Data: 356 / 1830
Codice identificativo monumento: 55
L’imperatore Costanzo II celebra il ventennale della sua assunzione all’Impero (vicennalia) a Roma in una visita ufficiale. Per celebrare l'evento porta a Roma un obelisco, eretto a Tebe nel XV secolo a.C. dal faraone Thutmosi III. Sbarcato al porto fluviale presso la via ostiense, viene collocato al Circo Massimo. In suo onore viene anche realizzato un arco quadrifronte al velabro.
Cencio Frangipane acquistano dai Monaci di San Gregorio una proprietà nei pressi delle rovine del Settiziono e la Torre della Moletta. L'Arco di Costantino e di Tito sono trasformati in accessi alla cinta muraria del Campo Torrecchiano.
Giuseppe Valadier viene incaricato da Guy de Gisors, ispettore generale del Conseil des bâtiments civils, di liberare dai detriti nel Foro Romano e in quello di Traiano. I lavori, che rientravano negli interventi previsti dal piano d'impiego dei poveri per pubblica beneficenza, durarono tre anni e riguardarono: l'area del tempio di Antonio e Faustina, i templi del Foro Boario, il Velabro, l'area del Tabularium e il Colosseo.
Restauri all'Arco di Giano. Viene demolito Viene demolito il piano attico ed il tetto piramidale in opera laterizia, ritenuti a torto parte della fortificazione medioevale impiantata sopra la struttura romana.
L'arco viene citato nei Cataloghi Regionari (registro degli edifici della città compilato nel IV secolo d.C.), come Arcus Divi Constantini. È stato infatti costruito da Costanzo II, in concomitanza con connessione una sua visita a Roma, in funzione onoraria. Nella vicina chiesa di San Giorgio in Velabro si conservano alcuni frammenti di un'iscrizione monumentale (riutilizzati come blocchi di muratura e in parte per rilievi medioevali) che potrebbe essere quella presente nel'attico dell'arco. Ci sono riferimenti a un tiranno sconfitto da un imperatore e potrebbe riferirsi a Costanzo II e alla sua vittoria su Magnenzio. Certamente ha comunque avuto anche funzione di struttura coperta, destinata ai banchieri che operavano nel Foro Boario.
L'edificio è realizzato in mattoni, con tecnica a sacco e rivestito in marmo. Ha pianta quadrata ed è alto 12 m con 16 m di lato, con quattro massicci pilastri che sostengono una volta a crociera su cui poggiava un alto attico.
Nei piloni vi sono 28 nicchie che ospitavano statue, inquadrate da edicole con piccole colonne (oggi perdute) e poggianti sui cornicioni. Coperte da una semicupola a conchiglia scolpita nei blocchi di marmo del rivestimento, sono 12 su ogni faccia Est ed Ovest e 2 su ogni faccia Nord s Sud perchè le altre 10 sono finte.
Gli unici resti conservati della decorazione scultorea sono rappresentati dalle quattro figure femminili sulle chiavi di volta. Si riconoscono con sicurezza la dea Roma sul lato orientale e Minerva sul lato settentrionale. Incerta l'identificazione delle altre due figure, forse Giunone e Cerere.
Dal XVI secolo gli studiosi di antiquaria lo iniziano a chiamare Arco di Giano, forse interpretano i quattro ingressi dell'arco come la specularità delle due facce della divinità. o derivando il nome dalla voce latina 'ianus' che significa 'passaggio coperto'.
1864
Giovanni Balzar
Arco di Giano
Scenografia dei più celebri monumenti
1851
Luigi Canina
Archi del Foro Boario
Gli edifizj di Roma antica - Volume IV
1843
Ippolito Caffi
Arco di Giano
1836
Luigi Rossini
Foro Boario
Gli archi trionfali onorarii e funebri degli antichi romani
1836
Luigi Rossini
Veduta dell'arco di Giano
Gli archi trionfali onorarii e funebri degli antichi romani
1836
Luigi Rossini
Restauro dell'Arco di Giano
Gli archi trionfali onorarii e funebri degli antichi romani
1835
Giovanni Battista Cipriani
Arco di Giano
Itinerario figurato degli edificij più rimarchevoli di Roma
1833
Achille Pinelli
San Giorgio al Velabro
1833
Agostino Tofanelli
Arco di Giano
Memorie di antichità e curiosità di Roma e dintorni
1833
Agostino Tofanelli
Arco di Giano
Memorie di antichità e curiosità di Roma e dintorni
1833
Domenico Amici
Arco di Giano quadrifronte
Raccolta delle principali vedute di Roma
1830
Antonio Acquaroni
Interno dell'Arco di Giano
Nuova raccolta di vedute antiche della città di Roma
1827
Agostino Penna
Veduta dell'Arco di Giano
Vedute pittoriche de monumenti antichi e moderni di Roma
1823
Luigi Rossini
Arco di Giano
Raccolta delle più interessanti vedute di Roma antica
1819
anonimo
Arco di Giano
Nuova raccolta delle più belle vedute di Roma e sue vicinanze
1818
Luigi Rossini
Interno del Giano Quadrifronte
Raccolta de monumenti più celebri di Roma antica
1818
Pietro Parboni
Giano Quadrifronte
Raccolta de monumenti più celebri di Roma antica
1817
Luigi Rossini
Arco di Giano
Raccolta di Cinquanta Principali Vedute di Antichità
1817
Giovanni Battista Cipriani
Arco di Giano e degli Argentari
Degli Edifici Antichi e Moderni di Roma
1814
Christoffer Wilhelm Eckersberg
Cloaca Massima
1799
Giovanni Battista Cipriani
Pianta dell'Arco di Giano
Vedute principali e più interessanti di Roma
1799
Giovanni Battista Cipriani
Arco di Giano
Vedute principali e più interessanti di Roma
1774
Giovan Battista Piranesi
Arco di Giano
1763
Giovan Battista Piranesi
Arco di Giano
Accurata e succinta descrizione topografica delle antichità di Roma
1761
Domenico Montaigù
Veduta dell'Arco di Giano Quadrifronte
Nuova Raccolta Delle Più Belle Vedute di Roma
1756
Giovan Battista Piranesi
Foro Boario
Le Antichità Romane - Tomo I
1753
Giuseppe Vasi
S. Giorgio in Velabro
Delle Magnificenze di Roma antica e moderna - Libro III
1748
Giovan Battista Piranesi
Tempio di Giano
Antichità romane de' tempi della Repubblica e de' primi imperatori
1747
Giovan Battista Piranesi
Tempio detto volgarmente di Giano
Vedute di Roma
1740
Giovanni Battista Busiri
Velabro
1735
anonimo
Veduta del Velbaro
1731
anonimo
Conventus S. Giorgio in Velabro
Monasterium S. Agostini
1708
Bonaventura van Overbeek
Temple de Janus
Les restes de L'Ancienne Rome
1705
Pieter Schenk
Arcus Imp. Sept. Severi
Roma aeterna
1705
Pieter Schenk
Arcus Ianus Quadrifrons
Roma aeterna
1691
anonimo
Tempio di Giano
Li cinque libri di architettura
1629
Giovanni Battista Mercati
San Giorgio doux pagatano j Soldati Romani
Alcune vedute et prospettive di luoghi disabitati di Roma
1627
anonimo
Tempio di Giano
Ritratto di Roma antica
1615
Aloisio Giovannoli
Arco di Giano
Vedute degli antichi vestigj di Roma
1613
Giacomo Lauro
Templvm Iani quadrifrontis
Antiquae Urbis Splendor
1610
Pietro Martire Felini
Templum Iani Quadrifrontis
Trattato nuovo delle cose maravigliose dell'alma città di Roma
1575
Étienne Dupérac
Vestigia di Giano Quadrifonte
I vestigi dell'antichita di Roma
1575
Nicolas Beatrizet
Arco di Giano
Speculum Romanae Magnificentiae
1569
Giovanni Battista Cavalieri
Iani templum marmoreum in foro boario
Vrbis Romae Aedificiorvm