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Codice identificativo monumento: 538
L'architetto Decriano, per far posto al nuovo tempio di Venere e Roma, sposta con ventiquattro elefanti la colossale statua di Nerone, accanto al Colosseo.
I lavori di scavo e restauro del Colosseo diretti dal Nibby, proseguono con lo sterrò del versante occidentale della valle, per porre in luce le pavimentazioni antiche tra l'anfiteatro e il tempio di Venere e Roma. Sono così scoperte la Meta Sudans, il basamento del Colosso di Nerone e la via basolata che collegava la valle al foro romano scavalcando la collina della Velia.
I resti della Meta Sudans vengono demolito fino alla base, insieme al basamento che sorreggeva il colosso di Nerone, per l'apertura di via dell'impero e di via dei Trionfi.
Sono riportate alla luce le fondamenta del Colosso di Nerone.
Il Colosso costruito dallo scultore Zenodoro, era una scultura in bronzo (alta 33,5 m secondo Plinio il Vecchio, 36,6 m secondo Svetonio), eretto su un piedistallo di 11 m. Originariamente era situato nel vestibolo della Domus Aurea, in summa sacra via. È possibile che sia stato distrutto nel Sacco di Roma.