Informazioni storiche

Informazioni storiche artistiche sul monumento

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Data: 136 / 1660

Codice identificativo monumento: 432

Cronologia

19/12/1450: Mentre i pellegrini procedono verso San Pietro una mula con due ceste imbizzarrisce e “la gente per la calca granne cascava in terra, et fo nello ditto ponte sì granne pressura”, scrive Stefano Infessura, “che lì vi morsero persone doiciento, e tre cavalli affocati, et la ditta mula et molti cascaro in fiume”.

5/4/1536: L'imperatore Carlo V giunge a Roma. Il corteo entra trionfalmente da Porta San Sebastiano alle ore 11. In testa marciano quattromila fanti spagnoli al comando del marchese del Vasto, in righe di sette e cinquecento cavalieri, seguivano gli inviati di Firenze, Ferrara e Venezia, i baroni romani, i grandi di Spagna, il senatore di Roma e il governatore della città. Procedono davanti all'imperatore, vestito di velluto viola e su un cavallo bianco, cinquanta giovinetti dell'aristocrazia romana, vestiti di seta viola. Seguono l'imperatore, i cardinali a cavallo a due a due. Poi 1500 soldati di fanteria, 300 cavdeggeri alla borgognona e 1000 archibugieri. Chiude il corteo la guardia imperiale, di duecento uomini. Il corteo percorre l' Appia, passando davanti alle Terme di Caracalla e al Settizonio, sotto gli archi di Costantino e di Tito, attraverso il Foro e l'Arco Settimio Severo, girando intorno al colle capitolino, raggiungendo la piazza di San Marco) dove era stato eretto da Sangallo il Giovane un arco trionfale ornato di statue e pitture). Probabilmente l'imperatore, fa sosta al palazzo Caffarelli, per poi proseguuire lungo la via Papale e i Banchi, il ponte di Castel Sant'Angelo e attraverso Borgo, arriva in piazza San Pietro salutato dal rombo delle artiglierie di Castello. Davanti alla basilica, Carlo V scese da cavallo e presenta il rituale omaggio al pontefice che lo aspettava nel portico. Insieme entrano in San Pietro per assistere a una funzione religiosa e si recarono nella sala Regia e nella cappella di Nicolò V, dove il papa prese congedo e l'imperatore fu accompagnato nell'alloggio predisposto.

3/11/1586: Nonostante la difesa dell'avvocato Prospero Farinacci, Roberto Altemps viene condannato a morte per adulterio. L'esecuzione si svolge con una decapitazione presso il ponte Sant'Angelo.

11/9/1599: Beatrice Cenci, la matrigna e il fratello maggiore Giacomo partono dalla Corte Savella al patibolo nella piazza di Ponte Sant'Angelo. Le due donne vengono decapitate con la spada. Giacomo viene seviziato durante il tragitto con tenaglie roventi, mazzolato e infine squartato.

11/7/1711: A Ponte Sant'Angelo vengono impiccati, squartati e esposti al pubblico Antonio Ranni di Anagni e Filippo Pallone di Montefortino.

20/3/1798: Festa della Federazione, su modello della cerimonia che si era svolta il 14 luglio 1790 a Parigi. Al centro di piazza San Pietro viene costruito un podio circolare a gradoni, fiancheggiato da quattro colonne classiche scannalate, cinte da festoni di fiori e sormontate da sculture che rappresentavano una figura femminile alata (seduta sul globo e con in mano una tromba e una corona d'alloro, simboleggiante l'invito al popolo a realizzare una nuova società migliore). A piazza di ponte Sant'Angelo viene eretto un Arco trionfale.

13/7/1833: A Ponte Sant'Angelo viene decapitato Benedetto Mazio.

11/7/1835: A Ponte Sant'Angelo viene decapitato Giovanni Orioli di Lugo.

13/7/1881: Traslazione della salma di Pio IX nella chiesa di San lorenzo al Verano. La cerimonia comincia alla mezzanotte tra il 12 e il 13 luglio, secondo l'uso dell'epoca. Ad accompagnare la salma del pontefice lungo le strade si accalcano migliaia di cittadini. La cerimonia viene interrotta presso ponte Sant'Angelo da un gruppo di anticlericali che al grido di «al fiume il papa porco», attaccando il corteo funebre con sassi e bastoni nell'evidente intento di gettare la salma di Pio IX nel Tevere. Solo grazie alla pronta reazione della polizia si evitano gravi incidenti; sono richiamati rinforzi provenienti dall'esercito (ai militari, infatti, era stato imposto di restare consegnati in caserma in via precauzionale). Dopo alcune ore il corteo funebre riesce a riprendere la processione sino a San Lorenzo in una situazione di relativa tranquillità.

Progetto

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