Codice identificativo monumento: 47
Sistemandosi le terre addossate agli insigni avanzi del grande portico che circondava il Foro Olitorio, scoperti parecchi anni or sono dal comm. Augusto Castellani sul lato destro del vicolo della Bufala, si è rinvenuto: Due piccoli frammenti di bassorilievo, spettanti ad un sarcofago marmoreo: in uno rimane la figura di un pastore appoggiato al pedo, e la testa con la parte anteriore di un ariete; nell'altro, una sola testina giovanile, che guarda in alto. Un vasetto fittile, rozzo, alto m. 0,05. Tre verticchi in terracotta. Due pezzi di lastra di porfido. Uno sperone medioevale, ossidato. Una lama di daga, moderna. Sette piccole monete papali di bronzo.
Si sono inoltre ricuperati tre frammenti di lastre marmoree inscritte. I) primo reca: ..:AO RI ES ...|... GI AGA P ...|... AURELIO IA ...|... SE VI BV ...|... VS QVE PC ...| R V
Nel secondo si legge: M V ELIVS PARTEN |... VS AVGG LIBERTO
Il terzo conserva soltanto queste poche lettere: ..ONA... | ..ER SI...
G. Gatti.
Nel cavo poi (largo m. 2,00 X 2,00) all'angolo di via della Consolazione con via Montecaprino, alla profondità di m. 8,40 sotto il piano della prima di queste vie, è stato messo alla luce un lato di antica costruzione formata con parallelepipedi di peperino, alti in media m. 0,48. In uno di questi, e propriamente all'angolo, avvi un incavo per una larghezza di m. 0,085 con tre striature parallele che ricorrono nei due lati dell'angolo.
Nella terra di scarico presso questo cavo e lungo la via della Consolazione sono stati trovati pochi altri parallelepipedi di tufo litoide e di peperino rovesciati, alla profondità di circa m. 3,50 sotto il piano stradale moderno.
Dante Vaglieri.
Avvio delle demolizioni alla falde del Campidoglio per la realizzazione della Via del Mare e liberare il colle. Nell'Occasione vengono scavate l'insula dell'Ara coeli, la taberna di via delle tre Pile, l'insula magiore, la casa cristiana ed un Balneum, il portico repubblicano al Vico Jugario. La chiesa di Santa Rita viene smontata ed i pezzi sono depositati in un magazzino comunale in attesa della ricostruzione. Oltre ai resti dell'insula imperiale, ritornano alla luce due piccole memorie di San Biagio de Mercatello: il campaniletto romanico dell’XI secolo con due bifore e l'arcosolio affrescato con la quattrocentesca "Deposizione di Cristo tra la Madonna e S. Giovanni".
Lo storico Alessandro Cremona Urbani identifica alcuni monumenti presenti nel libro Campus Martius Antiquae Urbis di Piranesi: la Tavola XVII (Rudera Circi Flaminij) rappresenta il Tempio B di Largo Argentina; la Tavola XV (Reliquiae Porticus Caii et Lucii) rappresenta il Portico repubblicano al Foro Olitorio.