Codice identificativo monumento: 5247
L'archeologo Gavin Hamilton riscopre le rovine della città arcaica di Gabbi sulla via Prenestina. Gli scavi autorizzati dal il principe Marcantonio Borghese, portarono alla scoperta del foro e degli edifici contigui. Delle numerose statue, poterono essere restaurare solo 49 delle oltre 200 scavate, e furono in seguito esposte dal principe all'interno della Casina dell'Orologio a Villa Borghese.
A causa di difficoltà finanziarie, il principe Camillo II Borghese è costretto da Napoleone a vendere alla Francia 344 opere provenienti dalla collezione Borghese. Il museo del Casino di Gabi viene smantellato e gran parte del materiale esposto viene trasferito al Museo del Louvre.
Legge n.519, in cui il Governo viene autorizzato a procedere all'acquisto di Villa Borghese, per una spesa massima di tre milioni di lire. Il parco, in quel momento soggetto ad asta giudiziaria, dovrà essere ceduto gratuitamente al Comune di Roma, con l'obbligo a questi di trasformarlo in pubblico giardino, da unirsi al Pincio e da nominarsi Umberto I.
1842
anonimo
Casina dell'Orologio a Villa Borghese
Vedute principali della villa Borghese
1839
Gaetano Cottafavi
Fontana dei Cavalli marini a Villa Borghese
Nuova raccolta di vedute di Roma e sue adiacenze
1838
Domenico Amici
Fontana dei Cavalli marini a Villa Borghese
Raccolta di Trenta Vedute degli Obelischi, Scelte Fontane, e Chiostri di Roma
1827
Luigi Canina
Pinta della Villa Borghese
1817
Giovanni Battista Cipriani
Casino dell'Orologio a Villa Borghese
Degli Edifici Antichi e Moderni di Roma
1809
Charles Percier e Pierre Fontaine
Plan de la Villa Borghese et de ses Jardin
Choix des plus célèbres maisons de plaisance de Rome et des ses environs
1779
Dominique Magnan
Burghesiorum Villae ichonographia anno 1776
La città di Roma ovvero Breve descrizione di questa superba città
1683
Simone Felice
Giardino del prencipe Borghese
Li Giardini di Roma con le loro piante