Codice identificativo monumento: 501
Su ordine dell'imperatore Onorio, il magister militum generale Stilicone avvia una grande fase di restauri e rinforzo delle Mura difensive di Roma. L'altezza delle mura fu quasi raddoppiata (dai 6-8 metri circa precedenti ad almeno 10,50-15) creando un doppio camminamento, uno inferiore (quello precedente, che diventa così coperto, con feritoie per gli arcieri) e uno superiore, scoperto e circondato da merlature. le torri sono rinforzate con un secondo piano. Molte porte sono ristrutturate, altre create ex novo come Porta Pinciana. Anche il mausoleo di Adriano, sulla riva destra del Tevere, viene incorporato nelle mura con la nuova funsione di Bastione.
Il Normanno Roberto il Guiscardo, entra in città con con 36.000 uomini per liberare Papa Gregorio VII rinchiuso dall'imperatore Enrico IV a Castel Sant'Angelo. Dopo la liberazione seguono tre giorni di devastazioni e saccheggio della città, costringendo l'imperatore germanico alla ritirata.
Giacomo Sciarra Colonna e Giacomo de' Pontani, guidano vittoriosamente le milizie romane contro l'esercito guelfo del re di Napoli Roberto d'Angiò, guidato da Giovanni e Gaetano Orsini. La battaglia si svolge presso Porta San Sebastinano.
In vista della visita a Roma dell'imperatore Carlo V, il Papa Paolo III incarica Antonio da Sangallo di predispone una via trionfale da Porta San Sebastiano fino al Foro Romano. La porta viene trasformata in un vero e proprio arco di trionfo, ornandola di statue, colonne e fregi. Ai lati sono erette due statue (una del Cristo, l'altra di San Pietro). Le due gnandi torri sono decorate con scene che ricordano il trionfo degli Scipioni e la sconfitta di Annibale. L'itinerario prevedeva la realizzazione di due rettifili, dalla porta San Sebastiano a San Sisto Vecchio e di qui (attraverso la vigna dei Benzoni, tra porta San Paolo e Santa Sabina e la vigna di Gennato Msffei) fino all'arco di Costantino, il secondo dalí'arco di Tito dhttamente ali'arco di Settimio Severo. Per migliorare il percorso del corte, viene demolita la chiesa di San Sergio e Bacco, adddossata all'Arco di Settimio Severo. Viene restaurata la chiesa di San Lorenzo in Miranda, ripristinando le forme originarie del tempio inglobato e rimuovendo le cappelle laterali e altre aggiunte. Alle falde del Palatino, vengono eseguiti complessi lavori, &cando, dopo imponenti opere di sostegno e temtzzamento.
L'imperatore Carlo V giunge a Roma. Il corteo entra trionfalmente da Porta San Sebastiano alle ore 11. In testa marciano quattromila fanti spagnoli al comando del marchese del Vasto, in righe di sette e cinquecento cavalieri, seguivano gli inviati di Firenze, Ferrara e Venezia, i baroni romani, i grandi di Spagna, il senatore di Roma e il governatore della città. Procedono davanti all'imperatore, vestito di velluto viola e su un cavallo bianco, cinquanta giovinetti dell'aristocrazia romana, vestiti di seta viola. Seguono l'imperatore, i cardinali a cavallo a due a due. Poi 1500 soldati di fanteria, 300 cavdeggeri alla borgognona e 1000 archibugieri. Chiude il corteo la guardia imperiale, di duecento uomini. Il corteo percorre l' Appia, passando davanti alle Terme di Caracalla e al Settizonio, sotto gli archi di Costantino e di Tito, attraverso il Foro e l'Arco Settimio Severo, girando intorno al colle capitolino, raggiungendo la piazza di San Marco) dove era stato eretto da Sangallo il Giovane un arco trionfale ornato di statue e pitture). Probabilmente l'imperatore, fa sosta al palazzo Caffarelli, per poi proseguuire lungo la via Papale e i Banchi, il ponte di Castel Sant'Angelo e attraverso Borgo, arriva in piazza San Pietro salutato dal rombo delle artiglierie di Castello. Davanti alla basilica, Carlo V scese da cavallo e presenta il rituale omaggio al pontefice che lo aspettava nel portico. Insieme entrano in San Pietro per assistere a una funzione religiosa e si recarono nella sala Regia e nella cappella di Nicolò V, dove il papa prese congedo e l'imperatore fu accompagnato nell'alloggio predisposto.
L'ammiraglio Marcantonio II Colonna celebra il trionfo dopo la vittoria sui turchi ottenuta a Lepanto dalla Flotta della Lega Santa. Il corteo si muove da Porta San Sebastiano a San Pietro, con tappe all'arco di Costantino, di Tito, di Settimio Severo e dal Campidoglio al Vaticano. La porta era adorna di festoni e della rappresentazione "di varie spoglie tolte ai nemici; si scorgevano timoni, remi, antenne, galee fracassate, artiglierie ed altre cose relative alla battaglia navale". Sulla grande arcata della predetta porta, così come sui tre antichi archi di trionfo ch'egli avrebbe attraversato lungo la Via Trionfale e la Via Sacra, erano state affisse delle grandi iscrizioni in latino inneggianti alla vittoria navale ed ai suoi artefici. La prima di esse, in particolare, recava la dedica del Senato e del Popolo Romano a "Marco Antonio Colonna, ammiraglio della flotta pontificia, altamente benemerito della s. Sede, della salute degli alleati e della dignità del popolo romano". I festeggiamenti proseguono per sette giorni.
Lavori di restauro a Porta Appia: sono smantellati i tetti a capanna delle torri; realizzazione delle terrazze; risarcimento integrale di tratti di muratura e il loro rivestimento con laterizi. Gran parte di queste integrazioni è resa riconoscibile per l'uso di mattoni molto alti, ferrigni e di colore arancio.
Scavi di Guglielmo Gatti presso Porta San Sebastiano che portano alla luce i resti della controporta più antica (collegata con due archi gemelli al varco principale mediante due bracci a tenaglia), provando che non era quindi collegata all'Arco di Druso, come precedentemente ipotizzato.
Riaperto il Camminamento sulle Mura Aureliane.
La struttura originaria d'epoca aureliana, prevedeva un'apertura con doppio fornice, compresa tra due torri semicilindriche, con la facciata rivestita in travertino.
Ancora, sullo stipite destro della porta è incisa la figura dell'Arcangelo Michele mentre uccide un drago, a fianco della quale si trova un'iscrizione, in un latino medievale in caratteri gotici, in cui viene ricordata la battaglia combattuta il 29 settembre 1327 (giorno di San Michele, appunto) dalle milizie romane ghibelline dei Colonna guidate da Giacomo de' Pontani (o Ponziano) contro l'esercito guelfo del re di Napoli Roberto d'Angiò, guidato da Giovanni e Gaetano Orsini:
ANNO DNI MC… XVII INDICTIONE XI MENSE SEPTEM BRIS DIE PENULTIM A IN FESTO SCI MICHA ELIS INTRAVIT GENS FORASTERA MURI A ET FUIT DEBELLA TA A POPULO ROMA NO QUI STANTE IA COBO DE PONTIA
NIS CAPITE REG IONIS
1930
Porta Appia
City Wall of Imperial Rome
1930
Porta Appia
City Wall of Imperial Rome
1874
John Henry Parker
Mura Aureliane tra porta Ardeatina e San Sebastiano
The Archeology of Rome
1848
Luigi Canina
Veduta della Porta Appia
Gli edifizj di Roma antica - Volume II
1835
Giovanni Battista Cipriani
Porta San Sebastiano
Itinerario figurato degli edificij più rimarchevoli di Roma
1833
Domenico Amici
Arco di Druso
Raccolta delle principali vedute di Roma
1829
Luigi Rossini
Veduta della Porta S. Sebastiano
Le Porte antiche e moderne del recinto di Roma
1829
Luigi Rossini
Porta Appia
Le Porte antiche e moderne del recinto di Roma
1823
Luigi Rossini
Arco di Druso
Raccolta delle più interessanti vedute di Roma antica
1818
Pietro Parboni
Arco di Druso
Raccolta de monumenti più celebri di Roma antica
1817
Luigi Rossini
Arco di Druso e Porta San Sebastiano
Frontespizio delle antichità di Roma divise in 40 vedute
1804
Angelo Uggeri
Porta Capena ed Arco Trionfale di Druso
Giornata a Capo di Bove e Valle delle Camene
1796
Giuseppe Vasi
Porta San Sebastiano
Nuova raccolta di cento principali vedute antiche e moderne di Roma
1774
Pierre Adrien Paris
Elévation et coupe de la porte de Saint-Sébastien
Études d'Architecture faites en Italie
1761
Jean Barbault
Arc de Drusus
Les plus beaux monuments de Rome ancienne
1747
Giuseppe Vasi
Porta San Sebastiano o Capena
Delle Magnificenze di Roma antica e moderna - Libro I
1666
Valle Egeria
Roma antica
1615
Aloisio Giovannoli
Arco di Druso
Vedute degli antichi vestigj di Roma