Data: 1686 / 1790
Codice identificativo monumento: 466
/10/1686: Monsignor Carlo Tommaso Odescalchi, a seguito dei lavori di ricostruzione dell'Ospizio di San Galla, acquista un terreno presso il porto di Ripa ed avvia la costruzione di un nuova struttura a Ripa Grande, dove i ragazzi provenienti dal Collegio fondato a Piazza Margana, potessero essere avviati a varie attività artigianali.
9/4/1689: I ragazzi del Collegio San Michele si trasferiscono nella nuova sede a Ripa.
11/1/1693: Papa Innocenzo XII acquista da Livio Odescalchi lo stabile del Collegio San Michele a Ripa con l'intento di istituire una nuova struttura e più complessa struttura per coordinare le attività assistenziali a Roma.
20/5/1693: Papa Innocenzo XII istituisce con la bolla Ad exercitium pietatis, l'Ospizio Apostolico San Michele per i poveri ed inabili. Fra i vari ordinamenti gestionali, dispone che l'insegnamento impartito debba essere esclusivamente di carattere artigianale con la proibizione di insegnare la grammatica e le scienze liberali.
15/9/1699: Papa Innocenzo XII, con un motu proprio affida la gestione dell'Ospizio Apostolico dei poveri invalidi ad una congregazione fondata da tre cardinali ed un prelato con funzioni esecutive.
1/9/1701: Posa della prima pietra della Casa di Correzione minorile presso l'Ospizio San Michele.
1703: Viene inaugurato il lanificio nell'Ospizio apostolico San Michele, prima struttura basata su criteri professionali che si avvale soprattutto del lavoro dei detenuti nella Casa di Correzione. A tale scopo l'istituto ottiene in dono 15 once d'acqua dell'Acqua Paola.
14/11/1703: Papa Clemente XI, con un motu proprio norma la disciplina del carcere minorile all'Ospizio apostolico San Michele. Concede 15 once d'acqua per le esigenze del lanifico (che si avvale soprattutto del lavoro dei detenuti nella Casa di Correzione) e le rendite delle dogane di Terra e di Ripa.
31/1/1708: Papa Clemente XI autorizza i cardinali protettori dell'Ospizio Apostolico San Michele di procedere agli acquisti necessari ad ampliare la fabbrica per ospitare i vecchi dall'Ospedale di Ponte Sisto e le Zitelle del Laterano.
23/2/1714: In sostituzione di Carlo Fontana, sono nominati alla direzione della fabbrica dell'Ospizio Apostolico San Michele, Filippo De Romanis e NiCcola Michetti.
12/9/1715: Consacrazione della Chiesa della Trasfigurazione di Nostro Signore Gesù Cristo, detta Chiesa Grande dell'Ospizio apostolico San Michele.
1738: Viene conclusa la costruzione nell'Ospizio apostolico San Michele, di un carcere per le donne condannate per delitti comuni e meretrici.
24/2/1790: Papa Pio VI, con motu proprio, risolve una controversia con le monache di Santa Cecilia che permette la ripresa dei lavori all'Ospizio apostolico San Michele.
1797: Le Zitelle ospitate nel Conservatorio del Palazzo Lateranense, si trasferiscono nella nuova ala realizzata apposta al complesso del San Michele a Ripa. All'istituto sono assegnati 4.000 scudi annui.
1827: Il carcere minorile maschile viene spostato dal complesso del San Michele alla nuova struttura fatta costruire accanto alle carceri nuove a via Giulia.
1827: Il carcere femminile viene spostato dal complesso del San Michele al Deposito di Mendicità di termini, presso gli ambienti dei granai gregoriani.
1829: Monsignor Antonio Tosti assume la presidenza dell'Istituto San Michele. Si impegna in una riorganizzazione del complesso, ampliando i settori d'insegnamento nelle officine ed avviando la costituzione di vere e proprie scuole d'arte. Ripristina alcune forme d'insegnamento ormai perdute, come l'arte di tessere la seta o quella di fare arazzi.
29/9/1832: Inaugurazione della nuova facciata della chiesa grande dell'Istituto San Michele.
1834: Carlo Luigi Morichini assunme la direzione effettiva, con il titolo di vicepresidente, dell'ospizio di San Michele a Ripa Grande. La carica gli permette di approfondire la conoscenza e il funzionamento dei molti istituti di carità e beneficenza della città.
27/9/1835: Il cardinale Giuseppe della Porta Rodiani svolge una nuova consacrazione della chiesa grande dell'Istituto San Michele, a conclusione dei lavori di completamento.
18/2/1839: Crollo di un ala dell'Istituto San Michele con diverse vittime. La relazione attesta come causa la scarza qualità delle murature realizzate dall'architetto Forti negli ultimi lavori al complesso.
1844: I vecchi della Pia casa d'Industria di Santa Maria degli Angeli alle terme sono trasferiti all'Ospizio San Michele.
1850: L'ala del carcere minorile nell'istituto San Michele viene adibita a carcere politico.
1861: Vengono chiuse la comunità dei ragazzi e l'opificio dell'istituto San Michele.
1868: Le suore di San Giuseppe sono incaricate di gestire il Conservatorio dei Vecchi all'Istituto San Michele.
29/10/1871: L'Ospizio apostolico San Michele, a causa della grave situazione economica, è costretto a stipulare un accordo con il Governo Italiano. Sono cedute le sue proprietà immobiliari, per 2.000.000 di lire e una rendita (comunque insufficiente alle reali necessità di gestione).
1882: Nel complesso del San Michele a Ripa si installa la fonderia Bastianelli.
1898: Nel complesso del San Michele a Ripa si installa una officina zincograficica e di fotoincisioni.
4/4/1903: Con regio decreto, nel settore del Carcere dei ragazzi dell'Istituto San Michele, viene impiantato il riformatorio per corrigendi, per ragazzi di età non superiore ai 14 anni.
1924: Il Museo dei Gessi dell'Università la Sapienza viene spostato dai locali al Testaccio, presso il palazzo dell'Istituto San Michele.
4/2/1926: Viene deciso con regio decreto, nel tentativo di riorganizzare le sue attività, che le officine artistiche dell'Istituto San Michele sono accorpate al Regio Istituto Nazionale di Istruzione Professionale all'Esquilino. Cessano le attività dell'Arazzeria.
7/6/1928: Regio decreto n.1353 che accorpa l'Istituto San michele con l'Orfanotrofio di Santa Maria degli Angeli.
1935: I calchi del Museo dei Gessi dell'università la Sapienza sono trasferiti nella nuova sede, mantenendo il criterio di un ordine cronologico tradizionale.
1938: Gli assistiti dell'Istituto Romano San Michele sono trasferiti alla nuova sede a Tormarancia. Il complesso dei due Carceri e della Caserma dei Doganieri sono unificati e ristrutturati per mantenere attivo un riformatorio maschile.
1944: Il centro di rieducazione Aristide Gabelli, distrutta dai bombardamenti la sede a via dei Sabelli, viene trasferito nel settore del carcere dei Ragazzi all'Istituto San Michele.
1956: Novo crollo al complesso dell'istituto San Michele a Ripa. Cede l'ala tra Via di San Michele e Piazza di Santa Cecilia (verrà ricostruita come abitazione civile).
3/8/1958: Viene posto il vincolo storico al complesso di San Michele a Ripa.
11/11/1962: A causa di un nuovo crollo di alcune strutture interne, il complesso di San Michele a Ripa viene dichiarato pericolante e sgombrato anche delle ultime botteghe artigiane, ultima rendita dell'ente.
1/8/1969: Il complesso del San Michele viene acquisito dallo Stato e destinato a sede dell'allora Direzione centrale Antichità e belle arti del ministero della pubblica istruzione.
1972: Cessano le attività del riformatorio del San Michele.
14/12/1974: Dallo scorporo dal Ministero della pubblica istruzione, viene istituito con decreto-legge del governo Moro IV, il Ministero per i beni culturali e l'ambiente. Primo titolare del dicastero Giovanni Spadolini. Il nuovo istituto, programmaticamente definito "per" i beni culturali, a rimarcare la volontà di creare un organo prevalentemente tecnico, raccoglie in buona parte le competenze e le funzioni in materia che erano prima del Ministero della pubblica istruzione, quali antichità e belle arti, accademie e biblioteche. A queste competenze e funzioni si aggiungono quelle del Ministero dell'interno, come gli archivi di Stato, e della Presidenza del Consiglio dei ministri, come la discoteca di Stato, l'editoria libraria e diffusione della cultura. La sede amministrativa del Ministero si installa a Palazzo del Collegio Romano, mentre nel Complesso Monumentale di San Michele a Ripa trovano sede la Direzione generale archeologia, belle arti e e paesaggio (ABAP), l'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD).
1977: Crolla l'ala su via del Porto del Complesso del San Michele.
1990: Il Gabinetto fotografico nazionale, in seguito all'unificazione con il Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, si sposta dal convento di Santi Cosma e Damiano al palazzo dell'Istituto San Michele a Ripa.
2010: L'Istituto centrale per il restauro cambia sede operativa. Dal ex Noviziato di San Francesco di Paola, si sposta nel complesso monumentale di San Michele a Ripa Grande.
L'organizzazione interna delle quattro comunità ospitate nell’istituto San Michele è descritta dettagliatamente da Giuseppe Vai, prelato e segretario dell’Ospizio, in una relazione del 1778 scritta in occasione della venuta a Roma dell’Imperatore d’Austria Giuseppe II:
All’epoca al San Michele accedevano ragazzi fra i sette e gli undici anni orfani di padre, la cui madre doveva avere almeno tre figli, e potevano rimanere all’istituto fino a venti anni imparando dapprima a leggere e scrivere, per essere poi avviati ad una delle numerose scuole di arti e mestieri, o alle discipline artistiche. Nel primo caso, sotto la guida di esperti maestri artigiani diventavano falegnami, tessitori, librai, vetrai, sarti, etc. e potevano essere utilizzati anche per lavori ordinati da privati, ricevendo un compenso che veniva loro consegnato al momento in cui lasciavano l’Istituto. Nel secondo caso frequentavano le scuole di disegno, pittura, architettura, incisione della medaglia, intaglio dei cammei, tessitura degli arazzi, musica, mosaico, scultura, etc.
Per essere ammessi nell’Ospizio dei Vecchi bisognava avere i seguenti requisiti: essere nati a Roma o ivi residenti da almeno cinque anni; avere compiuto 60 anni di età o essere invalidi (sordi, ciechi, etc.), ma non affetti da malattie contagiose. Davanti al notaio dell’Ospizio dovevano inoltre giurare di essere poveri.
Il regolamento dell’Istituto delle Vecchie era simile a quello dei Vecchi. Anche il vitto era analogo, e così il vestiario, che però le donne dovevano confezionare per conto proprio, ed era rinnovato ogni tre anni.
Nel Conservatorio delle Zitelle venivano accolte orfanelle tra i sette e gli undici anni, sotto la direzione di una priora e due preti, che rigorosamente vigilavano sull’adempimento dei loro doveri e del loro lavoro, che le impegnava per quindici ore e mezzo al giorno.
Le Zitelle venivano dimesse solo in tre casi: al compimento del cinquantesimo anno di età, se si facevano suore, se si sposavano.
1699
Alessandro Specchi
Complesso di San Michele
Nuovo Teatro delle Fabbriche et Edificii sotto Papa Innocenzo XII
1702
anonimo
Carceri per correzione della gioventu
Studio d'architettura civile
1702
anonimo
Carceri per correzione della gioventu
Studio d'architettura civile
1702
anonimo
Carceri per correzione della gioventu
Studio d'architettura civile
1739
Giuseppe Vasi
Carcere delle Donne
Nuovo teatro delle fabriche et edifici fatte fare in Roma sotto Papa Clemente XII
1747
Giuseppe Vasi
Porta Portese
Delle Magnificenze di Roma antica e moderna - Libro I
1747
Giovan Battista Piranesi
Porto di Ripa Grande
Vedute di Roma
1754
Giuseppe Vasi
Ripa Grande
Delle Magnificenze di Roma antica e moderna - Libro V
1761
Giuseppe Vasi
Arsenale di Ripa Grande
1829
Luigi Rossini
Veduta di Porta Portese
Le Porte antiche e moderne del recinto di Roma
1831
anonimo
Veduta del Tevere e del Colle Aventino
1865
Paolo Cacchiatelli
Porto di Ripa Grande
Le scienze e le arti sotto il pontificato di Pio IX