Data: 1935
Codice identificativo monumento: 483
4/1/1588: In attesa che le condotte dell'acquedotto vergine giungano davanti Palazzo Venezia, si avvia lo spostamento della statua fluviale (chiamata Marforio per una scritta presente ma ora scomparsa, con scritto "Mars in foro"), dalla piazzetta davanti al Carcere mamertino, con l'obiettivo di affiancarla alla vasca già presente a piazza della Concha. Durante lo spostamento della scultura, viene anche scoperta una vasca, che però viene lasciata al campo vaccino (e pochi anni dopo riutilizzata come abbeveratorio). Flaminio Vacca descrisse nelle sue Memorie il ritrovamento della tazza in granito: «… et inanti detto Marforio, volendolo levare, trovorno una gran tazza di granito, quale hoggi serve alla fonte che stà in mezzo del Foro Romano; serve per dar da bere alle bestie, che in quel loco se ne fa mercato».
1815: A seguito della nuova fase di scavi intrapresi presso l'area del Tempio dei Dioscuri, la fontana di Campo vaccino viene smantellata. La vasca viene riutilizzato per ornare una nuova fontana nella Piazza del Quirinale.
1827: Il mascherone della fontana del campo vaccino viene posto ad ornamento di un abbeveratoio nel porto Leonino.
1890: In seguito alla costruzione dei muraglioni del Tevere, il Mascherone che orna l'abbeveratoio del porto leonino viene smontato e depositato nei magazzini comunali.
1935: Il Mascherone della fontana di Campo Vaccino (già ricollocata al Porto Leonino e alla sua demolizione depositato nei magazzini comunali) viene riutilizzato da Antonio Munoz per creare una nuova fontana (aggiungendo un antica vasca termale romana) presso il muro del Giardino degli Aranci a Piazza d'Illiria.
La fontana, che si vede attualmente è il risultato della composizione relativamente recente che l'Architetto Antonio Munoz realizza nel 1936, inserendola in una nicchia del nudo muro di mattoni, cinta della Chiesa di S. Sabina e del Parco Savello.
Il catino, non originario, è un'antica vasca termale di granito, caratterizzata da maniglioni in bassorilievo; da esso l'acqua trabocca nella sottostante piscina a raso terra, di forma rettangolare, riproponendo l'antica struttura.
Il Mascherone , contenuto nella valva di una conchiglia, marcato da ciglia aggrottate e grandi baffi occultanti la bocca d'acqua, è opera dello scalpellino Bartolomeo Bassi che realizza il manufatto nell'anno 1593, sul disegno di Giacomo della Porta.
Il progetto arcitettonico si basa sull'utilizzo di una bella vasca circolare in granito egiziano, che sormontata da un'edicola, con volute laterali, inglobante il mascherone, poggia su una bassa piscina rotonda; la vasca è la gran tazza di granito , così definita da Flaminio Vacca nelle “Memorie” del 1594, proveniente dal Foro Romano; qui è rinvenuta, interrata, davanti alla statua di Martorio, accanto all'Arco di Settimio Severo.
L'opera, alimentata dall'Acqua Felice, va a sostituire la più modesta vasca ivi esistente, realizzata da Matteo Bartolani. La bellezza della composizione dà una nota d'importanza all'area del Foro, ormai pascolo di bovini, e suscita l'interesse di un altro progettista, Carlo Fontana, che ne propone più degna collocazione, nel 1782.
L'idea viene approvata ma realizzata solo nel 1816 : la fontana del Campo Vaccino viene quindi smontata nel 1815 ed il solo catino adorna il piazzale di Montecavallo, antistante la nuova sede papale mentre il mascherone, spogliato dell'edicola, viene addossato ad un nudo muro di un abbeveratoio, nel porto Leonino alla Lungara.
Questa sistemazione, lungo la riva esterna del Tevere, diventa provvisoria per la decisione di costruire i muraglioni degli argini fluviali e dopo esservi stato allocato nel 1827, il Mascherone smette nel 1890 di far zampillare il getto nell'anonimo abbeveratoio, viene quindi rismontato e depositato nei magazzini comunali.
L'Architetto Munoz, operante fin dal 1909 quale Ispettore Generale delle Antichità e Belle Arti nella sistemazione urbanistica di Roma, dirige numerosi lavori di restauro di antichi templi e basiliche della città Caput Mundi; in questo ambito recupera il Mascherone dai magazzini comunali, decide di dargli nuovo lustro e ne propone la collocazione sull'Aventino.
1641
Israel Silvestre
Campo Vaccino
Antiche e Moderne Vedute di Romae
1641
Israel Silvestre
Tempio di Antonio e Faustina
Antiche e Moderne Vedute di Romae
1641
Israel Silvestre
Fontana di Campo Vaccino
Antiche e Moderne Vedute di Romae
1705
Pieter Schenk
Veduta di Campo Vaccino
Roma aeterna
1708
Bonaventura van Overbeek
Fontaine fur la Plaice Romaine
Les restes de L'Ancienne Rome
1725
anonimo
Campo Vaccino
1747
Giovan Battista Piranesi
Veduta di Campo Vaccino
Vedute di Roma
1748
Giovan Battista Piranesi
Veduta del Sito del Foro Romano
Vedute di Roma
1752
Giuseppe Vasi
Parte di Campo Vaccino
Delle Magnificenze di Roma antica e moderna - Libro II
1753
Giuseppe Vasi
S. Maria Liberatrice
Delle Magnificenze di Roma antica e moderna - Libro III