Data: 1293 / 1823
Codice identificativo monumento: 453
Papa Simmaco inaugura il sinodo dei vescovi riunito a San Pietro in vaticano, per decide sulle nuove norme per la successione papale: La nomina del successore deve competere di norma al vescovo in carica, in caso di morte improvvisa, all'ordo ecclesiasticus (Gli atti di questo sinodo si sono conservati ed anno aiutato a ricostruire la lista delle chiese presenti all'epoca a Roma): Aemilianae (Santi Quattro Coronati), Anastasiae (Sant'Anastasia al Palatino), SS. Apostolorum (Santi Apostoli), Byzantis o Vizantis (sconosciuta), Caeciliae (Santa Cecilia in Trastevere), Clementis (San Clemente), Crescentianae (San Sisto Vecchio), Crysogoni (San Crisogono), Cyriaci (di incerta identificazione), Damasi (San Lorenzo in Damaso), Equitii (San Martino ai Monti), Eusebi (Sant'Eusebio), Fasciolae (Santi Nereo e Achilleo), Gaii (Santa Susanna), Iulii (Santa Maria in Trastevere, identico al Callixti), Lucinae (San Lorenzo in Lucina), Marcelli (San Marcello al Corso), Marci (San Marco), Matthaei (San Matteo a via Merulana), Nicomedis (San Nicomede in Via Nomentana), Pammachii (Santi Giovanni e Paolo), Praxedis (Santa Prassede), Priscae (Santa Prisca), Pudentis (Santa Pudenziana), Romani (sconosciuto), S Sabinae (Santa Sabina), Tigridae (incerto, forse Santa Balbina all'Aventino), Vestinae (San Vitale, Valeria Gervasio e Protasio ), S Laurenti (San Lorenzo in Panisperna).
Pasquale I sposta il corpo di Santa Cecilia dalle Catacombe di San Callisto alla nuova chiesa di Santa Cecilia in Trastevere.
Papa Clemente VII affidato il complesso di Santa Cecilia ad un gruppo di monache benedettine.
Nel corso dei restauri al presbiterio della chiesa di Santa Cecilia in Trastevere, sono scoperti e riesumati i corpo dei santi sepolti da Pasquale I. "Tanto si cavò che si trovorno dui pili di marmoro coperti : in uno vi erano li dui papi, cioè san Lutio et santo Urbano, et nell’altro ve n’erano tre, cioè san Valeriano, san Tiburtio et san Massimo" (Cronica delle monache benedettine). "Il corpo di san Tiburzio fu riconosciuto da quello di Valeriano per questo motivo, che era privo di testa, che veniva conservata nella chiesa in un tabernacolo apposito, staccata – come si crede – dallo stesso papa Pasquale ; il corpo di san Valeriano, poi, fu distinto di quello di san Massimo per il fatto che fu trovato il suo capo staccato dal busto perché gli era stato reciso conla spada e anche per la grandezza e per la proporzione della forma era talmente simile al capo di Tiburzio, che si poteva facilmente arguire appartenessero a due fratelli all’incirca della stessa età" (A. Bosio, Historia).
Papa Clemente VIII ordina che la salma di Santa Cecilia venga lasciata in esposizione ai fedeli fino al 22 novembre, giorno in cui si celebra per tradizione la festa dei natali della martire. Il corpo viene esposto "sopra un ricchissimo talamo, in una stanza munita di grosse inferriate e vigilata continuamente dalla Guardia Svizzera e per impedire la folla di carrozze furono sbarrate tutte le strade di Trastevere" e poi venne sepolto nella cripta all'interno di una sfarzosa cassa di 254 libbre d'argento.
Cerimonia di rideposizione della salma di Santa Cecilia. Papa Clemente VIII nel giorno della festa di Santa Cecilia, visita il corpo ancora esposto nell'omonima basilica di Trastevere. Seguendo otto cardinali che portavano a spalla la bara, scoppiò a piangere. E con lui pianse tutto il popolo romano “per l’ultima vista di un sì bello e tanto miracoloso corpo”.
Scoperta di una tomba contenente una brocchetta di terracotta e un Epigrafe funeraria dedicata a Tecla, adaedem sanctae Caeciliae in Regione transtiberina (Vettori).
Papa Leone XII, con la bolla "Super universam", riordina le parrocchie di Roma. Sono istituite le parrocchie di Santa Lucia del Gonfalone, Santa Maria Maggiore in San Vito e quella di San Rocco. Sono soppresse le parrocchie di Santa Maria in Posterula, Sant'Apollinare, Santo Stefano del Cacco, San Nicola dei Prefetti, Santa Maria ad Marthyres, Santa Maria in trivio, San Benedetto in piscinula (le sue funzioni sono trasferita a Santa Maria della Luce, l'edificio chiuso al pubblico e gli arredi sacri trasferiti a Santa Maria della Pace), Santa Cecilia (le sue funzioni sono trasferisce alla chiesa grande dell'Istituto San Michele).
Si avviano i primi scavi sotto la basilica di Santa Cecilia a Trastevere. Sono scoperti i resti di una domus del II secolo a. C. poi trasformata in insula.
Restauri nella chiesa di Santa Cecilia in Trastevere.
Si concludono i restauri nella chiesa di Santa Cecilia in Trastevere. Viene ripristinata la Cappella Ponziani, precedentemente riadattata a sacrestia.
Nuova campagna di scavi nei sotterranei di Santa Cecilia trastevere effettuati dalla Soprintendenza archeologica di Roma (con uno scavo condotto dagli archeologi Neda Parmegiani e Alberto Pronti) portatono alla luce un battistero del quinto secolo.
1856
anonimo
Urna e basamento di Niccola Fortiguerra
Raccolta di monumenti sacri e sepolcrali scolpiti in Roma
1856
anonimo
Urna e basamento di Niccola Fortiguerra
Raccolta di monumenti sacri e sepolcrali scolpiti in Roma
1846
Luigi Canina
Pianta di S. Cecilia
Tempj cristiani
1840
Paul Marie Letarouilly
Pianta di Santa Cecilia
Edifices Modernes de Rome
1835
Giovanni Battista Cipriani
Santa Cecilia
Itinerario figurato degli edificij più rimarchevoli di Roma
1758
Giuseppe Vasi
Chiesa e Monastero di S. Cecilia
Delle Magnificenze di Roma antica e moderna - Libro VIII
1758
Giuseppe Vasi
Chiesa e Conservatorio di S. Pasquale di Baijlon
Delle Magnificenze di Roma antica e moderna - Libro VIII
1588
Girolamo Francino
S. Cecilia
Le cose maravigliose della citta di Roma