Data: 106 / 112
Codice identificativo monumento: 573
112: Inaugurazione del Foro e dei Mercati di Traiano.
1812: Su progetto di Giuseppe Valadier e Pietro Bianchi, si avviano i lavori di sterro della Basilica Ulpia nei pressi della Colonna Traiana.
1815: Si concludono gli scavi promossi da Pio VI alla Basilica Ulpia. Durante i lavori di isolamento, sono demolite le fabbriche a Nord della strada di San Lorenzo ai Monti, tra le quali la chiesa e il conservatorio di Sant'Eufemia, e la Chiesa con annesso Monastero delle Canonichesse Lateranensi. Una targa commemorativa viene posta sul muro sud del nuovo perimetro degli scavi.
/3/1933: Terminano i lavori di isolamento dei Fori imperiali. Tra le strutture sacrificate nelle demolizioni di Via Alessandrina e Via bonella, la chiesa di Sant'Urbano ai Pantani e il Convento di Santa Caterina. La fontanella rionale appoggiata al muraglione che chiudeva lo scavo su Via Alessandrina viene smontata e portata nei depositi comunali.
14/7/2014: Viene firmata una convenzione dal sindaco Marino e dal ministro della Cultura e del Turismo azero Abulfas Qarayev, che prevede il finanziamento (con una donazione di un milione di euro) di scavi che interesseranno una porzione dell'area dove oggi corre via Alessandrina. Sparirà quindi il tratto settentrionale della storica via Alessandrina, unica testimonianza superstite del quartiere che si venne a creare dal XVI secolo nell'area dei Fori.
29/11/2018: Riparte la campagnia di scavi presso i resti di via Alessandrina. Gli scavi, iniziati già nel 2016, si era subito bloccati per la presenza di cavi elettrici.
29/6/2019: Firmato un protocollo d'intesa tra il ministro per i Beni Culturali Albero Bonisoli e la sindaca Virginia Raggi, per riunificare nelle visite al pubblico, l'area statale e comunale dei Fori (attraverso un percorso nei tunnel sotto la via dei Fori Imperiali).
Si trattava della più grande basilica di Roma: le sue misure erano 170 metri di lunghezza (120 metri senza absidi) e 60 metri di larghezza. Aveva una forma rettangolare inframezzata da avancorpi sporgenti che ne rompevano la linearità.
L'ingresso principale, situato sul lato est, possedeva una facciata decorata: essa era composta da un colonnato di dieci colonne a filo del muro, probabilmente in marmo giallo, più un ulteriore fila di sei colonne a guisa di porticato. Il colonnato fungeva da supporto ad una trabeazione sulla quale erano collocate delle quadrighe ed alcune statue, tra cui la Vittoria, che accompagnava la quadriga centrale.
La sala centrale della basilica, divisa in navate, era circondata da un doppio colonnato composto da un totale di 96 colonne, probabilmente in marmo bianco o giallo. I capitelli che le sormontavano erano di ordine corinzio ed erano di cinque metri di larghezza. La navata centrale misurava 25 metri di larghezza e percorreva l'intera lunghezza dell'edificio, avancorpi esclusi.
Le mura, in marmo, erano state coperte, in corso di costruzione, in bronzo.