Codice identificativo monumento: 4619
Costituzione del nuovo museo di sculture del cimitero di pretestato:
"Siffatti lavori non furono di esplorazione solamente, ma ebbero anche per obiettivo di raccogliere e sistemare l'enorme e prezioso materiale marmoreo, sfuggito ai nefasti provveditori delle fornaci da calce; e lo scopo si raggiunse praticamente, costruendo un quadriportico dove si trasportò tutto quanto l'informe maferiale, in attesa di poterlo studiare, e con la speranza di poterlo, anche in parte, ricomporre.
Si liberarono in tal modo dai frammenti di sarcofagi le cripte, e specialmente quella assai vasta della spelunca magna; e si pose efficace riparo alle frane, ristabilendo così l'accessibilità e la viabilità del luogo.
A mostrar poi quanto grande sia stata la dispersione del materiale del cimitero, sta il fatto che oggi sono tornate alla Catacomba di Pretestato le parti quasi complete del carme Damasiano in onore dei martiri Felicissimo ed Agapito, riapparse durante la demolizione della Chiesa di San Nicola ai Cesarini in Roma.
I lavori nel cimitero, diretti con grande cura dalla Commissione, hanno poi fatto recuperare un ricco materiale epigrafico che sì sta ora riordinando.
Ma la ricchezza veramente straordinaria di avanzi marmorei del cimitero di Pretestato, e il loro riordinamento, hanno permesso di compiere preziose ricostruzioni, o meglio reintegrazioni, di un altissimo pregio artistico.
Si trattava di esaminare e classificare accuratamente una immensa quantità di frammenti, cercando di ricomporre, per quanto era possibile, i vari monumenti di cui i frammenti stessi facevano parte.
A tale lavoro che esigeva dottrina, abnegazione e pazienza grandissime, si sobbarcò, per cortese concessione dell'Istituto Archeologico Germanico la signorina dott. Giitschow; la quale si dedicò per lunghi mesi all'opera di ricostruzione delle sculture, con felici ed insperati risultati."
Il Soprintendente regionale decreta l’interesse archeologico particolarmente importante dell’area interessata dalla presenza di parte della necropoli sopraterra (subdiale) e della catacomba di Pretestato.