "Il signor Giovanni fece una grandissima prova, essendo assaltato dagli Orsini con più di duecento persone armate sopra questo ponte, egli solamente con dieci valorosi soldati che aveva seco passò per forza senza danno alcuno, e ritiratosi poi mostrò la bravura dell`animo suo."
Nel pomeriggio, davanti alle mura di Roma si ammassano i soldati imperiali tedeschi e spagnoli. Papa Clemente VII si rifugia in Castel Sant’Angelo.
I primi Compagni di Sant'Ignazio tengono a Castel Sant'Angelo una disputa teologica alla presenza di Paolo III; mentre il papa pranzava. Scrive sant’Ignazio: «Dopo che furono arrivati molti cardinali, vescovi e teologi, discussero con loro; fra questi il dottor Ortiz e altri illustri teologi. Il risultato fu che il Papa fu così contento, e come lui tutti i presenti, che cominciarono a concedere loro tutti i favori possibili. Paolo III diede loro il permesso di recarsi a Gerusalemme, concedendo, una o due volte la sua benedizione ed esortandoli a perseverare nei loro propositi. Diede loro in elemosina 60 ducati, e i cardinali e le altre persone presenti ne aggiunsero altri 150. A quelli di loro che erano sacerdoti, il Papa diede la facoltà di confessare e assolvere anche in casi che erano riservati ai vescovi. A quelli che non erano sacerdoti, diede lettere dimissorie, in modo che, in tre giorni festivi o in tre domeniche qualsiasi vescovo li potesse ordinare (suddiaconi, diaconi e) sacerdoti».
Papa Sisto V, con una lettera concistoriale giurata e sottoscritta dal papa e dai cardinali, decreta che la riserva custodita con particolari precauzioni a Castel Sant'Angelo, fosse considerata alla stregua dei beni immobili della Chiesa e restasse ad esclusiva disposizione della Sede apostolica. Poteva essere utilizzata solo con il consenso scritto dei due terzi dei cardinali presenti in Concistoro in occasioni eccezionali (quali la riconquista della Terra Santa, la guerra contro i Turchi, in caso di peste o di carestia, di minaccia diretta verso una provincia del mondo cattolico, di invasione degli Stati della Chiesa, della riconquista di una città appartenente alla Santa Sede) con la precauzione di non estrarre mai più della metà del totale e di reintegrare appena possibile i fondi spesi.
Le riserve pontificie ammontano rispettivamente a 3.000.000 di scudi d'oro e a 1.159.543 scudi d'argento.
Nei fossati di Castel Sant'Angelo, viene scoperta una scultura che riproduce un Satiro ubriaco. La scultura viene acquisita dal Cardinale Francesco Barberini e conservata presso la sua collezione a Palazzo Barberini.
Spettacolo pirotecnico a Castel Sant’Angelo per l'anniversario dell'incoronazione di Papa Clemente X.
A Castel Sant'Angelo si svolge la festa della della Chinea, eretta per commando di per Commando di Sua Eccellenza il Principe Don Lorenzo Colonna.
Papa Pio VI decide l'arresto di Cagliostro. Viene rinchiuso in Castel Sant'Angelo.
Michele Pezza, il bandito noto come fra Diavolo, evade nella notte da Castel Sant'Angelo.
Il cannone che spara a mezzogiorno per coordinare le campane di Roma viene spostato da castel Sant'Angelo a Monte Mario.
Grandi feste con colpi di cannone da Castel Sant’Angelo per la nascita di Napoleone Francesco Carlo Bonaparte, figlio di Napoleone I, subito nominato Re di Roma.
Un prospetto del commissario della guerra Doufour mostra il quadro generale delle caserme dell'esercito di occupazione. Un totale di totale di 5.500 uomini distribuiti: 700 uomini a Castel Sant'Angelo; 1.200 uomini nel convento della minerva e nell'ex-casa generalizia domenicana gli ufficiali con gli uffici del genio militare; 1.000 uomini nel convento di Sant'Agostino; veterani e truppe di passaggio sono installate nel convento di San Lorenzo in Lucina; 800 soldati di cavalleria si installano nella nuova Caserma di piazza del Popolo. I convalescenti sono stabiliti nel convento di Santa Maria della Concezione e l'ospedale militare viene trasferito dal Santo Spirito al convento di San Callisto.
Istituito il colpo di cannone per far partire all'unisono il suono delle campane delle Chiese romane. Il diario romano cita: “per ovviare al disordine che può non di rado arrecare il diverso andamento di tanti orologi in questa Capitale”. La procedura per dare il segnale del mezzogiorno viene ideato dall'astronomo Francesco de Vito, che fa collocare un palo lungo sei metri dietro il timpano della chiesa di Sant'Ignazio, dove è installato l'osservatorio astronomico dei Gesuiti. Sulla sommità del palo viene collocata una palla di vimini dal diametro di un metro e mezzo. Quando allo scoccare del mezzogiorno l'Osservatorio avvia il segnale, la palla di vimini veniva fatta cadere e contemporaneamente, uno dei soldati di Castel Sant'Angelo, munito di binocolo, avvertiva il collega, che fa partire la cannonata.
Per la sistemazione dei Muraglioni del tevere, si avvia l'abbattimento del muraglione a cannoniere di Castel Sant'Angelo, che prospettava il Ponte per chi andava a San Pietro. Viene messa in luce un intero lato dell'antica opera quadrata e i due famosi bastioni di San Giovanni è di San Matteo costruiti veramente dal Sangallo.
Il capitano del genio Mariano Borgatti istituisce il Museo dell'ingegneria militare italiana, con sede a Castel Sant'Angelo: "Il 13 febbraio, il Re e lo primarie autorità militari in tervennero în Castel Sant'Angelo all'inaugurazione d'un museo dell'ingegneria militare, iniziato dal generalo De la Penne e predisposto dal colonnello dal Genio, Borgntti, che pronunziò-il discorso inaugurale. Il museo (che fu visitato minutamente dal Re) è disposto a gruppi.
Il primo ha ingresso a destra da chi arriva dalla grando rampa e la prima sala è destinata ni busti e ritratti: vi si vedono quelli di Papacino d’Antoni e di Pinto del Bertola, di Robilant, Menabrea, Gaveri e Tournon, è cimeli di Chiodo, di Bordino, di Cerotti, ecc,; di Cavalli, istitutore dei pontieri italiani.
Nelle sale seguenti sono riunite plastiche di fortificazioni italiane dal secolo XVI al nostro; disegni, pianto e plastiche di fortificazioni delle città d'Italia; modelli di attacchi e difese delle piazze, con una grando plastica di batteria d'assedio italiana, un gabinetto delle mine, ove campeggia un ritratto di Pietro Micca, e un bel modello della cittadella di Torino, colla indicazione del rivellino fatto saltare dall'oroe di Andorno.
Una sala è dodicata a modelli di costruzioni futto dal Genio militare in Crimea; un altro gruppo di camere con modelli di costruzioni del. Genio per la R, Marina.
Al primo piano, attorno al girotto è un secondo gruppo di locali riuniti fra di loro dalla Galleria di Pio IV, contenenti modelli di artiglierie; di batterie costrutte a Gaeta, strumenti di telegrafia ottica, forni da campo è una colombaia militare.
Altro gruppo è costituito dalla antica biblioteca papale e locali attigui, ove sono riuniti documenti preziosissimi della storia del Genio, relazioni sullo campagne dell'Indipendenza, disegni di fortificazioni in numero di 1600 circa; resti di fortificazioni.
Un quarto gruppo è costituito da tre ambienti (detti anticamente Cagliostro) ove sono fotografie, apparati telografici ed un telegonometro Marzi in azione. Un quinto gruppo, finalmente, è alla cima del Castello, sotto lane gelo di bronzo; ivi è una bella raccolta di strumenti di telegrafia ottic: odelli di aereostatica; galleggianti lagunari, ponti mil strumenti ed apparecchi invontati o proposti da ufficiali del Genio.
Il nuovo museo è interessante ed è aperto al pubblico secondo l'orario consueto per la visita di Castel Sant'Angelo."
A Castel Sant'Angelo si svolgono le Mostre Retrospettive dell'Esposizione Universale. Come spazio espositivo sono utilizzate le Casermette e un padiglione costruito nello slargo libero accanto al Palazzaccio. Sul bastione ovest viene allestito un Padiglione per i Congressi. Tra l'esposizioni, la ricostruzione di una farmacia del XVII secolo e di un laboratorio alchemico con una sezione dedicata alla storia della medicina, che alla fine della fiera saranno il nucleo di un nuovo Museo di Storia dell'Arte Sanitaria. Il famoso tenore Evan Gorga, concede per l'esposizione alcune delle sue collezione, tra cui 280 strumenti musicali.
Con regio decreto, il Museo dell'ingegneria militare cambia nome in Museo Storico del Genio Militare. Le collezioni espositive si spostano dall'interno di Castel Sant'Angelo alle adiacenti Casermette di Urbano VIII, per far posto alle nuove mostre programmate per l'Esposizione universale.
Nell'ambito dei festeggiamenti per i cinquant'anni dell'Unità d'Italia, il Re partecipa alla prima inaugurazione delle Mostre programmate per l'Esposizione Universale a Roma. La cerimonia si svolge a Villa Cartoni, sede della Mostra internazionali di Belle Arti. Gli altri eventi sono la Mostra Archeologica, alla Certosa e Terme di Dioclezioano; Mostra Etnografica regionale, a Piazza d'armi; Mostra delle Retrospettive, a Castel Sant’Angelo; Mostra del Risorgimento e delle raccolte Garibaldine al Vittoriano; Mostra dell'Agro Romano, presso Ponte Flaminio.
A seguito del successo delle mostre retropsettive per l'Expo 1911, a Castel Sant'Angelo sono esposti in un museo storico musicale, oltre mille strumenti della collezione di Evan Gorga.
Inaugurazione del dispensario Regina Elena, un padiglione provvisorio in legno realizzato all'interno della cinta di Castel Sant'Angelo.
Il Ke con i generali Diaz, Badoglio e Albirri partecipano alla riapertura del Museo del Genio Militare a Castel S. Angelo:
"Oggi che il Museo segna la terza tappa nella sua storia e nel suo progresso, esso è racchiuso in tre vasti padiglioni, uno dei quali, di recente costruzione, contiene più speciamente i cimelii della ultima guerra."
Con Regio decreto n.604, viene istituito il Museo nazionale di Castel Sant'Angelo, per raccogliervi i più insigni cimeli del Regio esercito italiano e opere d'arte medievale e del rinascimento.
In occasione del X anniversario dell'intervento italiano nella guerra, i gloriosi vessilli dei disciolti reggimenti di guerra, vengono portati a Castel Sant'angelo per essere custoditi nel Museo storico. Il Re vittorio Emanuele III e l'on. Mussolini, accolgono alla Stazione Termini i sacri vessilli. Il corteo passa dal Quirinale ed arriva a Castel Sant'Angelo passando da Ponte Elio.
In seguito alla riduzione di quadri dell'esercito, quindici reggimenti di fanteria sono stati disciolti e le rispettive bandiere sono solennemente consegnate, al Museo militare di Castel Sant'Angelo. Presenziano alla cerimonia, il Re, il Capo del Governo Mussolini ed i marescialli Diaz, Giardino e Badoglio.
I vagoni del Treno di Pio IX sono trasferiti da Castel Sant'Angelo (dove erano rimasti in deposito dalla grande mostra per il cinquantenario del Regno d'Italia) nella sede del Museo di Roma in via dei Cerchi.
Riunione tenuta in Castel Sant'Angelo presso la direzione del Museo del Genio tra il Ministero della Guerra, il Governatorato di Roma e le direzioni del Museo del Genio e di Castel Sant'Angelo allo scopo di prendere accordi relativi al progetto di sistemazione del parco del Castello, impresa che il Governatorato intendeva attuare nell'arco di pochi mesi. Il progetto prevede la demolizione di ogni costruzione parassitaria, comprese le casermette di Urbano VIII, che insieme al padiglione rimasto dall'Esposizione del 1911 ospitavano il Museo dell'Arma del Genio militare.
Il Museo dell'ingegneria militare italiana, viene spostato da Castel Sant'Angelo alla Batteria Tevere presso il lungotevere delle vittorie.
IV giorno di visita di Adolf Hitler a Roma. A causa del maltempo viene rimandata la partecipazione all'esercitazioni a Furbara e Santa Marinella. Guidati sempre da Ranuccio Bianchi Bandinelli, i due gerarchi visitano la mattina nuovamente la Mostra Augustea della Romanità, poi i Palazzi Capitolini, Castel Sant'Angelo. Alle ore 16.30 il corteo si dirige alle Terme di Diocleziano (dove si trova l'Ara pacis) e poi alla Galleria Borghese. A sera partecipano al banchetto organizzato a Palazzo Venezia, a cui segue un discorso dei due gerarchi alla folla, dal balcone del palazzo.
A Castel Sant'Angelo torna la Statua restaurata dell'Arcangelo San Michele
1931
Marcello Piacentini
Allargamento del Lungotevere di Castel Sant'Angelo
Piano Regolatore del 1931
1911
anonimo
Esposizione 1911 a Castel S. Angelo
1911
Aldo Molinari
Festa del cinquantesimo
L'Illustrazione Italiana 1911
1896
Ettore Roesler Franz
Castel S. Angelo
Roma sparita
1895
Dante Paolocci
Apertura del ponte Sant'Angelo Restaurato
L'Illustrazione Italiana 1895
1892
Dante Paolocci
Distruzione e ricostruzione di Castel Sant'Angelo
L'Illustrazione Italiana 1892
1874
John Henry Parker
Mura leonine con Castel Sant'Angelo
The Archeology of Rome
1855
Paul Marie Letarouilly
Vista generale del Vaticano
Le Vatican et la Basilique de Saint-Pierre
1855
Paul Marie Letarouilly
Pianta generale del Vaticano
Le Vatican et la Basilique de Saint-Pierre
1850
Luigi Rossini
Veduta della Mole adriana e del ponte Elio
1835
Giovanni Battista Cipriani
Castel Sant'Angelo
Itinerario figurato degli edificij più rimarchevoli di Roma
1835
Giovanni Battista Cipriani
Castel Sant'Angelo
Itinerario figurato degli edificij più rimarchevoli di Roma
1835
Domenico Amici
Castel Sant'Angelo
Raccolta delle principali vedute di Roma
1827
Agostino Penna
Veduta della Mola di Adriano
Vedute pittoriche de monumenti antichi e moderni di Roma
1818
Pietro Parboni
Mausoleo di Adriano
Raccolta de monumenti più celebri di Roma antica
1814
Christoffer Wilhelm Eckersberg
Vista su Castel Sant'Angelo
1795
Domenico Pronti
Veduta della Porta Castello
Nuova raccolta di 100 vedutine moderne della città di Roma e sue vicinanze
1765
Giuseppe Vasi
Veduta di Borgo
Le rovine delle antiche Magnificenze di Roma
1761
Jean Barbault
Restes du Mausolee d`Adrien
Les plus beaux monuments de Rome ancienne
1761
Domenico Montaigù
Veduta di Porta Castello
Nuova raccolta delle più belle Vedute di Roma
1760
anonimo
Castel Sant'Angelo
1756
Giovan Battista Piranesi
Mausoleo di Adriano
Le Antichità Romane - Tomo IV
1747
Giovan Battista Piranesi
Veduta del del Mausoleo d' Elio Adriano
Vedute di Roma
1747
Giuseppe Vasi
Porta Castello
Delle Magnificenze di Roma antica e moderna - Libro I
1747
Giovan Battista Piranesi
Veduta del Ponte Sant'Angelo
Vedute di Roma
1745
anonimo
Castel Sant'Angelo
Roma antica, e moderna
1708
Bonaventura van Overbeek
Le Chateau S. Ange
Les restes de L'Ancienne Rome
1697
Pietro Santi Bartoli
Veduta di Castel S. Angelo
Gli antichi sepolcri overo mausolei romani et etruschi trovati in Roma e altri luoghi celebri
1669
anonimo
Ponte Sant'Angelo
Numismata Pontificum Romanorum quæ à tempore Martini V
1666
Lievin Cruyl
Castel Sant'Angelo
Prospectus Locurum Urbis Romae Insignium
1665
Giovan Battista Falda
Veduta di Caste Sant'Angelo
Nuovo Teatro delle Fabbriche, et edificii sotto Papa Alessandro VII
1641
Israel Silvestre
Castel Sant'Angelo
Antiche e Moderne Vedute di Romae
1638
anonimo
Castel Sant'Angelo
Ritratto di Roma moderna
1629
Giovanni Battista Mercati
Castelo Sant'Angello
Alcune vedute et prospettive di luoghi disabitati di Roma
1624
Giacomo Lauro
Festa della Girandola a Castel S. Angelo
1615
Aloisio Giovannoli
Moles Hadriani
Vedute degli antichi vestigj di Roma
1615
Aloisio Giovannoli
Moles Hadriani
Vedute degli antichi vestigj di Roma
1607
Giovanni Maggi
Fortezza e ponte di Cast. S. Angelo
Aedificiorum et ruinarum romae ex antiquis
1579
anonimo
La Girandola a Castello S. Angelo
Speculum Romanae Magnificentiae
1579
Ambrogio Brambilla
Castel Sant'Angelo con la Girandola
Speculum Romanae Magnificentiae
1575
anonimo
Castel Sant'Angelo
Speculum Romanae Magnificentiae
1575
Nicolas Beatrizet
Castel Sant'Angelo
Speculum Romanae Magnificentiae
1575
anonimo
Castel Sant'Angelo
Speculum Romanae Magnificentiae
1569
Giovanni Battista Cavalieri
Moles quam Hadrianus Imp.
Vrbis Romae Aedificiorvm
1557
anonimo
Imperator Caesar Hadrian mavsolevm
Speculum Romanae Magnificentiae
1556
Hieronymus Cock
Sacco di Roma
Praecipua aliquot Romanae antiquitatis ruinarum
1550
Philip Galle
Castellum S. Angeli
Ruinarum varii prospectus, ruriumque aliquot delineationes
1550
Philip Galle
Burgus Romae
Ruinarum varii prospectus, ruriumque aliquot delineationes