Codice identificativo monumento: 5221
/3/1608: Papa Paolo V avvia la costruzione dell'Acquedotto dell'Acqua Paola. Il progetto, attraverso il ripristino di antiche condotte dell'Acquedotto Traiano, permetterà l'approvvigionamento idrico delle zone del Gianicolo Trastevere.
1612: Entrata in funzione dell'Acquedotto dell'Acqua Paola. Lungo oltre 57 chilometri, l'opera è costata 400 mila scudi, grazie anche alle gabelle su carne e vino.
3/6/1673: Papa Clemente X accorda al duca Flavio Orsini la facoltà di immettere mille once d'acqua dal lago di sua proprietà nell'acquedotto Paolo (appartenente alla Camera Apostolica), in cambio la somma di venticinquemila scudi. Mescolandosi con quella del lago, l'acqua nella condotta perde l'originaria purezza delle fonti, tanto che a Roma si diffonde il detto popolare "valere quanto l’acqua Paola". (Archivio di Stato di Roma).
30/4/1849: I soldati della Repubblica romana bloccano il primo assalto delle truppe francesi a Porta Cavalleggeri. Il generale Oudinot ripara le truppe presso le Villa Valentini e Pamphili lungo la Via Aurelia. Per bloccare la loro ritirata su Civitavecchia, Garibaldi si spinge con i suoi soldati fino a villa Pamphili, espugnandola a furia di baionetta. Gli scontri si concludono nei pressi dell'Arco di Paolo V (che subisce alcuni danni). I francesi ripiega comunque a Civitavecchia, dove attendono i rinforzi.
La struttura è la monumentalizzazione di un arco a un fornice dell'acquedotto traiano paolino, rivestito di peperino all'interno e travertino esternamente. Nelle lunette sono raffigurati due draghi, mentre nella voluta dell'arco di volta è scolpita un'aquila, si tratta degli emblemi dello stemma Borghese. Da entrambi i lati sono presenti le iscrizioni che commemorano il ripristino dell'antico acquedotto. In quella verso roma è scritto:
PAVLVS V ROM. PONT. OPT. MAX. AQVAEDVCTVS AB AVG. CAES. EXTRVCTOS AEVI LONGIN QVA VETVSTATE COLLAPSOS IN AMPLIOREM FORMAM RESTITVIT ANN. SAL. MDCIX PONT. V. Nell'iscrizione è contenuto un errore, infatti è scritto "AB AVG. CAES. EXTRUCTUS"
"Costruito dall'Imperatore Augusto". Questo errore ci fa pensare che, al tempo del ripristino, si pensava di aver restaurato l'Acqua Alsietina, costruita da Augusto per alimentare la Naumachia di Trastevere, e non l'acqua Traiana.
Sul versante verso la campagna è scritto: PAVLVS V ROM. PONT. OPT. MAX. PRIORI DVCTV LONGISSIMI TEMPORIS INIVRIA PLANE DIRVTO SVBLIMIOREMQVE A FVNDAMENTIS EXTRVXIT ANN. SAL. MDCIX PONT. V.
Sul grande cornicione due volute sorreggono due stemmi papali di Paolo V in un cartiglio. Alle estremità dell'arco si trovano quattro sfere decorative su pilastrini.
L'arco era anche noto con il nome di Arco di Tiradiavoli, nome con cui fino al 1914 era chiamato questo tratto di Via Aurelia Antica,