Data: 1663 / 1897
Codice identificativo monumento: 4836
I fratelli Basilio e Plautilla Bricci realizzano su commissione dell'abate Elpidio Benedetti (agente di Luigi XIV e consigliere del cardinale Mazzarino) una villa suburbana a forma di vascello nei pressi di Porta San Pancrazio,
Il Benedetti, nel testamento, lascia la Villa presso Porta San Pancrazuio a Filippo Giuliano Mancini duca di Nevers, in qualità di erede del cardinale Giulio Mazzarino.
Giacomo Ippolito Mancini acquista la Villa del Vascello, che però risiedendo ormai a Parigi, lascerà in abbandono.
Stefano Giraud acquista la villa Benedetti col suo casino, detto il Vascello, per 2.200 scudi e 200 scudi per le spese di contratto ed il canone dovuto al monastero di Sant'Anna.
Stefano Giraud compra “dalli illustrissimi signori marchesi Angelo, Francesco, abbate Massimo Bonaventura e Tiberio Massimi il sito contiguo alla villa detta del Vascello, e denominato il giardinetto, con suo casino, annessi e connessi, posto fuori di Porta S. Pancrazio”.
Il cardinale Bernardino Giraud, lascia per testamento la villa del Vascello al fratello Ferdinando.
Nella Taxa Viarum del 12 maggio, viene indicato il “monsignor illustrissimo e reverendissimo Belisario Cristaldi per la sua villa e vigna denominata il Vascello, prima dell'illustrissima casa Giraud.
Gli eredi del cardinal Cristaldi, vendono la Villa del vascello al conte Primoli (nonno di Giuseppe e di Luigi).
I conti Primoli vendono la Villa del vascello ad un mercante di campagna di nome De Angelis.
Giacomo Medici, con il grado di maggiore, viene messo al comando del battaglione Volteggiatori italiani, con l'incarico di difendere dall'attacco delle truppe francesi la posizione di porta San Pancrazio. Il battaglione si attesta presso la Villa del Vascello a via Aurelia.
Comincia l'assedio francese di Roma. Il generale Oudinot (che aveva invece annunciato per il 4 giugno la data di riprese delle ostilità), attacca dal versante del Gianicolo. Alle 3 del mattino, la colonna del generale Mollière (affiancata da una seconda colonna, condotta da Levaillant), fa saltare alcune mine nel recinto della Villa Doria Pamphilj, scacciando gli assai sorpresi difensori. Da lì prosegue contro Villa Corsini, dove si sono rifugiati i circa 200 fuggitivi difensori del primo caposaldo, insieme a pochi bersaglieri del Pietramellara e al battaglione del Galletti. Tutte le forze romane, dopo tre ore di combattimenti, ripiegano a Villa del Vascello. Garibaldi verso le 5 del mattino assalta Villa Corsini, prendendola alle 7:30 per poi esserne di nuovo scacciato, nel giro di un'ora con ingenti perdite. Seguono vari assalti delle truppe garibaldini, con un'ultimo tentativo nel tardo pomeriggio, nel corso del quale sono feriti Emilio Dandolo e Goffredo Mameli. A sera, dopo 16 ore di combattimenti, le posizioni sul Gianicolo erano divise fra i francesi, che si fortificavano alla Doria Pamphilj e alla Corsini e i romani, attestati al Vascello, ultima posizione prima delle mura di Roma.
Comincia il bombardamento di Roma da parte delle truppe francesi. La testa di ponte sulla via Flaminia attacca il versante del Pincio e colpisce anche Villa Borghese. Gravi danni alla Fontana dell'Acqua Felix, l'Acquedotto, l'Arancera, la Casina di Raffello, il Casale del Giardiniere (poi demolito, scoprendo i resti di un Colombario romano). Le truppe attestate a Villa Doria puntano invece verso il Vascello e Villa Savorelli.
Il generale Giacomo Medici (che aveva comandato la difesa della villa nel 1849 e per questo era stato nominato Marchese del Vascello) acquista dal conte De Angelis per 50 mila lire, i resti della villa, per farne la propria residenza suburbana, e si preoccupa di ristrutturare perlomeno gli edifici minori superstiti, una modesta costruzione che si trovava fra l’antico impianto (di cui non restano che scarne testimonianze) e il muro di confine verso “la strada per Porta Cavalleggeri” oggi via delle Fornaci.
Presso il muro di cinta della Villa del vascello a via di San Pancrazio, viene inaugurato un memoriale a Giacomo Venezian, patriota caduto in quest'area mentre difendeva la Repubblica Romana insieme a Garibaldi dall'attacco dei Francesi.
"Il Re, prima di partire colla Regina da Roma per Monza, si reca a visitare lo storico Vascello fuori di porta San Pancrazio e il busto del triestino Venezian al Gianicolo.
Su questo busto, una commissione di triestini depone una corona. Il senatore Massarucci compagno del Venezian nel battaglione Medici alla difesa di Roma, pronuncia un discorso che desta entusiasmo.
La società degli ex bersaglieri Lamarmora depone un’altra corona sul luogo dove sono state raccolte le ossa di Ciceruacchîo."
Festa al Vascello in memoria del generale Giacomo Medici. Nell'occasione, viene inaugurata una targa sul muro di cinta della Villa:
"Il marchese Luigi Medici commemorò l'8 giugno, al Vascello, con grande solennità e coll'intervento dei Sovrani, l'epico episodio del Vascello nel 1849, in cui rifulse il valore del general Giacomo Medici e dei suoi legionarii contro i francesi assedianti.
Alle cinque, cominciarono a giungere gli invita. Gli inviti fatti con larghezza richiamarono molte notabilità della politica, tra cui molti deputati e senatori, e quasi tutti i ministri. Alle sei giunsero i Sovrani, il principe di Napoli e la principessa Elena, che, ricevuti dal marchese Medici e dall'on. Di Rudinì, presero posto sotto un ampio baldacchino di rosso cremisi dinanzi la fronte interna del Vascello. In giro si disposero gl'invitati: quindi Enrico Parzacchi pronunziò il discorso commemorativo, parlando della difesa di Roma."
L'ingegnere Guido Beretta presenta una domanda al Sindaco di Roma, dove afferma: “dovendo procedere ad un ingrandimento del Villino di proprietà del marchese Luigi Medici, posto nell’interno della villa del Vascello (Via di S. Pancrazio), in conformità delle annesse piante, il sottoscritto chiede alla S.V. llustrissima la necessaria licenza”. In sostanza, viene ampliato il semplice edificio a pianta rettangolare (nato come Casa degli Agrumi), con due vani sporgenti sul giardino, in una sorta di villa rinascimentale, dotata di due avancorpi sul lato nord che si protendono verso il parco, fiancheggianti un grande ambiente affacciato sull’esterno, e con un terrazzo al primo piano.
Dopo la morte del marchese Luigi, gli eredi Medici del Vascello presentano il al Comune di Roma un progetto “di massima per un nuovo quartiere di case e villini” fuori Porta San Pancrazio, su progetto di Filippo Bennicelli, che viene respinto.
Articolo del Messaggero in cui si afferma che "colla sua morte del marchese Luigi Medici, è cominciato l'abbandono. Adesso il Vascello non è più un monumento sacro alla Patria, è un rudero abbandonato sul quale si gettano e accumulano immondizie in un modo veramente deplorevole”, concludendo con l'auspicio di un “provvedimento energico” per la conservazione del luogo.
Il Grande Oriente d'Italia acquista la Società Gianicolo 73, entra in possesso della villa del Vascello.
Dopo anni di battaglie con il Senato, ll Grande Oriente d'Italia è costretta a trasferire la sede da palazzo Giustiniani alla Villa Medici del Vascello.
1902
Dante Paolocci
Duello Prinetti Franchetti
L'Illustrazione Italiana 1902
1897
Dante Paolocci
Festa patriottica al Vascello
L'Illustrazione Italiana 1897
1849
Domenico Amici
Palazzo del Vascello
Vedute dell'assedio di Roma nel 1849
1849
Domenico Amici
Veduta generale del Campo di battaglia
Vedute dell'assedio di Roma nel 1849
1849
Vascello dopo l'assedio del 1849
1849
Villa del Vascello dopo l'assedio del 1849
1835
Giovanni Battista Cipriani
Casino del Vascello
Itinerario figurato degli edificij più rimarchevoli di Roma
1792
Villa Benedetti Giraud
1792
Villa Benedetti Giraud
1792
Prospetto laterale del Casino del Vascello
1792
Pianta del piano terreno del Casino del Vascello
1792
Pianta del piano nobile del Casino del Vascello
1792
Pianta del secondo piano del Casino del Vascello
1792
Sezione longitudinale del Casino del Vascello
1761
Giuseppe Vasi
Casino e Villa Corsini fuori di Porta S. Pancrazio
Delle Magnificenze di Roma antica e moderna - Libro X
1663
Progetto per la Villa detta il Vascello
1663
Progetto per la Villa detta il Vascello