Data: 1702 / 1925
Codice identificativo monumento: 530
Guido Vaini, ottiene un terreno davanti alla mostra dell'acquedotto Paolino, sottostando ad una serie di obblighi: il dovere di preservare il terreno, in forte pendenza a valle e a rischio cedimenti, costruendovi sopra un casino con giardino; vincolo di commissionare il progetto a Carlo Fontana (architetto di fiducia del Capitolo Vaticano e della Congregazione dell’Acqua Paola); l'obbligo di rispettare i limiti di costruzione relativi all’altezza del casino e alla distanza dal palazzo dei Padri della chiesa di San Pietro in Montorio. A causa dei troppi vincoli, Carlo Fontana abbandonerà presto l'incarico.
Villa Vaini al Gianicolo viene affittata a tre soci cambiando la destinazione d'uso in “fabbrica di calanche”. Successivamente passa a un'altra associazione che la trasforma in “fabbrica di panni”.
Il capitano Francesco Forti acquista Villa Vaini al Gianicolo.
Gaetano Papari Venturini acquista Villa Vaini al Gianicolo.
Scoppia un incendio a Villa Vaini al Gianicolo.
Villa Vaini al Gianicolo viene eletta dal Governo Spagnolo a residenza del proprio rappresentante diplomatico in Italia.