Codice identificativo monumento: 5247
1791
L'archeologo Gavin Hamilton riscopre le rovine della città arcaica di Gabbi sulla via Prenestina. Gli scavi autorizzati dal il principe Marcantonio Borghese, portarono alla scoperta del foro e degli edifici contigui. Delle numerose statue, poterono essere restaurare solo 49 delle oltre 200 scavate, e furono in seguito esposte dal principe all'interno della Casina dell'Orologio a Villa Borghese.
1807
A causa di difficoltà finanziarie, il principe Camillo II Borghese è costretto da Napoleone a vendere alla Francia 344 opere provenienti dalla collezione Borghese. Il museo del Casino di Gabi viene smantellato e gran parte del materiale esposto viene trasferito al Museo del Louvre.
26/12/1901
Legge n.519, in cui il Governo viene autorizzato a procedere all'acquisto di Villa Borghese, per una spesa massima di tre milioni di lire. Il parco, in quel momento soggetto ad asta giudiziaria, dovrà essere ceduto gratuitamente al Comune di Roma, con l'obbligo a questi di trasformarlo in pubblico giardino, da unirsi al Pincio e da nominarsi Umberto I.