Informazioni storiche

Informazioni storiche artistiche sul monumento

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Data: 1835 / 1840

Codice identificativo monumento: 5262

Cronologia

4/1887

Nuove scoperte nell'area del tempio di Ercole Vincitore. Nota del prof. Giuseppe gatti.

Continuadosi dalla Società delle forze idrauliche gli sterri nell'area compresa tra il lato orientale e il settentrionale del grande porticato, che volgarmente attribuivasi alla villa di Mecenate, e che le recenti scoperte hanno indubbiamente dimostrato appartenere al gruppo degli edificî connessi col tempio di Ercole Vincitore (cf. Notizie 1887, p. 25 sg.), sono stati rimessi in luce altri monumenti epigrafici di non comune importanza.

Questi sono quasi tutti piedistalli, o frammenti di piedistalli marmorei, che sostenevano statue di grandi personaggi romani del tempo in circa di Adriano. Senza dubbio erano eretti nel portico medesimo, sottostante al celebre santuario tiburtino di Ercole Vincitore, ed assai spesso la cura fani Herculis Victoris sì trova menzionata tra gli onori sostenuti da quei magistrati, cui le basi vennero dedicate.

1. Un cippo di marmo (m. 0,84 X 0,30 X 0,33), che nei lati porta scolpiti i consueti simboli dell’urceo e della patera, ha sulla fronte la seguente iscrizione:

M CAERELLIVS IAZEMIS Q Q PISTORVM III ET PERPET CODICARIVS ITEM MERCATOR FRVMENTARIVS INVICTO HERCVLI EX VOTO D D

Del cognome Jazemis, che sembra certamente d’origine orientale, non conosco altro esempio, all'infuori di quello che si ha in un titoletto sepolcrale di un liberto degli Statilii, trovato nel 1875 nei colombari presso porta Maggiore: ivi però quel cognome è terminato latinamente: /azemus (C. I. L. VI, 6476). Appartenendo colui che dedicò il monumento alla corporazione dei barcaiwoli del Tevere codicarii (!), ci si dimostra di origine ostiense; e quindi come negoziante di grano faceva parte di quel corpus mercatorum frumentariorum, del quale nella stessa città di Ostia sono state recentemente trovate memorie (v., Notizie 1880, p. 472; 1881, p. 115). E si può notare che dagli ostienses navicularii fu eretta parimenti in Tivoli una base onoraria ad un magistrato romano (Bull. d. Instit. 1852, p. 58). Singolare è l'indicazione: g(uin)g(uennalis) pistorum tertium et perp(etuus), denotante che nell'esercizio della quinquennalità per la terza volta, Cerellio era stato nominato quinquennale a vita. Lo stesso collegio dei pistores ostienses, ed un suo quinquennalis sono pure ricordati in iscrizioni di Ostia (v. Motizze 1. c.)

2. Grande piedistallo marmoreo, alto m. 1,45 X 0,63 X 0,50:

P MANILIO PF GAL VOPISCO VICINILLIANO L ELVFRIO SEVERO IVLio QVADRATO BASSO COS PONTIF FLAMIN PRAET QVAESTORI DIVI TRAIANI PARTHICI TRIB MIL LEG IIII SCYTHIC III VIR A A A FF SALIO COLLINO CVRAT FANI HERC VICT N PROSIVS PLATANVS CVM MANILIA EVTYCHia VXORE ET VIBIA VICINILLa ET MANILIS VOPISCIANO ET ATTICO LIBErtis SVIS

P. Manilio Vopisco, al quale fu dedicato questo monumento, fu console nell’anno 114, e tenne i fasci ordinari fino al mese di agosto con Q. Ninnio Hasta (2). Dalla base tiburtina testè scoperta conosciamo per la prima volta tutti i nomi di lui, Publio Manilio Vopisco Vicinilliano Lucio Elufrio Severo Giulio Quadrato Basso; ed impariamo altresì la carriera delle magistrature da lui percorsa prima di giungere al consolato. Fra i sacerdozi del popolo romano egli è ‘indicato come flamine, ed ascritto al collegio dei pontefici; in quelli municipali, fu Salio collino e curatore del tempio d'Ercole.

Un Manilio Vopisco ebbe in Tivoli, ai tempi di Domiziano, una splendida villa, della quale Stazio (Silv. I, 3) cantò la magnificenza e la ricchezza per opere d'arte (1). Costui con tutta probabilità è quel Vopisco, che con Velleio Patercolo ebbe i fasci nell'anno 60; e nepote di lui fu il console del 114 (2), il quale con le avite ricchezze ereditò anche la villa tiburtina, e perciò fu onorato del sacerdozio erculaneo in quel municipio.

3. Altro grande piedistallo marmoreo, alto m. 1,35 X 0,55 X 0,52:

...MILIO A FI ...AL VICTORINO PROCVRATORI AVG AD ACCIPIENDVS CENSVS IN PROVINC GALLIA LVGVDVNENENSI ET IN PROVIN CIA THRACIA EQVESTRIBVS. MI LITIIS FVNCTO EQVO PVBLIC C VIVIVS IVLIANVS SCR Q AMICO OPTIMO L D D D

Per la formola equestribus militiis functo cfr. C. I. L. III, 1198, 6054; Ephem. epigr. V, 53.

4. Frammento di simile piedistallo marmoreo.

5. Frammento di altra base onoraria, in cui viene citato Marcio Turbone, prefetto del pretorio sotto Adriano.

6. Frammento di base marmorea.

7. Altri minuti frantumi di simili basi onorarie: sono stati ritrovati nelle medesime escavazioni; ma contengono appena poche lettere, e potranno soltanto essere studiati dopo compiuto lo sterro.

Fonte: Notizie degli scavi di antichità

1907

Progetto

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