Codice identificativo monumento: 4647
Il Capitolo di Santa Maria Maggiore delega il canonico Ravenna per far benedire “L’Oratorio o sia cappella della tenuta del Forno nuovamente fabbricata per potervi celebrare la S.Messa”.
Per realizzare la ferrovia Roma-Tivoli, viene livellata la zona presso la tenuta di Settecamini. La chiesa e le due osterie risultano infine sopraelevate di circa metri 2,00 rispetto alla nuova quota stradale.
Un certo Cesare Trinchieri si dichiara pronto a prendere in affitto “la tenuta del Fornaccio o Settecamini”, di proprietà dei Borghese.
Il Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena pongono la prima pietra della Borgata Rurale di Settecamini. I terreni sono stati venduti dal duca Leopoldo Torlonia al comune di Roma.
Intervento di restauro avviato dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, che interessa la facciata e le coperture della chiesetta di Sant'Isidoro a Settecamini, a cura dell’ing. Formosa.
L’area in cui la chiesa sorge apparteneva al Capitolo di S. Maria Maggiore.