Codice identificativo monumento: 511
Papa Eugenio IV, con una bolla, approva la fondazione del convento di Sant'Onofrio al Gianicolo.
Il gerolamino Jacobelli costruisce la salita carrabile che porta alla chiesa di sant'Onofrio.
I Padri Gerolamini di Sant'Onofrio concedono ai Padri Filippini un terreno nella loro vigna al Gianicolo, per svolgervi i pii trattenimenti, prediche e rappresentazioni in memoria di San Filippo Neri, che in quel luogo riuniva i fedeli nei periodi di bella stagione. La convenzione prevedeva che al momento della retrocessione ogni miglioramento sarebbe stato acquisito dai concedenti senza alcuna pretesa di rimborso.
Stendhal visita il Gianicolo e annota sul suo diario: “Quando si sentì vicino a morire il Tasso si fece trasportare qui. E non senza ragione che questo è uno dei luoghi più belli del mondo”.
In occassione del III centenario della morte di Torquato Tasso, il Re Umberto I e la regina Margherita, visitano la stanza e le reliquie poeta, nel convento di Sant'Onofrio.
Papa Pio XII, con moto proprio, concede il complesso di Sant'Onofrio all'Ordine Equestre del santo sepolcro.
1895
Dante Paolocci
Centenario di Torquato Tasso
L'Illustrazione Italiana 1895
1895
Dante Paolocci
Esposizione per il Centenario di Torquato Tasso
L'Illustrazione Italiana 1895
1840
Paul Marie Letarouilly
Sant'Onofrio al Gianicolo
Edifices Modernes de Rome
1828
Luigi Rossini
Veduta del monte Vaticano
I sette colli di Roma antica e moderna
1818
anonimo
Convento di San Onofrio
Catasto Urbano
1756
Giuseppe Vasi
Chiesa di S. Onofrio e convento dei padri eremiti gerolini
Delle Magnificenze di Roma antica e moderna - Libro VII
1588
Girolamo Francino
S. Onofrio
Le cose maravigliose della citta di Roma