Codice identificativo monumento: 4832
Lorenzo Putti, acquisisce una "villetta, ossia vigna", posta fuori Porta San Pancrazio, della superficie di circa 14 ettari "cor sovrastante casino diruto, grotta, fontanile e fienile". La proprietà si sposta al Putti, dopo grazie ad un sentenza del Tribunale di Roma, a causa dell'insolvenza dei signori Girolami e Salivianetti, i quali non erano riusciti a saldare un debito stabilito nel termine di dieci anni.
Lorenzo Putti cedette il suo fondo fuori Porta San Pancrazio a Valerio e Annibale Floridi.
Antonio Marescotti cede la sua vigna fuori Porta S. Pancrazio (in località Fontanamatta, della superficie di circa ettari 13) alla principessa Maria Luisa Torlonia in Orsini.
La principessa Torlonia-Orsini trasferisce il suo fondo fuori Porta S. Pancrazio, al principe Filippo Andrea Daria Pamphili.
Il principe Filippo Andrea Daria Pamphili acquisisce la proprietà dai fratelli Floridi (già Putti) denominata Villetta, che ottengono in cambio la villa antistante a quella del principe Daria Pamphili (già Marescotti) in contrada Fontanamatta.
Giovanni Floridi cede la propria tenuta fuori porta San Pancrazio al principe Luigi Carlo de Broglie Revel.
Villa Floridi diventa proprietà di Carlo Menotti, imprenditore e costruttore romano.
Anna Menotti, sposata a Silvio Piccolomini conte della Triana.
Niccolò Piccolomini, dispone che alla sua morte il complesso di Villa Piccolomini a via Aurelia, venga ceduto alla Regia Accademica di arte drammatica di Roma, con l'obbligo di costituire una casa di riposo per artisti drammatici.